Prato guarda al futuro: ecco Textile Hub e il Polo di essiccamento dei fanghi trattati
Prato guarda al futuro e presenta i progetti del Textile Hub pratese per la selezione e il trattamento dei rifiuti tessili e dell’essiccatore per i fanghi di depurazione, candidati ad ottenere i finanziamenti europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza tramite i bandi del Ministero della Transizione Ecologica per oltre 10 milioni di euro.
Alla base della richiesta il Protocollo d’intesa per l’implementazione degli obiettivi del Next Generation Prato per la realizzazione dell’hub del riciclo del tessile, firmato stamani dalle istituzioni e parti economiche, produttive e sociali coinvolte: Comune di Prato, Alia, Gida, Next Technology Tecnotessile, Confindustria, Confartigianato, CNA, Camera di Commercio e sindacati Cgil, Csl e Uil.
L’Hub per il riciclo dei rifiuti tessili e l’Essiccatore dei fanghi fanno parte dei 24 progetti contenuti nel documento di indirizzo “Next Generation Prato”, con il quale il Comune di Prato e tutti gli attori del tessuto economico produttivo della città condividono la strategia e i relativi progetti per cogliere le opportunità di sviluppo che si presentano grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un treno che Prato non vuole perdere verso la realizzazione dell’economia circolare e la transizione ecologica e digitale della città.
L’impianto di Alia punta a una nuova filiera della raccolta differenziata dei rifiuti tessili da 34mila tonnellate all’anno, mentre l’essiccatore Gida avrà una capacità di trattamento di 10mila tonnellate annue, con tecnologie di ultima generazione: “Prato è da sempre la città del tessile e la città dell’economia circolare – afferma il sindaco Matteo Biffoni – La cernita e il riciclo degli stracci è origine del distretto e ne è il futuro. Quello che abbiamo sempre fatto è oggi una delle priorità dell’agenda europea ed è per Prato la strada dello sviluppo, con più lavoro e occupazione. La realizzazione dell’hub tessile è per il distretto fondamentale e lo dimostra l’unità di intenti di tutte le anime, dalle istituzioni agli imprenditori ai sindacati”.
I progetti
L’Hub del ricliclo del tessile – È presentato da Alia Servizi Ambientali il progetto di realizzazione del nuovo impianto di selezione dei rifiuti tessili posto in via di Baciacavallo a Prato, che permetterà, attraverso le migliori tecnologie applicabili e le conoscenze del distretto tessile pratese, di alimentare una filiera virtuosa, con l’obiettivo di garantire alle aziende utilizzatrici materiale selezionato in base alle loro esigenze.
Il nuovo impianto di selezione punta alla realizzazione di un Textile Hub che vede coinvolti, insieme al Comune di Prato ed Alia, Confindustria Toscana Nord, Confartigianato, CNA e Next Technology Tecnotessile, con l’obiettivo comune di incrementare il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti tessili trattati. Come riporta il documento strategico Next Generation Prato, l’obiettivo è insediare a Prato il principale hub tessile nazionale e consolidare il ruolo del distretto pratese come polo tecnologico e operativo del riciclo tessile a livello europeo.
L’impianto, che sarà realizzato e gestito da Alia su terreno di proprietà dell’Amministrazione comunale in via di Baciacavallo, permetterà di selezionare i rifiuti tessili pre e post consumo, garantendo nel primo caso di trattare circa la metà dei rifiuti prodotti dal distretto tessile (14.000 tonnellate annue) mentre per il post consumo potrà selezionare l’intero futuro fabbisogno della Regione Toscana (20.000 t/anno considerato l’obbligo di raccolta differenziata dal 2022).
La tecnologia proposta è tra le più innovative sul mercato europeo ed il sito di Baciacavallo si prefigurerebbe come il primo a detenerla.
Il Polo di essiccamento dei fanghi trattati – Ridurre il volume dei fanghi trattati, a beneficio dell’impatto ambientale e dei costi sostenuti per lo smaltimento. Con questi obiettivi Gida, gestore dell’impianto di depurazione delle acque civili ed industriali dal 1981, candida il progetto già esistente, e in una fase di progettazione esecutiva, del nuovo polo di essiccamento per i fondi che verranno messi a disposizione dal PNRR.
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di essiccamento termico dei fanghi di depurazione, con lo scopo di ridurre del 70% il volume del fanghi da inviare ad appositi impianti terzi per lo smaltimento. Grazie al nuovo essiccatore, che avrà una capacità di trattamento di circa 10mila tonnellate, infatti, i fanghi non saranno più “semplicemente” disidratati, come avviene attualmente: di conseguenza i costi complessivi di gestione saranno più contenuti, e il prodotto finale da inviare a smaltimento (le 2800 tonnellate di fango essiccato rimaste dopo il processo) sarà più stabile e meno impattante dal punto di vista odorigeno.
Il polo di essiccamento, che verrà realizzato all’interno dell’impianto di depurazione di Baciacavallo, risulterà autonomo dal punto di vista energetico, grazie alla realizzazione di un sistema di cogenerazione a gas naturale effettuato con due apparecchi per la produzione di energia elettrica e termica.
Il progetto è strutturato in modo da ridurre al massimo anche l’impatto emissivo del processo di essiccamento, visto che il polo disporrà anche di un sistema di raccolta, trasporto e trattamento delle arie esauste. Il quadro economico complessivo dei lavori è pari a circa 8 milioni di euro . Per completarli, secondo le prime stime, servirà meno di un anno e mezzo (490 giorni).