• 20/01/2025

Treedom, alberi per salvare il mondo

 Treedom, alberi per salvare il mondo

Con Francesco Garcea, founder e ceo Treedom, abbiamo parlato di come è nata questa realtà che pianta alberi per salvare il mondo

Treedom è il sito che permette di piantare alberi a distanza e seguire online la loro storia: una realtà straordinaria che dal 2010 riesce a coniugare l’innovazione con la sostenibilità ambientale e sociale.

Come nasce Treedom e qual è la sua storia?

«Treedom l’abbiamo fondata io e Tommaso Speroni nel 2010, dopo un’esperienza di lavoro in Camerun: lì abbiamo visto il grave problema legato alla deforestazione illegale. In pratica, c’erano gruppi di contadini che venivano pagati per tagliare ettari di foresta per il legname o per creare allevamenti e colture.

Lì è nata l’idea di fermare questa brutta pratica, cercando di creare un progetto nel quale pagare i contadini per piantare alberi invece di tagliarli. All’inizio, nel 2010, i fondi per le start up scarseggiavano, così siamo partiti da soli approcciando le prime aziende. Abbiamo trovato il primo cliente, Enel, che ha iniziato a piantare i primi alberi, sostenendo differenti iniziative.

Abbiamo iniziato a investire sulla piattaforma fino a quando, nel 2014, abbiamo raccolto un contributo di mezzo milione di dollari dalla fondazione Agra finanziata dalla Bill Gates Foundation e Rockefeller Foundation.

In seguito, abbiamo raccolto 2 milioni di euro nel 2017 e altri 10 milioni tra il 2020 e il 2021, principalmente per aprirci al mercato europeo. Negli ultimi tre anni abbiamo aperto uffici a Monaco, Parigi, Londra e ad Amsterdam. Si tratta di piccoli uffici commerciali di comunicazione che aiutano a trovare clienti in nuovi Paesi.

Ovviamente, la nostra sede principale è a Firenze. In questi anni il nostro team è cresciuto, passando dalle due persone della fondazione a 70 persone divise tra i vari uffici».

TOSCANA ECONOMY - Treedom, alberi per salvare il mondo
Francesco Garcea

Quali sono i benefici derivanti dalla piantumazione degli alberi?

«La piantumazione degli alberi ha diversi impatti, ambientali e sociali. C’è innanzitutto un impatto globale: tutti gli alberi immagazzinano CO2 all’interno del tronco e delle radici, quindi, che un albero venga piantato in Africa o davanti a casa tua contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici a livello globale.

C’è poi un impatto ambientale locale perché andiamo a operare in aree dove c’è un problema o è stato creato un danno, può essere la deforestazione illegale o la desertificazione del suolo.

C’è, infine, un impatto sociale. Noi ad oggi piantiamo alberi in 17 Paesi. Abbiamo piantato 4 milioni di alberi, lavorando e supportando quasi una cinquantina di Ong e cooperative di contadini nel mondo tra Africa, Sud America e Asia. Grazie a Treedom, questi gruppi di persone ricevono formazione, risorse economiche per costruire vivai, piantare alberi e creare una sorta di associazione incaricata di gestire il progetto.

Nel tempo abbiamo sviluppato progetti agro-forestali nei quali mettiamo insieme alberi forestali per ricostruire l’ecosistema, ma anche alberi da frutto che permettono di dare benefici a livello economico e sociale: i contadini che se ne prendono cura, raccolgono e rivendono i frutti sotto forma di cooperativa».

TOSCANA ECONOMY - Treedom, alberi per salvare il mondo

Qual è la particolarità della piattaforma Treedom?

«Abbiamo pensato di mettere insieme ambiente e digitale per creare innovazione, soprattutto in termini di trasparenza. Gli alberi, nella maggior parte dei casi, vengono piantati a migliaia di chilometri di distanza; il digitale in questo senso aiuta a ridurre la distanza e a farti vedere che cosa stiamo facendo. Oggi, la nostra piattaforma ha un registro degli alberi e ognuno di questi è geolocalizzato e fotografato.

Abbiamo una sorta di diario dell’albero aggiornato, con la CO2 assorbita e l’impatto positivo in termini ambientali e sociali. Avere un alter ego digitale del tuo albero ti permette di vedere dove sono investiti i tuoi soldi e di comunicare al meglio, soprattutto per un’azienda che vuole mostrare ai propri dipendenti e clienti la sua foresta online. Inoltre, c’è la possibilità di regalare un albero; privati o aziende possono creare una foresta e dare gli alberi in dono».

Quali sono le soluzioni per le aziende che vogliono piantare alberi?

«Le aziende con cui lavoriamo intraprendono un percorso di sostenibilità. Quello che facciamo noi, piantando alberi, è aiutarle a comunicare al meglio la loro sostenibilità. Come Treedom, proponiamo iniziative positive, per esempio, creando una foresta: questo è di impatto e aiuta a comunicare meglio.

Poi, in base a quella che è l’audience dell’azienda, creiamo insieme una campagna e decidiamo il numero di alberi da piantare e come questi vengono donati ai clienti».

Avete progetti e obiettivi per il futuro?

«Attualmente stiamo collaborando con la start up Ogyre: in pratica, quando pianti le mangrovie che crescono in mare puoi anche supportare la raccolta di plastica in alcune aree.

Come obiettivi per il futuro c’è quello dell’espansione, sia geografica sia a livello di offerta, con un prodotto sempre più trasparente e certificato. Stiamo lavorando sempre più per digitalizzare alcuni servizi e cercare di far capire tutti i benefici che portiamo attraverso gli alberi».

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Paolo Alpa

Redattore con esperienza in ambito turistico, enogastronomico e ambientale

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