Valerio Ricevimenti: il mondo del catering
Valerio Ricevimenti nasce in Toscana nel 1993. È un’azienda specializzata nell’accoglienza ed occupa un ruolo strategico nel settore del turismo
Valerio Ricevimenti comincia la sua attività imprenditoriale mediante una conduzione squisitamente familiare e, sin dalla nascita, trasmette ai suoi discendenti i valori fondamentali che avrebbero dovuto accompagnarli nella crescita: passione per il lavoro, rispetto delle materie prime, gentilezza nei confronti del cliente, attenzione e cura per ogni aspetto del servizio.
Sono proprio questi valori culturali e sociali a delineare la filosofia aziendale: vicino al cliente e impegnata nel comprendere le diverse esigenze dei turisti. Con Valerio Trefoloni, amministratore delegato di Valerio Ricevimenti e consigliere del Consorzio Turistico Città di Pistoia, cerchiamo di conoscere le diverse tipologie di accoglienza, senza tralasciare il turismo che diventa un asset economico strategico per l’azienda.
Come proporre un catering?
«Si prendono in considerazione le esigenze dei clienti, ricordando sempre che un catering non è soltanto un servizio di ristorazione; il nostro lavoro è più che altro un banqueting: accoglienza e ricevimento. Con gli stranieri c’è molto lavoro mediante il wedding perché considerano la Toscana un territorio ricco di prodotti tipici e con un notevole patrimonio artistico e culturale. Ed è proprio da questo punto di vita che la Toscana diventa una regione davvero interessante per i turisti.
La tipologia di mercato offerta dalla nostra azienda è prioritariamente il matrimonio dei turisti stranieri in Toscana. Questo è un mercato che si sta sviluppando in questi anni in Italia perché il nostro Paese piace agli stranieri, soprattutto per la cultura da ammirare e da conoscere».
Il turista si avvicina a questa tipologia di mangiare oppure preferisce il classico ristorante?
«Il turista straniero cerca una location dove pernottare per i giorni dedicati alla cerimonia. Gli stranieri in vacanza vogliono assaggiare i piatti tipici locali e chiedono anche suggerimenti di itinerari culturali ed enogastronomici per conoscere le ricchezze italiane presenti nella Toscana. La parte del servizio e dell’allestimento riguarda Valerio Ricevimenti mentre gli itinerari sono proposti e suggeriti dal wedding planner oppure dalle agenzie perché rappresentano proprio i servizi».
Quanto incide il turismo sull’economia dell’azienda?
«La nicchia di mercato degli stranieri che scelgono di sposarsi in Toscana si sta sviluppando in questi anni, ma sul nostro fatturato incide il 10 per cento. Tengo a precisare che i matrimoni dei turisti stranieri in Toscana sono in costante aumento ed è una nicchia di mercato in espansione. Conviene ricordare che questo segmento economico è iniziato molti anni fa; purtroppo, si è fermato a causa di situazioni economiche e sociali negative, compreso il Covid-19».
Vino e gastronomia del luogo come affascinano il turista?
«Sicuramente molto anche perché è un’eccellenza della Toscana. Si deve sviluppare al meglio questa ricchezza economica, ma è importante che intervengano anche le istituzioni. Serve una maggiore comunicazione per proporre quei servizi accessori che abbiamo nella nostra accoglienza».
I prodotti tipici caratteristici in che modo vengono apprezzati e come sono valutati dagli stranieri in vacanza?
«Gli stranieri sono molto concentrati nel conoscere la storia e la cultura del territorio. Quando il turista arriva in Italia è informato molto bene sui prodotti tipici e sulla cultura. I prodotti tradizionali sono decisamente trainanti per il turismo. Il turista vuole conoscere il piatto tipico sia per la sua storia, sia per gli aneddoti culturali. C’è molta curiosità. A seconda della provenienza della nazione dei turisti si riscontra un maggiore oppure un minore interesse verso un piatto tradizionale anziché un altro. Questo deriva dal fatto che viviamo in un mondo globalizzato e diventa fondamentale capire e conoscere le differenze culturali dei popoli».
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