Sgravio contributivo per mamme lavoratrici 2022
Sgravio contributivo per mamme lavoratrici 2022: cosa deve sapere il datore
La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto in via sperimentale un nuovo sgravio contributivo per le mamme lavoratrici dipendenti del settore privato.
Di recente con la circolare n. 102 del 19 settembre 2022 l’Inps ha fornito le istruzioni per usufruire dello sgravio.
La misura prevista è del 50% dei contributi a carico delle lavoratrici madri.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli aspetti salienti di questa misura sperimentale per il 2022.
A chi spetta
Lo sconto contributivo spetta per tutti i rapporti di lavoro dipendente del settore privato (incluso il settore agricolo) e riguarda le lavoratrici madri che rientrino nel posto di lavoro dopo avere fruito del congedo di maternità.
In particolare i contratti di lavoro interessati sono i seguenti :
- a tempo determinato e indeterminato;
- di lavoro intermittente;
- di apprendistato (di qualsiasi tipologia);
- di lavoro domestico;
- con orario part-time;
- in somministrazione.
Questa misura non si applica nei confronti delle lavoratrici dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Come funziona
La decontribuzione spetta alle mamme lavoratrici dipendenti del settore privato:
- a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità;
- per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del rientro.
Lo sconto sui contributi a carico delle lavoratrici madri è del 50%.
Sela lavoratrice dovesse fruire dell’astensione facoltativa al termine del periodo di congedo obbligatorio, la misura può comunque trovare applicazione dalla data di rientro effettivo al lavoro della lavoratrice. L’esonero vale solo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.
Come ottenerlo
I datori di lavoro per richiedere l’applicazione dell’esonero contributivo, per conto della lavoratrice interessata, dovranno inoltrare all’INPS, tramite la funzionalità del Cassetto previdenziale, la seguente istanza: “Esonero art.1 c. 137 L.234/2021”.
Con quest’ultima si otterrà l’attribuzione di uno specifico codice di autorizzazione per fruire dell’esonero.
Tale richiesta deve essere inoltrata prima della trasmissione della denuncia contributiva relativa al primo periodo retributivo in cui si intende esporre l’esonero previsto.
L’Inps territorialmente competente attribuirà il codice di autorizzazione alla posizione contributiva solo dopo avere verificato:
- che il datore di lavoro sia un soggetto privato (e non pubblica amministrazione);
- l’effettivo rientro della lavoratrice madre in servizio, dopo la fruizione del congedo di maternità.
Il codice di autorizzazione dovrà essere attribuito a decorrere dal mese di rientro della lavoratrice madre e per la durata di 12 mesi.
Giuliana ParzaneseSono iscritta all’Albo dei Consulenti del lavoro dal 2013 e ho il mio studio a Prato. Aiuto aziende e lavoratori a gestire con serenità le questioni di lavoro: mi piace semplificare quello che appare troppo “burocratico”. Mi piace anche utilizzare le nuove tecnologie nella mia professione: offro consulenze on line e utilizzo app che rendono disponibili buste paga e documenti di lavoro, direttamente dal proprio smartphone.Credo molto nelle relazioni umane: accoglienza e gentilezza per me sono valori fondamentali.Ufficio – Via della Romita, 73 – 59100 Prato (PO) |
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