Turismo a Siena fra tradizione e nuovi standard
Dagli archivi dell’Osservatorio turistico il Palio migliora la notorietà, l’attrattività e la profittabilità della destinazione turistica Siena. Un evento di questo genere fa affidamento su aspetti quali unicità, status e tempestività come basi per il suo successo, in modo tale da creare interesse ed attirare l’attenzione del pubblico. Ne abbiamo parlato con Vanna Giunti, assessore al Turismo e Commercio
Qual è stato l’impatto economico del Palio del 2 luglio sulle strutture ricettive cittadine e sugli esercizi commerciali?
Il Palio è un brand ormai conosciuto in tutto il mondo; di per sé attira migliaia di turisti che rimangono a Siena da 2 a 4 notti. Non si può parlare di un target prestabilito: i visitatori sono vari, coppie, famiglie, gruppi di amici, ma anche chi viene per lavoro (giornalisti, forze dell’ordine, sicurezza).
Il flusso turistico a ridosso del Palio del 2 luglio non è ancora a nostra conoscenza. Per avere contezza della mole di dati dobbiamo aspettare fine agosto.
Dagli archivi dell’Osservatorio turistico, analizzando una serie storica degli ultimi 10 anni, possiamo contestualizzare che il Palio è molto utile a migliorare la notorietà, l’attrattività e la profittabilità della destinazione turistica Siena. Un evento di questo genere fa affidamento su aspetti quali unicità, status e tempestività come basi per il suo successo, in modo tale da creare interesse ed attirare l’attenzione del pubblico. Il Palio produce un notevole impatto economico, fisico, psicologico, socio-culturale e politico sul territorio di Siena: il successo è strettamente legato alla capacità di gestire adeguatamente l’organizzazione (accoglienza, servizi, mobilità, etc.) e gli eventuali inconvenienti che possono verificarsi, anche con riferimento alla vita quotidiana della comunità locale. Tra l’altro innesca meccanismi che producono effetto oltre il periodo di riferimento attraverso l’aumento della produzione e della vendita di beni e servizi. Attivando una serie di effetti moltiplicatori ha un forte impatto economico. Nello specifico nei giorni a ridosso del 2 luglio il flusso turistico nelle strutture ricettive ubicate nel territorio copre il 90% dell’offerta ricettiva, con una permanenza media più alta di tutto l’anno. Consideriamo che il 54% degli arrivi sono stranieri, di cui il 18% americani.
Che tipo di turismo crea il Palio? In quale modo può rappresentare un’opportunità per far conoscere ai turisti una città che ha molto da offrire in ogni suo aspetto?
Sicuramente è un’opportunità per la città in quanto i visitatori mentre girellano per le contrade affascinati dal suono dei tamburi, dal fruscio delle bandiere, dai canti dei contradaioli, dagli zoccoli dei cavalli che rimbombano sulle lastre, possono vedere la città e pensare di ritornare per visitare i nostri musei, le nostre chiese e palazzi e perché no scoprire gli angoli nascosti e misteriosi che offre la nostra città.
Siena fa parte dell’ambito turistico Terre di Siena. Come intende valorizzare questa destinazione turistica nel suo complesso?
L’Ambito “Terre di Siena” include un territorio noto in tutto il mondo per il suo patrimonio artistico, culturale, enogastronomico e naturalistico: Asciano, Buonconvento, Chiusdino, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Rapolano Terme, Siena, Sovicille.
Una destinazione turistica che deve essere ulteriormente valorizzata attraverso la collaborazione e l’apertura reciproca tra questi comuni – con il maggiore coinvolgimento della popolazione e degli operatori economici che qui esercitano la propria attività – perché le Terre di Siena siano anzitutto un luogo in cui si vive bene e si sia felici di accogliere i visitatori all’insegna della qualità, dell’eccellenza e della responsabilità ambientale.
Tutto ciò si traduce anzitutto nella necessità di creare un’offerta turistica sempre più sostenibile ed in grado di mettere al centro la qualità della vita. Siena ha fatto un primo passo in questo senso divenendo nel 2023 la prima città d’arte italiana ad ottenere la certificazione “Gstc-Global Sustainable Tourism Council”, ossia è stata riconosciuta a livello internazionale come sostenibile in ambito turistico. Un percorso quindi già tracciato ma nel quale sarà importante sostenere la crescita e la partecipazione di tutto l’Ambito turistico.
Sempre all’interno del sistema di promozione regionale, ma cercando di mettere al centro della propria offerta quelle modalità di fruizione del territorio più compatibili con i principi della sostenibilità: come il cicloturismo, la Via Francigena e gli altri cammini, il turismo a cavallo.
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