Metaverso e turismo sostenibile

Gianluca Salvemini
Con Gianluca Salvemini, presidente Italian Hotel Group, abbiamo affrontato i temi dell’innovazione tecnologica, del metaverso e del turismo sostenibile
Negli ultimi anni, il settore del turismo ha manifestato una crescita continua e rilevante e le imprese del comparto stanno adeguando servizi e opportunità per implementare nuove esigenze e divenire ulteriormente competitivi nei rapporti con il mercato.
Nel tentativo di comprendere l’importanza di un nuovo e virtuoso rapporto tra innovazione tecnologica, turismo sostenibile e servizi per i visitatori, abbiamo intervistato Gianluca Salvemini, presidente dell’Italian Hotel Group, catena alberghiera italiana con sede a Montecatini Terme e con in gestione decine di strutture ricettive – hotel sul mare, hotel di montagna, hotel di città, villaggi turistici.
Parlando di turismo, solitamente ci si concentra sulla destinazione del viaggio piuttosto che sulle passioni del turista. Il ragionamento attuale degli imprenditori e delle agenzie si sta spostando su come essere appetibili e competitivi sul mercato per offrire al turista ciò che egli desidera.
Oggi, l’innovazione diviene essenziale. Per essere innovativi nel settore del turismo, bisogna lavorare e realizzare una serie di iniziative e infrastrutture per valorizzare l’attrattività di un certo territorio al fine di soddisfare sia la domanda dei turisti vacanzieri, sia quelle dei turisti con esigenze di lavoro o dei nuovi nomadi digitali che uniscono le attività lavorative con la scoperta dei territori.
Gianluca Salvemini sta investendo nel potenziamento dell’innovazione tecnologica e delle nuove opportunità del metaverso per la crescita delle imprese e del turismo esperienziale. Nel mondo del comparto alberghiero e in quello del turismo mare e montagna in Italia, all’estero e dei villaggi vacanze, il metaverso rappresenta un’opportunità per la crescita dell’attrazione turistica.
Il comparto turistico ha già avuto modo di sperimentare la realtà virtuale per diversi tipi di attività, per esempio proponendo esperienze aggiuntive all’interno dei musei e delle aree archeologiche.
Delle potenzialità del metaverso si parla ancora poco. A cosa state lavorando?
«Possiamo pensare al metaverso come a un termine generico per descrivere tecnologie che esistono da molto tempo. La prima tecnologia che viene in mente è la realtà virtuale. Nel travel essa consente di creare copie digitali di luoghi esistenti nel mondo reale.
Attraverso l’utilizzo di questa tecnologia, abbiamo realizzato i gemelli digitali dei nostri hotel all’interno di ambienti virtuali, offrendo ai viaggiatori l’opportunità di esplorare in maniera immersiva la loro camera prima di prenotare, fornendo un’esperienza più coinvolgente durante il conseguente viaggio vero e proprio.
Il metaverso offre un livello di immersione superiore rispetto a brochure o siti web2, permettendo ai viaggiatori di avere maggiori informazioni prima di prenotare un soggiorno, stando comodamente seduti sul loro divano. Riteniamo che il metaverso sia un potente strumento di promozione e di distribuzione in cui il mondo fisico si mescola con il mondo digitale». Il metaverso può rappresentare uno step in avanti verso soluzioni ancora più coinvolgenti e commercialmente interessanti.
I clienti possono trarre ispirazione dalla tecnologia di viaggio in realtà virtuale e aumentata, mentre l’esperienza effettiva di prenotazione di hotel, tavoli di ristoranti e altri servizi simili diventa molto più piacevole.
Cosa sta proponendo il vostro gruppo?
«Migliorare l’esperienza di acquisto. Attualmente acquistare su siti indipendenti è spesso un’esperienza frustrante per gli utenti, poiché gli e-commerce offrono design incoerenti e poco attraenti. Il metaverso ha il vantaggio di fornire un’interfaccia grafica dove i clienti possono facilmente acquistare con un semplice gesto.
L’acquisto su e-commerce è spesso associato alla libertà, ma il contenuto attuale del web2 limita la visione solo a ciò che è stato catturato per essere visto. Il metaverso ha il potenziale per superare queste limitazioni: vendere direttamente prodotti e servizi senza la necessità di intermediari, in modo decentralizzato per creare valore per le aziende e stabilire un’economia auto- sostenibile basata su blockchain, meno dipendente da terze parti.
