Passaporto digitale e sostenibilità

Morelli Claudio
Passaporto digitale di prodotto per un consumo sostenibile
Crescita economica e lavoro dignitoso: Apuana SB lancia la sua sfida e anticipa anche gli standard europei. Parla il fondatore della società Claudio Morelli
In attesa della definizione degli standard europei, che trasformeranno l’idea del Passaporto digitale di prodotto in una norma, c’è chi ha deciso di anticipare i tempi, progettandone una prima versione “semplificata”.
Apuana SB Srl società benefit – una start up innovativa tecnologica fondata nel 2019 al termine di un percorso di ricerca e sviluppo, iniziato nel 2014 col nome “La fabbrica diffusa”, ideato per rilanciare, reinterpretandola, la filiera locale di trasformazione del marmo – si è fatta una precisa domanda: è possibile, mediante un uso responsabile della tecnologia, incidere positivamente sullo sviluppo sostenibile dell’economia e della società?
«Ormai da anni i massimi esperti di marketing – dice Claudio Morelli, fondatore e amministratore delegato di Apuana SB – professano l’avvento di nuovi modelli organizzativi che sappiano coniugare reddittività e beneficio comune. Scegliendo la forma di società benefit, fin dal momento della nostra costituzione, abbiamo deciso di percorrere la strada più difficile per un’organizzazione. Abbiamo pianificato uno sviluppo strategico basato su valori condivisi, sacrificando la reddittività a medio termine e accettando la sfida di operare nel breve, in continua emergenza, pur di continuare a seguire i nostri ideali».
E non a caso il progetto originario dell’azienda, che ha sede a Carrara, partiva proprio da un’analisi di contesto che, tenendo presente l’aspetto dimensionale delle piccole imprese ancora impegnate nell’attività di trasformazione del marmo, individuava come leva per il mantenimento dei livelli occupazionali non tanto l’uso delle tecnologie al fine di un incremento quantitativo della produzione, quanto il loro uso allo scopo di coordinare le relazioni tra le piccole imprese, per creare unità di prodotto a più alto valore aggiunto, recuperando lungo tutta la filiera di trasformazione posti di lavoro qualificati.
Ora il salto di qualità, con l’obiettivo di un “cambio di paradigma” che faccia leva sul concetto di “comunità”, che se un tempo condividevano spazi fisici, oggi sono più disperse, ma pronte ad aggregarsi attorno a progetti comuni. Così Apuana SB ha analizzato le piattaforme di crowdfunding e ha scelto “Produzioni dal basso”, perché «il fatto che questa prevedesse già la possibilità di gestire le informazioni in funzione dei goal dell’Agenda Onu 2020-2030 lo abbiamo visto come un segno del destino».
E proprio attraverso gli obiettivi posti dall’Agenda Onu la società di Carrara intende: promuovere una crescita economica duratura e un lavoro dignitoso per tutti (Ob. 8); incoraggiare l’innovazione e promuovere un’industrializzazione responsabile (Ob. 9); garantire modelli di consumo e produzione inclusivi e sostenibili (Ob. 12).
Ed eccoci alla fase concreta progetto. « È imminente, per tutti i beni che circoleranno nell’Unione Europea – spiega Morelli – l’introduzione di una serie di norme finalizzate alla tracciabilità dei processi produttivi, con lo scopo di contenere i rifiuti, una volta che i prodotti saranno giunti al termine del loro ciclo di vita. In pratica ogni bene dovrà essere dotato di un sistema di marcatura univoco, che dovrà restituire, al momento della scansione, una serie di informazioni relative al processo produttivo con il quale il prodotto stesso è stato realizzato».
Tra i primi settori merceologici a essere interessati da questa nuova normativa ci saranno l’automotive (con le batterie delle auto elettriche) e il settore tessile (per contenere i rifiuti derivanti dal pronto moda). Ma vantaggi competitivi sono previsti fin da ora per tante altre tipologie di aziende.
«Quando si acquista un prodotto – spiega Morelli – tutti vorrebbero avere più informazioni su ciò che si sta comprando. Sempre più consumatori e imprese orientano le proprie scelte tenendo in considerazione l’impatto che queste avranno sull’ambiente e sulla società.
Ma dove si trovano le informazioni necessarie sulle quali basare queste scelte? Esistono sul mercato strumenti tecnologicamente avanzati che ci permettono di raccogliere a archiviare i dati relativi alla storia di un prodotto in maniera trasparente e sicura.
Noi siamo una delle poche realtà italiane che si occupa di tracciabilità utilizzando archivi digitali inalterabili. La nostra mission è quella di raccogliere i dati di produzione e renderli disponibili per tutti, per fare in modo che la trasparenza possa davvero contribuire al beneficio comune. Anche l’Europa si sta muovendo verso la trasparenza ed entro pochi anni il Passaporto digitale di prodotto diventerà obbligatorio al fine di educare cittadini e imprese a un uso più responsabile delle risorse».
Per questo, seguendo proprio le linee guida della Ue, Apuana SB ha progettato una prima versione del Passaporto: «Con noi – conclude Morelli – si può sottoscrivere un abbonamento per ottenere un Passaporto digitale, oppure si può sostenere con un crowdfunding la nostra campagna, anche acquistando un prodotto certificato. Una soluzione anticipata a una sfida globale alla quale prima o poi tutti noi saremo chiamati a rispondere».
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