Qaplà: e-commerce superato il test del post pandemia
Il bilancio delle vendite online nel 2022: il report completo
Il 2022 ha rappresentato un importante test di verifica per tanti business online decollati durante la pandemia e le successive restrizioni su spostamenti e aperture dei negozi fisici. L’e-commerce ha dovuto fare i conti non solo con la “nuova normalità”, ma anche con le tante incertezze legate all’aumento dei prezzi delle materie prime, alle difficoltà negli approvvigionamenti e al minor potere d’acquisto dei consumatori. L’azienda toscana Qaplà (che ha sede a San Casciano Val di Pesa) fa un bilancio del 2022, grazie ai dati raccolti sui clienti che tracciano le spedizioni sulla sua piattaforma.
Andamento dei settori e-commerce nel 2022
Come anticipato, alcuni settori e-commerce hanno attraversato un boost anomalo negli anni passati, di conseguenza hanno registrato volumi in calo nel 2022, principalmente per la riapertura di molti esercizi commerciali e il ritorno – almeno parziale – alle “vecchie abitudini”. A risentire maggiormente di questo fenomeno sono stati, infatti, gli store online di prodotti alimentari, wine & spirits, che hanno ricominciato a essere consumati in ristoranti, enoteche e negozi tipici. Ma ci sono anche dei settori che hanno continuato la loro ascesa, seppure a percentuali più basse, ma comunque significative. «Il bilancio – scrive in una nota Qaplà – è nel complesso positivo e induce il settore verso buone aspettative per gli anni a seguire, nonostante il contesto attuale. Il nostro report si basa sulle spedizioni di uno stesso campione di aziende e-commerce europee e mostra una crescita generale del 6% di tutto il comparto nel 2022 rispetto al 2021».
Di seguito le performance delle varie industry:
Fashion: +3,1%
Farmacia: +33,3%
Wine & Beverage: -23,5%
Food: -32,3%
Beauty: +26,3%
Pet: +34,8%
Elettronica: -14,1%
Jewelry: -3,5%
Come è cambiato lo scontrino medio nell’e-commerce
Nel 2022 abbiamo conosciuto un’inflazione con tassi da record, a cui non eravamo più abituati da anni: più dell’8% in Italia, secondo l’Istat (si pensi che nel 2021 era all’1,9%). «La ripartenza della domanda mondiale post-pandemia – afferma Qaplà – si era già scontrata con un rallentamento nella supply chain (si pensi alle carenze di container o ai congestionamenti di hub portuali) e un balzo nei prezzi delle materie prime; a questo si è aggiunto lo scoppio della guerra in Ucraina e la conseguente impennata nei costi dell’energia, ovvero la tempesta perfetta a livello economico, oltre che umano». Quali conseguenze ha avuto tutto questo sui prezzi dell’e-commerce e sulla propensione all’acquisto dell’e-shopper? Nel report Qaplà (prezzi in euro) possiamo osservare quanto ha speso in media il consumatore (il cosiddetto “scontrino medio”). Ecco il confronto tra 2021 e 2022, generale e per settore:
Come si vede dal grafico, le grosse differenze si sono osservate negli store di gioielli e beni di lusso e in quelli di elettronica (dove i prezzi sono saliti per l’aumento del costo dei componenti o la scarsità di alcuni articoli). In generale, l’aumento del valore medio dell’ordine è stato di quasi 8 euro, il +7,4%, quindi in linea con il tasso d’inflazione. Non sembra più corrispondere al vero, quindi (in linea di massima), che il risparmio è una delle spinte maggiori verso l’acquisto online.
Performance dei corrieri nel 2022
L’anno passato sarà ricordato come particolarmente difficile per il settore dei trasporti, con blocchi soprattutto portuali, grandi ritardi, mancanza di autisti e aumento dei costi dei carburanti. Vediamo nel report 2022 di Qaplà come hanno performato i corrieri espressi, ovvero i vettori che trasportano la merce dai magazzini degli e-commerce al cliente finale. Si consideri che nel campione qui studiato sono misurati solo i corrieri degli store che utilizzano Qaplà per monitorare e gestire le spedizioni.
«Da un lato – spiega Qaplà (https://www.qapla.it)/ – l’incidenza dei problemi nelle spedizioni (spedizioni rientrate, ritardi, tentativi di consegna falliti) è aumentata dal 2% del 2021 al 2,3% del 2022, ma si è ridotta per il cliente l’attesa media della consegna, dai 2,2 giorni del 2021 ai 1,9 giorni del 2022. Niente male, dunque, per un anno di forti pressioni, a monte nella catena logistica».
Ordini online e Paesi esteri
L’e-commerce è potenzialmente una porta verso tutto il mondo. Ma quanto è davvero “sfruttato”? Un’ulteriore analisi del report si concentra sull’andamento degli acquisti cross-border nel 2022 rispetto all’anno precedente, ovvero quanto sono variati i numeri degli ordini provenienti dai principali Paesi esteri. In questo caso, Qaplà ha analizzato un campione di aziende e-commerce italiane: il risultato è un indicatore del buono stato del nostro export, in ambito retail online.