Siena, Palio 2023
“Conoscere il Palio è vivere Siena e le sue contrade tutto l’anno”
Siena nel corso dell’estate vive due momenti di importanza capitale per la vita di ogni persona nata all’interno delle sue mura, ma anche per chi da fuori è interessato a partecipare a una festa che si perpetua e si ripete nei secoli: il Palio, con le sue carriere del 2 luglio e del 16 agosto.
Tuttavia, non tutti coloro che vengono a Siena per assistere alla Corsa sono pienamente consapevoli del suo significato e della sua storia e colmare questa mancanza è uno degli obiettivi di Rossella Lezzi, Presidente di Federalberghi Siena. Intervistandola, abbiamo scoperto l’intenso lavoro della sua organizzazione, legata a Confcommercio, che si batte per far conoscere Siena attraverso il Palio e di conseguenza attraverso la vita e i riti delle comunità che abitano le Contrade.
Presidente, partiamo da un primo bilancio relativo al Palio del 2 luglio: è capitato di domenica ma alla fine di una settimana funestata dal maltempo e da una scossa di terremoto. Quali sono stati i numeri delle strutture ricettive senesi?
Gli Hotel non erano pieni, non abbiamo registrato il “tutto esaurito”: si sono verificate molte disdette dal giorno dell’annuncio ai media nazionali del terremoto, aumentate poi con l’allerta meteo. Cadendo il Palio nel fine settimana, ci aspettavamo sicuramente molte più presenze, specialmente degli Italiani che amano molto le nostre tradizioni e seguono i protagonisti del Palio anche nelle altre città. In prevalenza si è trattato di ospiti stranieri, che però si sono fermati in media un giorno e mezzo. Grandi difficoltà abbiamo avuto nella giornata del 2, pochissimi hotel veramente completi.
L’annuncio del terremoto è stato proprio la settimana prima dell’inizio degli appuntamenti palieschi, quindi la questione mancate presenze riguarda tutto il periodo. Sottolineo anche che i nostri dati riguardano le strutture alberghiere: di fatto gli appartamenti e affittacamere crescono in maniera esponenziale in città, quindi le presenze sono spalmate su differenti tipi di strutture.
Se i posti letto tra Siena e provincia sono oltre 4000, secondo nostre indagini il cosiddetto sommerso potrebbe accrescere questo numero almeno del 20%.
Ovvio che stia cambiando il tipo di richiesta da parte degli ospiti ma in seguito a questo è importantissimo il controllo di tutti i tipi di offerta ricettiva, per mantenere standard di igiene e sicurezza comuni a tutti. Stesso mercato, stesse regole è una legge fondamentale per mantenere il livello di ospitalità richiesto da ospiti che hanno a disposizione molte altre mète, anche a confini molto vicini, con costo del personale e delle materie prime molto inferiori all’Italia.
Purtroppo i numeri non superano le nostre aspettative, almeno per quanto riguarda le strutture alberghiere per ospiti medio-spendenti: molto gettonate invece le residenze d’epoca e i Relais storici, su cui potrebbe essere fatto un lavoro di offerta dedicata.
Come giudica l’avvio della stagione turistica estiva? E cosa si aspetta nell’immediato futuro?
Le strutture che hanno investito fortemente in campagne promozionali online hanno superato i livelli pre-covid, mentre le altre ancora arrancano. Importantissimi sono stati nel primo caso l’impegno nella formazione dei dipendenti e l’impiego di figure specializzate nel marketing turistico delle città d’arte. E’ un passo in avanti che deve fare anche l’amministrazione, oltre al controllo della sicurezza di tutte le strutture.
Le notizie non sono rassicuranti per coloro che intendono spendere per una vacanza: costo del denaro in aumento e di conseguenza ratei di mutui raddoppiati per molte famiglie. Secondo i dati Istat, molti stanno rinunciando alle cure mediche per pagarsi le vacanze estive ma quelli che prendevano finanziamenti a breve per lo stesso motivo, pratica molto usata specialmente tra gli Italiani, eviteranno quest’anno di farlo per il costo del denaro. I Francesi stanno attraversando una crisi politica interna che mina pesantemente il sentiment dei cittadini mentre i Tedeschi hanno in atto una forte recessione dall’inizio dell’anno. Probabilmente ci aiuterà il ritorno degli Americani ma dobbiamo fare molti sforzi per intercettare altri segmenti nel Nord Europa, come Polonia e penisola scandinava. I Cinesi non hanno ancora raggiunto i livelli pre-covid che facevano ben sperare in un segmento in crescita. Cominciano ad affacciarsi in città Coreani ma mancano ancora gli ingenti flussi dal Giappone.
