• 14/02/2025

Turismo, ripartire dall’accoglienza

 Turismo, ripartire dall’accoglienza

Parliamo di turismo e accoglienza insieme a una persona in questo settore da 30 anni: si tratta di Roberto Guiggiani, senese  docente di corsi di formazione sul turismo

«Il mio primo ruolo nel settore turistico – racconta Guiggiani – è stato nel 1992 nell’Enoteca Italiana di Siena, collaborando agli appuntamenti denominati “Vino e Turismo”, dove accoglievamo giornalisti e addetti agricoli delle ambasciate straniere sui territori. Insieme a questi ultimi partecipavamo a tour in alcune regioni italiane, come il Piemonte, l’Umbria e molte altre.

Si trattava di un’attività pionieristica, siamo stati i primi a parlare di vino e prodotti agroalimentari e a collegarli alla promozione del territorio. Per molti anni ho fatto due lavori in parallelo: sono stato presidente di un’agenzia di viaggi-tour operator incoming e organizzavo eventi oltre che per l’Enoteca Italiana, anche per l’Associazione Nazionale Città del Vino e l’Associazione Nazionale Città dell’Olio.

Questo mi ha permesso di conoscere tanti prodotti meravigliosi dell’enogastronomia italiana e di capire come i territori si promuovevano da un punto di vista turistico. Dal 2009 al 2013 sono stato direttore dell’Agenzia di Promozione Turistica della Provincia di Pisa. Ancora oggi collaboro con la nuova DMC “Visit Terre di Pisa”, dell’ambito turistico Terre di Pisa.

Questo ruolo, in particolare, mi ha permesso di confrontarmi con la promozione del territorio e con l’organizzazione dei servizi di accoglienza che, secondo me, sono la chiave fondamentale per il successo di un territorio dal punto di vista turistico.

TOSCANA ECONOMY - Turismo, ripartire dall’accoglienza

La mia curiosità mi ha spinto a entrare nel settore alberghiero e così sono stato direttore di albergo a Bagni di Lucca e capo ricevimento in un agriturismo del Chianti. Sono anche co-fondatore e senior advisor di Around Siena, una digital media agency che promuove la Toscana sui social media ed offre esperienze turistiche e workshop.
Attualmente sono host di un Bed & Breakfast nel centro storico di Siena.

Infine, dal 2022, la Fondazione Campus, che ha sede a Lucca, mi ha affidato un corso di laurea in Evoluzione dei mercati e nuovi trend del turismo: dopo tanti anni, è arrivato il momento di trasmettere ai più giovani le mie competenze in campo turistico. Da giornalista pubblicista, e grazie a tutti i ruoli che ho ricoperto fino ad oggi, ho la possibilità di fare nei miei articoli valutazioni tecniche e concrete.

Stare alla reception del mio Bed & Breakfast mi permette di avere il polso della situazione. In uno stesso giorno ho avuto come ospiti: ciclisti e viandanti sulla via Francigena, appassionati di musica in visita all’Accademia Chigiana, coloro che vedevano Siena per la prima volta e, infine, coloro che, avendo un bel ricordo della città, erano tornati dopo vent’anni. Ho avuto per la prima volta ospiti che percorrevano la via Lauretana, un percorso nuovo e molto meno finanziato rispetto alla Francigena e che potrebbe rappresentare una nuova tendenza».

Per Guiggiani, fornire servizi di accoglienza di qualità è il requisito fondamentale per garantire un turismo sostenibile, che faccia bene al territorio e alla comunità: «È un consiglio che ho dato anche in occasione del convegno Verso Massa 2025, tenutosi il 19 maggio a Massa Marittima e legato al progetto che celebra gli 800 anni dalla proclamazione in città del libero comune. Più che la promozione, su cui già lavora ottimamente il portale Toscana Promozione, è fondamentale chiedersi cosa il territorio toscano può mettere a disposizione del portale stesso, ossia servizi organizzati per tutte le tipologie di turisti.

Siena in questo momento, che grazie all’Eroica e a Strade Bianche è una delle capitali del cicloturismo, non è tuttavia una città accogliente per i cicloturisti, non avendo servizi di accoglienza adeguati a questo tipo di pubblico. Per esempio, non c’è un numero adeguato di bike hotels forniti di un garage, un parcheggio per le biciclette in centro o modalità di accesso al centro storico: tutti i giorni ci sono polemiche tra residenti e ciclisti perché questi ultimi purtroppo non hanno indicazioni su come comportarsi.

