• 18/01/2025

PMI Toscane e il Green Marketing

 PMI Toscane e il Green Marketing

L’ambiente non può più aspettare e ci richiede comportamenti eco-oriented: anche per le PMI è il momento di ripensare i propri modelli in ottica sempre più green

Non si può certo dire che l’emergenza ambientale ci sia piombata addosso inattesa: da anni organizzazioni e ricercatori ci mettono in guardia sullo sfruttamento smodato delle risorse a nostra disposizione, sui danni permanenti che stiamo causando al pianeta che ci ospita e su tutti gli effetti negativi che i nostri comportamenti – aziendali e personali – hanno sull’ecosistema.

Nonostante i molti avvertimenti in tal senso, ancora troppo poco è stato fatto dalle grandi protagoniste del panorama economico mondiale: per invertire la rotta servono azioni efficaci e di grande portata, serve ripensare il modello economico che abbiamo seguito negli ultimi decenni.

Questo può spaventare, come in passato hanno fatto tutte le grandi rivoluzioni economiche e non: eppure, molti anni dopo, si è sempre capito che il cambiamento era per il meglio. Soprattutto, si è sempre capito che l’essere umano è in grado di adattarsi ai cambiamenti e di cavalcarli a suo favore.

Oggi siamo di fronte alla necessità di una rivoluzione Green, che come sempre sapremo affrontare e governare, solo che questa volta a trarne beneficio non sarà soltanto il sistema economico, ma anche il nostro pianeta.
Che cosa c’entra il Marketing con la rivoluzione Green? Vediamolo in questo articolo.

Green Marketing: un nuovo modo di FARE e COMUNICARE per le PMI

Quando parliamo di green marketing (o marketing ambientale) ci riferiamo a tutte le pratiche che un’impresa può attuare in ottica di ecosostenibilità e protezione ambientale. È fondamentale chiarire subito che si tratta di strategie, manovre e disposizioni complesse e complete, che riguardano l’azienda nella sua interezza. In altre parole, non stiamo parlando di produrre o pubblicizzare qualche prodotto più eco-friendly o di promuovere sporadiche azioni green, ma di rivedere i processi produttivi e decisionali interni ed esterni a 360°.

Ecco perché green marketing significa fare e comunicare: è necessario sviluppare una coscienza ambientale aziendale, agire di conseguenza e saperne parlare al proprio pubblico in maniera efficace.

Un’impresa che decida di iniziare il proprio percorso di green marketing agirà in maniera trasversale in molti ambiti differenti. Ecco alcuni esempi, dai quali si può facilmente intuire quanto la sostenibilità sia fatta di azioni concrete, e non di slogan estemporanei:

  • rendere i propri processi produttivi meno impattanti ed inquinanti;
  • utilizzare nelle fasi operative materie prime ecologiche;
  • osservare precisi protocolli di riciclo materiali;
  • utilizzare con consapevolezza le risorse a disposizione eliminando gli sprechi;
  • prediligere comunicazioni e documentazioni telematiche piuttosto che cartacee;
  • utilizzare packaging ecologici;
  • limitare l’utilizzo di prodotti monouso ecc…

Questi sono pochissimi esempi, ma le azioni che è possibile intraprendere sono davvero infinite. L’obiettivo è far sì che l’attività della propria impresa non arrechi danni alla natura e anzi contribuisca ad aumentare il benessere ambientale. Il tutto senza subire perdite nei ricavi ma piuttosto incrementandoli grazie a un ritorno in termini di immagine e di pubblico. Nessuna strategia di marketing infatti, per quanto lodevole dal punto di vista etico, potrebbe essere vincente senza un ritorno economico.

Ed è questo l’aspetto che è forse più importante sottolineare: molte PMI esprimono preoccupazione quando si parla di “svolta green”, perché associano questo processo a un grande impegno a livello di organizzazione ed investimenti senza garanzia di ritorno in termini di ricavi. Bene, sondaggi e ricerche mostrano che è vero esattamente il contrario: il pubblico è sempre più informato e consapevole in termini di ecosostenibilità.

L’attenzione nei confronti delle tematiche ambientali ha subito un’impennata senza precedenti negli ultimi anni, con lo sviluppo di una coscienza collettiva che mette la protezione del pianeta al centro del proprio modo di vivere e quindi di acquistare.

Già nel 2019 un sondaggio Nielsen dimostrava come il 75% dei consumatori sia disposto a pagare di più un prodotto che garantisca caratteristiche ambientalmente sostenibili, e c’è da credere il dato mostrerà una percentuale ancora più elevata nei prossimi anni.

Riassumendo, quando si parla di green marketing si fa riferimento a tutta una serie di attività che mirino a rendere l’impresa, i suoi servizi e i suoi prodotti più sostenibili e ad un modo efficace di comunicare i propri valori e la propria etica ambientale al pubblico. E perché le PMI dovrebbero guardare con interesse a questo ramo del marketing?

Perché hanno l’incredibile occasione di diventare protagoniste di un modo nuovo e alternativo di lavorare in armonia con l’ambiente. Esse rappresentano la struttura portante del sistema economico Italiano ed è per questo che la loro svolta green potrà avere conseguenze enormi.

Grazie alla loro diffusione capillare sul territorio sono in grado di sviluppare a mantenere rapporti con un numero ampio di cittadini e di influenzare realmente le realtà in cui operano: orientarsi ad una rivisitazione ecosostenibile delle proprie attività scatenerà reazioni a cascata per tutta la comunità, con un impatto ambientale di enorme portata. E sì, anche con ampi ritorni economici.

