PharmaNutra, la scienza al servizio dell’alimentazione

Andrea e Roberto Lacorte
Il Gruppo PharmaNutra è un gruppo di imprese italiane con sede a Pisa, specializzate nel settore farmaceutico e nutraceutico. Fanno parte del Gruppo le aziende PharmaNutra S.p.A., Junia Pharma S.r.l. e Alesco S.r.l. Toscana Economy ha intervistato Andrea e Roberto Lacorte, rispettivamente presidente e vice presidente del Gruppo e co-fondatori
Dal 2003, anno della fondazione a Pisa, al 2017, anno della quotazione in Borsa, fino ad oggi. Presenza in oltre 60 paesi e crescita media costante in doppia cifra. Qual è il segreto del vostro successo?
Andrea Lacorte «Quando abbiamo iniziato avevamo un obiettivo molto chiaro in mente: mettere la scienza al servizio dell’alimentazione in modo efficace e sicuro. Abbiamo creato un mercato, introdotto nuovi concetti nutrizionali e nuovi principi attivi, convinti che la nostra tecnologia sia in grado di fare la differenza. Questa era la nostra visione. Migliorare il benessere delle persone a partire dalle proprietà dei micro e macronutrienti assunti attraverso l’alimentazione grazie a tecnologie innovative e brevettate. Il gruppo oggi è un punto di riferimento del mercato dei complementi nutrizionali, e si compone di tre aziende: PharmaNutra, che produce e commercializza complementi nutrizionali e dispositivi medici, Junia Pharma, specializzata nei prodotti per l’area pediatrica, e Alesco, che si occupa del reperimento delle materie prime e che ha realizzato il brevetto proprietario della Tecnologia Sucrosomiale®, che in meno di un decennio ha rivoluzionato il settore delle terapie marziali e degli integratori a base di minerali. L’innovazione è stata alla base del successo del Gruppo PharmaNutra, che fin dalla sua fondazione ha raggiunto risultati in costante crescita a doppia cifra. L’approdo in Borsa, grazie all’innovativa spac promossa da Electa di Simone Strocchi, ci ha dato ulteriore impulso e certezze per sviluppare il nostro piano di crescita in Italia e all’estero. A ciò si aggiungono i risultati della continua innovazione: 18 materie prime proprietarie, 19 brevetti depositati, 39 marchi registrati e 135 studi scientifici pubblicati».
Innovazione come driver di crescita costante, anche nei momenti di pandemia e di conflitto. E a breve a Pisa inaugurerete la nuova sede che ospiterà un innovativo laboratorio in ambito nutrizionale. Quali le prospettive per PharmaNutra e le ricadute per il territorio?
Andrea Lacorte «Gli sforzi sul fronte dell’innovazione sono continui. In media, PharmaNutra investe in R&D il 3-5% del fatturato annuo e, nel 2022, la percentuale dovrebbe assestarsi a circa il 4%. In particolare, ci focalizziamo su quattro aree: lo sviluppo di nuovi ingredienti, la realizzazione di nuove soluzioni finite o di nuove linee-famiglie di prodotti, e sulla ricerca preclinica e analisi clinica. La nuova sede di PharmaNutra sarà il fulcro della nostra ricerca e produzione e ospiterà uno dei più innovativi laboratori in ambito nutrizionale a livello europeo, permettendoci soprattutto di velocizzare l’R&D di nuovi ingredienti e prodotti. Il gruppo, peraltro, è impegnato a estendere la tecnologia sucrosomiale® ad altri nutrienti ed alcune vitamine. Oltre a rappresentare il consolidamento della rapida crescita di PharmaNutra, questa nuova sede rappresenta anche un importante investimento nell’ottica di uno sviluppo sul territorio pisano, con ricadute in termini economici, occupazionali e di conseguenza anche sociali per la città e la provincia di Pisa»
Alla fine del 2021 la divisione del giro d’affari all’estero rappresenta il 30% del totale. Pensando al medio periodo, è pensabile un bilanciamento tra Italia e estero?
Roberto Lacorte «La presenza all’estero è per noi strategica e si concretizza principalmente attraverso accordi in esclusiva con i distributori. Il nostro obiettivo è di portare nel medio periodo la quota estero fino al a circa il 45% del fatturato. Il che passa attraverso il consolidamento di aree in cui siamo già ben radicati, come l’Europa e il Medio Oriente, per dare poi nuovo impulso alle vendite nei nuovi Paesi in cui siamo approdati, come America Latina (dal Brasile, all’Argentina, fino al Messico) e Far East (dalla Corea del Sud, al Vietnam, fino alle Filippine). Non solo. Ad oggi, sono in fase di definizione altri 10 accordi di distribuzione in Stati chiave tra cui Australia, Danimarca ed Indonesia. E poi ci sono gli USA, un Paese in cui ad oggi non siamo presenti e su cui stiamo definendo una strategia per entrarvi anche in proprio. Sono al vaglio vari dossier per poter sviluppare direttamente l’espansione in quel mercato».
Crescerete all’estero anche attraverso acquisizioni o solo con accordi distributivi?
Roberto Lacorte «Forte della propria solidità finanziaria e patrimoniale, l’M&A può rappresentare un driver importante a cui ricorrere per accelerare l’espansione del business. Abbiamo annunciato a giugno l’acquisizione di Akern®, realtà italiana attiva nella produzione e vendita di strumentazioni e software medicali per il monitoraggio della composizione corporea con tecniche di bio-impedenza. Un’operazione dalla forte connotazione industriale che ci consente di ampliare e diversificare le linee di business del Gruppo. Con questo spirito saremo attenti e proattivi sul mercato per poter cogliere eventuali nuove opportunità che dovessero presentarsi».
Quali sono le prossime novità in termini di prodotti? Amplierete la gamma dei complementi nutrizionali?
Andrea Lacorte «Nel 2022 è previsto il lancio di due nuovi prodotti. La strategia di PharmaNutra sarà essenzialmente orientata a rafforzare la leadership nel mercato del ferro orale, dove già oggi deteniamo una quota di mercato a valore di circa il 55% con i prodotti a marchio SiderAL®, a incrementare ulteriormente le quote di mercato dei prodotti a marchio Cetilar®, così come a continuare a sviluppare le vendite del multivitaminico Apport AL® recentemente lanciato sul mercato. Investiremo di conseguenza in attività di marketing e posizionamento, distribuzione e ricerca e sviluppo. Inoltre, continueremoad ampliare la gamma dei prodotti venduti nei Paesi in cui il Gruppo è già presente e ad aprire nuovi sbocchi, ricorrendo, qualora strategicamente rilevante, anche a partnership».