Passando al turismo outdoor, ultimamente in grandissima crescita, si può dire che necessita di percorsi che devono essere sottoposti a una manutenzione costante, anche alla luce della variabilità ambientale: le improvvise bombe d’acqua e i conseguenti smottamenti hanno creato problemi alle persone che viaggiano a piedi, costrette a ore di cammino in più.

Diventa di estrema importanza quindi, fare la manutenzione dei sentieri, dei percorsi cicloturistici, delle vie di pellegrinaggio: un aspetto che in Toscana è un po’ trascurato. In sostanza, se l’attività di promozione è ottima, l’accoglienza risulta invece carente, fatte salve alcune realtà.

Bisogna considerare che da buoni servizi si generano recensioni e reputazioni positive: l’organizzazione dei servizi e l’accoglienza rappresentano la promozione migliore che si possa fare.

Un bell’esempio di servizio di accoglienza sul territorio senese è la riapertura, ad Abbadia Isola dellOstello Contessa Ava dei Lambardi. È una struttura che era rimasta chiusa, ma che adesso il Comune di Monteriggioni, tramite la società Monteriggioni A.D. 1213 ha riaperto, affidandola a persone valide e competenti».

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Il turismo può essere sostenibile solo se è anche accessibile e anche su questo Roberto Guiggiani ha competenze specifiche, in quanto è stato presidente del Comitato tecnico turistico per il progetto europeo Interreg denominato ITACA, dedicato agli itinerari innovativi e ai servizi accessibili alle persone con disabilità.

«Si tratta di una delle esperienze più formative della mia vita, che mi ha trasmesso un concetto fondamentale: non esiste nulla che possa essere definito accessibile in assoluto, ma ogni persona ha un suo grado di accessibilità. L’importante è avere informazioni dettagliate su spazi, ingressi, materiali, poi è la singola persona che in base alle sue caratteristiche decide il grado di accessibilità. È il concetto espresso dall’art. 2 del testo unico sul turismo della Regione Toscana.

Questo progetto mi ha permesso di collaborare con lAssociazione Handy Superabile, con la quale avevamo compilato 100 punti di interesse descritti con gli occhi e le mani di persone con disabilità. Auspico che iniziative come queste, fatte a macchia di leopardo, possano essere realizzate in maniera diffusa e capillare. Bisogna comprendere che  offrire dei servizi di accoglienza qualificati a persone con disabilità motorie, visive o uditive significa dare servizi validi e migliori a tutti: un video con i sottotitoli è utile anche a chi non ha problemi di udito; un’esperienza tattile può essere piacevole per chi non ha problemi di vista; l’assenza di barriere architettoniche giova anche a chi non ha disabilità motorie.

E ancora, strumenti come le fasce colorate sui pavimenti sono utili per chi non è non  grado di leggere i cartelli, ma anche per chi pur leggendo le trova utili per non perdersi. Hanno un costo limitato per le strutture alberghiere, così come non costa nulla pubblicare sul proprio sito una planimetria: come in molti altri ambiti, non è mai una questione di costi ma di mentalità».

Come consulente della DMC “Terre di Pisa”, Guiggiani ha partecipato lo scorso 9 maggio all’AmbiTour che si è svolto a Pisa, Calci, Vicopisano e Peccioli: «L’ambito turistico Terre di Pisa è un caso di successo, non è facile tenere insieme 26 comuni. Partecipando al corso per amministratori e operatori, ho visto coesione e fiducia. Io ho lavorato per mettere a disposizione degli operatori il canale commerciale del marchio d’area Terre di Pisa.

Inoltre, gli AmbiTour permettono di conoscersi personalmente  e di fare team building, rendendo tutti più consapevoli dell’opportunità di lavorare in gruppo. I 28 ambiti turistici della Toscana sono tanti ma vanno fatti funzionare: Terre di Pisa funziona, al suo interno ha realtà come quella di San Miniato, molto avanzata dal punto di vista dell’accoglienza e della promozione turistica e può essere preso ad esempio anche da altri».

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Giulia Baglini

Giornalista specializzata sui temi dell’innovazione e della sostenibilità

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