Green marketing per le PMI Toscane: strategie per crescere proteggendo l’ambiente

La Toscana, che vede nel suo celebre paesaggio naturale una delle maggiori risorse e attrattive, ha già mosso i primi importanti passi in materia di ecosostenibilità: non a caso è stata eletta Best Green Destination italiana in occasione dei Green Travel Award 2023. È la regione che per prima in Italia ha approvato, con la legge 37/2019, il divieto di utilizzare oggetti di plastica usa-e-getta per la somministrazione di cibi e bevande nelle spiagge, nei parchi e nelle aree protette Regionali.

Il rapporto con il territorio è sempre stato protagonista delle attività locali, ma non per questo non si sono talvolta compiute scelte discutibili dal punto di vista ambientale. Mancanza di informazioni affidabili da un lato e carenza di strumenti green dall’altro hanno rappresentato spesso un ostacolo alla salvaguardia ambientale. Ma la consapevolezza ecologica è cresciuta di pari passo con la ricchezza di dati in tema di impatto ambientale, e le PMI toscane dimostrano sempre maggiore attenzione verso procedure amiche dell’ambiente.

Il green marketing nasce con lo scopo di apportare piccoli e grandi benefici ai clienti e al territorio in cui le aziende operano, e in Toscana sono molte le iniziative intraprese e ancora di più quelle che possono essere portate avanti per crescere proteggendo contemporaneamente l’ambiente. Vediamo qualche esempio.

Da anni le campagne toscane rappresentano una delle mete preferite dal turismo nazionale ed internazionale, e sono molte le realtà del settore hospitality che si sono convertite a modelli green. Strutture pensate per impattare il meno possibile sulla natura circostante grazie ad azioni di vario tipo: utilizzo di energia da fonti rinnovabili, stop all’uso della plastica, welcome kit composti da prodotti eco-friendly, menu di hotel e ristoranti realizzati con prodotti a km 0 e molto altro.

Prato, città nota per la sua storica tradizione tessile, ha fatto dell’ecosostenibilità uno dei suoi cavalli di battaglia: disciplinari e marchi che garantiscano al consumatore procedimenti di lavorazione in linea con le esigenze ambientali e adesioni a progetti internazionali per la salvaguardia ambientale (primo tra tutti il progetto Detox promosso da Greenpeace per riduzione e azzeramento di 11 classi di sostanze considerate inquinanti), segnano un percorso sempre più in linea con la natura.

Tra le colline e i boschi della Toscana si snodano innumerevoli percorsi e cammini studiati per incentivare il turismo lento: l’Atlante degli Itinerari Cicloturistici e l’Atlante dei cammini indicano sentieri per gli amanti di trekking e ciclovie per gli appassionati di ciclismo, per vivere esperienze in piena e totale armonia con la natura.

Nel comprensorio del cuoio, noto per la sua tradizione conciaria, sono sempre di più le realtà che promuovono lavorazioni con elementi vegetali per ribaltare le dinamiche inquinanti, per non parlare di tutte le cantine e aziende agricole sparse sul territorio regionale che hanno fatto del Biologico la propria bussola per ritrovare la rotta in un mondo sempre più orientato allo sfruttamento incessante delle risorse.

Gli esempi di condotte virtuose non mancano e se ne potrebbero citare mille altri, quindi possiamo affermare con sicurezza che le PMI Toscane hanno già recepito il messaggio che “è arrivato il momento di agire”, affinché il nostro pianeta possa sopravvivere e, più egoisticamente, garantire a noi e alle nostre aziende la sopravvivenza.

Tutto questo può e deve essere comunicato in maniera efficace con strategie di green marketing che sappiano trasmettere la credibilità e l’impegno di queste aziende per la costruzione di un futuro migliore. I mezzi che il marketing tradizionale offre sono infiniti, ripensarli in chiave green significa impostare il focus su etica e tutela dell’ambiente, valori sempre più apprezzati e ricercati dai consumatori.

Le iniziative da organizzare e promuovere per intercettare il pubblico attento alle tematiche eco-friendly sono tantissime. Pensiamo a campagne social delle PMI incentrate su contenuti di sensibilizzazione e divulgazione sui temi dell’ecosostenibilità, l’organizzazione o la partecipazione a giornate per ripulire città, parchi e spiagge dai rifiuti, uffici sempre più improntati ad un approvvigionamento energetico full-renewable e plastic-free e molto altro.

Attenzione però a non confondere il green marketing con il greenwashing: si tratta di due elementi opposti.

Il greenwashing si riferisce infatti al fenomeno, ahimè praticato da molte aziende, di ostentare un’attenzione verso l’ambiente che è però solo di facciata. Approcci e modelli non vengono modificati ma, consapevoli del fatto che il pubblico risponda in misura sempre maggiore a certi tipi di tematiche, si presentano come ecosostenibili le proprie attività cercando di nasconderne l’impatto ambientale negativo.

Il green marketing, al contrario, è espressione di una reale attenzione verso l’ecosostenibilità, che diventa il pilastro di tutte le scelte connesse al proprio campo di azione aziendale.

Fortunatamente, come abbiamo già accennato, il consumatore medio è sempre più consapevole ed informato: non gli mancheranno quindi gli strumenti per riconoscere quali aziende si impegnano veramente in comportamenti virtuosi e quali invece utilizzano la “bandiera green” solo per sfruttare un trend e farsi buona pubblicità.

Un modello economico in cui le aziende cresceranno e prospereranno senza scendere a patti con la salvaguardia dell’ambiente è quindi non solo possibile, ma già realtà, e le PMI hanno la possibilità di guidare questa rivoluzione storica, di tracciare il percorso per un futuro diverso e più armonioso. Il green marketing rappresenta un nuovo modo di vivere l’impresa, massimizzando i profitti, soddisfacendo i bisogni del pubblico, e proteggendo il pianeta che ci ospita. Un passo green alla volta, il futuro si può ancora cambiare in meglio.

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Nadia Cioni

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