Nelle aziende agricole sempre meno infortuni
Nelle aziende agricole sempre meno infortuni. Per combattere la battaglia contro gli incidenti sul lavoro servono innovazione, incentivi e semplificazione
“Per rafforzare la sicurezza sul lavoro in agricoltura le parole chiave sono: innovazione, incentivi e semplificazione”.
A dirlo è Gianluca Cavicchioli, direttore di Confagricoltura Toscana, dopo gli Stati Generali della Sicurezza sul lavoro in agricoltura, con il Ministro Lollobrigida, le Istituzioni e le parti sociali sul tema degli infortuni sul lavoro, che si sono tenuti a Roma.
“Le aziende agricole registrano una minor incidenza di infortuni nel corso degli ultimi anni – spiega Cavicchioli -. Certamente i macchinari obsoleti non agevolano la prevenzione degli incidenti e d’aiuto sono tutte quelle opportunità per nuovi investimenti. Sul piano normativo, occorre semplificare il sistema di regole, privilegiando la sicurezza sostanziale rispetto a quella formale, e adeguando la normativa alle peculiari caratteristiche del lavoro agricolo.
Bisogna, inoltre, migliorare il sistema dei controlli, selezionando con maggiore attenzione le imprese da ispezionare. Non è necessario ad ogni evento sfortunato dover ritoccare la normativa, ma serve, semplicemente, ben attuarla”.
Agli Stati generali hanno partecipato il ministro Francesco Lollobrigida, anche gli interventi di Fabrizio D’Ascenzo, Presidente di Inail, Gabriele Fava, presidente di Inps, Giovanni Mininni, segretario Generale di Flai Cgil, Onofrio Rota, segretario Generale Fai Cisl, Giancarlo Sponchia, presidente Aniv-Associazione nazionale Ispettori di Vigilanza, Enrica Mammucari, segretaria generale di Uila Uil e di Claudio Paitowsky, presidente di Confederdia.
“A livello di dibattito pubblico sul tema – spiega il direttore di Confagricoltura Toscana – si riscontra una percezione insicurezza che non sempre corrisponde al vero. Dal confronto con gli altri Paesi europei, in realtà, emerge che il dato degli infortuni in Italia è in linea con gli indici medi dell’Unione e di molto inferiore rispetto a un importante Paese agricolo come la Francia.
A questi risultati stanno contribuendo diversi fattori, quali lo sviluppo di forme di agricoltura sostenibile, la presenza di operatori sempre più professionali, oltre al contributo dato da tutta la filiera nel mettere a disposizione mezzi tecnici in grado di seguire l’evoluzione dell’agricoltura”.
“Ogni incidente sul lavoro rappresenta sempre e comunque una sconfitta dell’intero sistema – conclude Cavicchioli – e tuttavia dobbiamo avere il coraggio anche di sottolineare positivamente quello che emerge”.
Secondo i dati nazionali dell’Inail nell’ultimo quinquennio (2018-2022), gli incidenti occorsi ai dipendenti agricoli sono sensibilmente diminuiti, a parità di occupati. Nel 2022 si è registrato un decremento del 21,5% rispetto al 2018. Una tendenza positiva che prosegue anche nel 2023. Si evidenzia una contrazione anche degli incidenti mortali denunciati che, mediamente, sempre nel periodo di riferimento, sono risultati in leggero calo: il dato massimo, pari a 171 infortuni, è stato rilevato nel 2019 e quello minimo, 137 infortuni, nel 2022.
È inoltre da sottolineare l’eccessiva pressione contributiva che grava sui datori di lavoro agricolo (13,24%), elevata sia in relazione agli altri settori produttivi (massimo 11,00%) sia in relazione all’andamento della gestione agricola Inail per la parte che riguarda i lavoratori dipendenti.