Il metaverso ha numerosi vantaggi per il settore turistico, come migliorare le esperienze di prenotazione diretta in ambienti virtuali, promuovere l’urgenza all’acquisto, fornire esperienze immersive, aumentare le vendite dirette, esperienze di viaggio per coloro che hanno limitazioni di mobilità e tanto altro.
Non sostituirà completamente il viaggio, ma giocherà indubbiamente un ruolo, specialmente nelle prime fasi del traveller’s journey. Ed è a tutto ciò che stiamo lavorando per migliorare da una parte la promozione e la distribuzione della singola struttura ricettiva riducendo l’intermediazione e dall’altra consentire all’utente, attraverso una pre-esperienza immersiva, di avere un assaggio di ciò che potrà essere la sua scelta di viaggio o di experience che deciderà di acquistare. Dopo aver effettuato numerosi test sui nostri hotel, oggi siamo in grado di creare dei gemelli digitali del singolo hotel, del ristorante o un’intera scansione di un territorio, offrendo la funzionalità di prenotazione. Se possiamo dirlo una evoluzione delle OTA del web2».

Quali sono le nuove esigenze per i giovani lavoratori che vogliono coniugare il lavoro digitale con la scoperta del territorio e il viaggio?
«Sicuramente il Covid ha contribuito fortemente ai cambiamenti che hanno investito il mondo del lavoro. Dopo lo smart working il fenomeno del lavoratore itinerante, il cosiddetto “nomade digitale”, ha assunto dimensioni importanti, rispetto a chi pensava potesse essere una propensione passeggera o una mera conseguenza della globalizzazione.
Infatti, sono sempre di più le persone che lavorano on the road, connessi da remoto sempre da una meta diversa, conciliando l’attività lavorativa come forma di sostentamento, al bisogno di godersi la propria libertà alla scoperta di nuovi luoghi abbinata all’esperienza del viaggio.
Seppur differente dal fenomeno del nomadismo digitale, per assecondare questa nuova tendenza, Italian Hotel Group sta proponendo alcune delle proprie strutture come luogo ideale per il workation, per poter lavorare mentre si fa vacanza godendo dei migliori comfort».
Quali sono le prospettive per il futuro e quali novità state monitorando in Toscana e nel resto d’Italia?
«Secondo Douglas Adam, tutte le tecnologie esistenti al momento della nostra nascita sono normali, mentre quelle inventate tra i 15 e i 35 anni sono eccitanti e possono diventare le basi per poter costruire un a carriera. Tutte le innovazioni sviluppate dopo i 35 anni sono considerate invece innaturali.
Questa teoria sembra essere calzante con la corrente narrativa sul metaverso. Capire che tecnologia e umanità non sono in competizione, ma in cooperazione, ci permette di liberarci dal sospetto che nutriamo nei confronti dell’innovazione e valutare il progresso con chiarezza mentale.
L’aspetto centrale dell’essere umano è quello di innovare, scoprire, conoscere e ribellarsi allo status quo. La VRO, volgarmente chiamata metaverso, non è altro che una convergenza di tecnologie preesistenti in un unico paradigma. Non è altro che una meravigliosa evoluzione di internet.
Ci accompagna in questo magico viaggio dal futuro al presente la creazione della Startup tecnologica Hg I tech ceo & founder Anna De Simone, la quale durante la pandemia mi ha presentato i vantaggi che potrà apportare la distribuzione nel metaverso in campo Hospitality e per metterlo in atto abbiamo scelto il laboratorio di Ricerca di Olitech (ex Olivetti Technology), la massima eccellenza italiana con a capo del dipartimento di Ricerca e Sviluppo Massimiliano Nicolini.
Il metaverso viene concepito dal nostro laboratorio come una tecnologia atta a migliorare le condizioni e le connessioni tra gli esseri umani. Il metaverso è uno strumento che risolve i problemi del mondo reale, quindi non influenza il business, ma lo implementa. Ed è proprio in questa direzione che ci stiamo dirigendo, con Hg I tech puntiamo ad informare e formare le amministrazioni, le istituzioni, le aziende su tutto il territorio nazionale.
L’azienda è stata creata per assistere i clienti nei cambiamenti tecnologici e per sostenere attivamente la cooperazione tra dipendenti e per creare le nuove figure lavorative che richiederà a breve il mercato».