Nel 2022 lei ha chiesto che il Palio venga conosciuto maggiormente. Ci può spiegare meglio cosa intende?
Il nostro intento è di cercare di far arrivare l’ospite in quel periodo a Siena già consapevole e sensibilizzato alla profonda tradizione che è dentro la nostra Festa e dentro la Corsa.
Finalmente quest’anno, la nuova sindaco Nicoletta Fabio, ha preso atto della situazione: in una sua dichiarazione ha riconosciuto queste lacune negli ospiti che ci raggiungono nel periodo del Palio, affermando che i molti già presenti a Siena intorno al Palio di Provenzano o a quello dell’Assunta, spesso non sono a conoscenza dello svolgimento della Festa, che, lo ricordiamo, dura 4 giorni e non si esaurisce nel solo giorno della Carriera.
La mancanza di consapevolezza dell’esistenza della manifestazione o la sua scorsa conoscenza portano a comportamenti scomposti da parte dell’ospite, che possono disturbare la manifestazione e i contradaioli.
In precedenza, il sindaco Luigi De Mossi aveva proposto di istituire un Museo del Palio, ma a noi albergatori l’importo messo a bilancio – oltre 3 milioni di euro – era sembrato eccessivo, e di conseguenza, difficilmente realizzabile. Nell’ultimo consiglio comunale della nuova giunta, è stata invece presentata una mozione in cui si faceva riferimento alla ‘Galleria’ del Palio.
In questa occasione, la sindaco ha fornito delucidazioni su un progetto di sviluppo su questo tema. Evidentemente, l’argomento è sotto gli occhi di tutti e io mi auguro che durante questo mandato tutto ciò possa realizzarsi: un Museo, o una Galleria del Palio permanente, con una programmazione annuale, aiuterebbe sicuramente a sensibilizzare l’ospite alla manifestazione, raccontando anche l’importanza del tessuto sociale rappresentato dalle Contrade nel territorio senese. Una delle ipotesi al vaglio è di realizzare questo sito espositivo nei Magazzini del Sale, un’area collocata all’interno del Palazzo Pubblico che da sempre è stata dedicata a mostre aventi ad oggetto il Palio.
La vita all’interno delle Contrade, peraltro, è stato uno dei temi principali del riconoscimento di Siena come prima città d’arte sostenibile in ambito turistico, non solo in Italia ma a livello internazionale. Un traguardo raggiunto lo scorso marzo con grande soddisfazione anche da parte nostra, che ci siamo spesi con grandissima energia in questa operazione straordinaria e molto complessa.
Oltre al progetto di un museo permanente del Palio, come pensa possa articolarsi tale processo di sensibilizzazione?
Come presidente di Federalberghi, posso assicurare che ai desk di tutti i nostri hotel è presente ogni sorta di materiale informativo. Inoltre, i nostri addetti sono sempre pronti a spiegare alle persone che il Palio è l’apice di tutta una vita che si svolge nelle diciassette Contrade per 365 giorni l’anno. Il punto focale è questo: raccontare cosa le Contrade hanno significato nel corso di una storia che ha attraversato i secoli, che le ha viste sempre al centro delle vicende cittadine e senza dimenticare per esempio che esse sono derivate dalle Società di Mutuo Soccorso. Ancora oggi, inoltre, i confini territoriali delle Contrade sono quelli stabiliti dal decreto firmato nel 1729 da Violante Beatrice di Baviera, vedova di Ferdinando de’ Medici e Governatrice della città dal 1717 al 1731.
Questo è stato il tema che ho portato io stessa all’attenzione della commissione che ha esaminato la candidatura di Siena a Città d’arte sostenibile: le attività che si svolgono nelle Contrade per tutto l’anno coinvolgono adulti e bambini, come per esempio la tradizione delle bandieraie con i loro splendidi ricami e i corsi per alfieri e tamburini a cui partecipano i piccoli contradaioli.
Sono tutti aspetti su cui si concentra l’attenzione mediatica da ogni parte del mondo: lo scorso ottobre è stato girato in città un documentario di produzione giapponese ed abbiamo anche ricevuto una troupe della televisione polacca. Questo per dire che Federalberghi è sempre a disposizione per creare contatti con tutti, allo scopo di favorire la trasmissione della cultura del territorio.
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