• 19/07/2025

Visit Tuscany: turismo digitale

 Visit Tuscany: turismo digitale

Promozione turistica: la Toscana punta su Visit Tuscany, la piattaforma digitale ufficiale gestita da Fondazione Sistema Toscana per conto della Regione

Più che un sito, Visit Tuscany è un vero e proprio hub digitale: un luogo in cui domanda e offerta si incontrano, dove i dati diventano strumenti di strategia e l’utente è guidato passo dopo passo nell’organizzazione del proprio viaggio. Dietro questo successo, una regia pubblica che ha saputo integrare contenuti editoriali, tecnologie di gestione e mappature dei flussi turistici, restituendo un’immagine aggiornata e competitiva della regione. A raccontarci come nasce e si sviluppa questo modello è Francesco Palumbo.

TOSCANA ECONOMY - Visit Tuscany: turismo digitale
Francesco Palumbo

Visit Tuscany è il volto digitale della Toscana nel mondo. Come si costruisce oggi una destinazione turistica online?

«Stiamo costruendo un vero e proprio ecosistema digitale del turismo toscano. Il cuore è una piattaforma, tecnicamente un Destination Management System (DMS), sulla quale convergono dati e contenuti forniti da una molteplicità di soggetti: pubbliche amministrazioni, enti locali, operatori turistici, giornalisti, buyer internazionali. Tutti accedono alla stessa infrastruttura, con percorsi e servizi diversificati, contribuendo e ricevendo servizi e informazioni in tempo reale. In questo modo possiamo monitorare e restituire dati utili sull’andamento del turismo, anche a chi promuove la Toscana all’estero. Ad esempio, un tour operator di mercati lontani o di nicchia può sapere quali esperienze sono più cercate nel suo mercato e accedere a contenuti personalizzati».

Nel 2024 avete superato 8,5 milioni di visualizzazioni: quali contenuti funzionano meglio e perché?

«Quest’anno abbiamo registrato una crescita del 72% delle pagine visualizzate rispetto all’anno precedente. I contenuti più apprezzati variano in base alla lingua e al pubblico di riferimento. In inglese, ad esempio, funzionano molto articoli come I 10 capolavori degli Uffizi o Un giorno a Firenze: le 10 cose da fare. Per i tedeschi, i temi legati al benessere sono molto ricercati, mentre i francesi apprezzano itinerari culturali e archeologici.

Tra gli evergreen, sia per italiani che per stranieri, ci sono i contenuti enogastronomici: I 10 piatti da assaggiare in Toscana è sempre tra i più cliccati. Il cibo e il vino sono tra i motivi di viaggio, insieme al patrimonio artistico e al paesaggio».

Quali sono le principali nazionalità che visitano il sito? E cosa cercano?

«Oltre agli italiani, i visitatori più numerosi provengono da Germania, Stati Uniti, Francia, Spagna e Regno Unito. Tutti mostrano un forte interesse per il modo di vivere toscano, per enogastronomia e artigianato locale: pelletteria, moda, ceramica, alabastro, solo per fare alcuni esempi. La Toscana è una delle regioni italiane con la maggior concentrazione di eccellenze artigianali, e questo rappresenta un valore aggiunto per il turista internazionale ancora con ampi margini di valorizzazione e promozione».

Oltre alle città d’arte, quali nuove destinazioni o esperienze stanno emergendo come attrattive per i turisti? Come si sta diversificando l’offerta turistica regionale?

«Stanno emergendo con forza le piccole e medie città d’arte, come Lucca, apprezzata anche per i festival musicali e la cultura del gaming, o Volterra, nota per le sue lavorazioni in alabastro. Molto richiesta è anche la Toscana termale, con la sua vasta rete di stabilimenti e acque curative, che attira in particolare i turisti tedeschi e francesi. Le aree interne come Chianti e Val d’Orcia, fortemente legate all’enogastronomia e ai cammini lenti, stanno vivendo un grande sviluppo.

Un esempio è la Via Francigena, che unisce spiritualità, natura e cultura, ed è oggi candidata a patrimonio Unesco. Infine, con l’Atlante del cicloturismo, abbiamo mappato e reso facilmente disponibili tutte le piste ciclabili della regione: uno strumento pensato per chi vuole esplorare la Toscana in bici, anche con soluzioni sostenibili e accessibili».

Com’è cambiato il modo di programmare le vacanze?

«È cambiato profondamente. Oggi il digitale accompagna tutto il ciclo del viaggio: prima, durante e dopo. Ci sono anni in cui prevale il last minute, altri in cui la pianificazione anticipata è più forte. Ma la costante è che tutto avviene online: ricerche, prenotazioni, ispirazioni, condivisioni. E noi lavoriamo per essere presenti in ogni fase del percorso».

In che modo Visit Tuscany sta integrando strumenti digitali e innovativi per migliorare l’esperienza turistica e la promozione del territorio?

«Lo facciamo sia sul fronte dell’infrastruttura tecnologica, sia su quello dei contenuti e dei servizi. Grazie a Make IAT lo strumento che abbiamo messo a disposizione degli uffici turistici toscani, nel 2024 abbiamo raccolto le informazioni di oltre 790mila turisti passati dalla Toscana, mappando comportamenti, esigenze, interessi e rilevato dati quali-quantitativi. Questo ci permette di adattare l’offerta in modo puntuale, micro-destinazione per micro-destinazione.

Il sito visittuscany.com è stato completamente rinnovato: ora non è solo un portale informativo, ma una vera guida digitale. È strutturato in tre sezioni: “Ispirati”, per chi cerca idee; “Esplora” per chi ha scelto ma vuole approfondire; “Organizza” per chi è pronto a partire. Attraverso la geolocalizzazione, accompagniamo i viaggiatori anche durante il soggiorno, suggerendo eventi, luoghi da visitare, esperienze da vivere in tempo reale e speriamo di fidelizzarli per il loro ritorno anche in base alle preferenze che hanno espresso durante la visita».

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Simona Savoldi

Giornalista e addetta stampa

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