• 19/01/2025

Le console next gen di Sony e Microsoft

 Le console next gen di Sony e Microsoft

promettono prestazioni divine, peccato che non esistano

Non occorre una particolare familiarità con il teatro di Beckett per conoscere l’espressione “aspettare Godot”. Annunciate nel corso del 2020 improvvisamente, e probabilmente senza una reale necessità, le console di nuova generazione Playstation e Xbox sono state rilasciate nel mese di novembre. Le prestazioni garantite sono avveniristiche. Comprensibilmente, le prenotazioni del day one sono andate esaurite in pochi minuti. Meno comprensibile è la pressoché totale scomparsa delle nuove console dal mercato nei mesi successivi. Il problema riguarda soprattutto la PS5: sarebbe più agevole ritrovare l’Unico anello tra le sabbie dell’Anduin. 

Non è possibile effettuare l’acquisto nei rivenditori fisici, che hanno più probabilità di ritrovarsi tra le mani un frammento della vera croce. Persino i principali e-store non consentono preordini: il prodotto risulta esaurito.

Di tanto in tanto compaiono annunci in rete che vaticinano l’uscita imminente di una quantità limitata di console. Non è possibile conoscerne il numero esatto – «Non conoscerete né il giorno né l’ora», diceva qualcuno –, si sa solo che vanno esaurite in pochi minuti. L’unica opportunità per poterle acquistare è di fatto vivere collegati alla relativa pagina di vendita, come nella migliore tradizione profetica, attendere un segno dal cielo, magari in sogno.

Le ragioni del ritardo sono palesi: la pandemia e la penuria delle componenti hardware.  Si tratta tuttavia di fattori prevedibili al momento dell’annuncio. Indubbiamente, sulla decisione di procedere nonostante le difficoltà, ha inciso la competizione tra Sony e Microsoft e la corsa sul tempo. 

Secondo stime ufficiali, nei primi mesi del 2020, la Playstation ha venduto 4,5 milioni di console – contro i 3,5 della Xbox – e l’aspettativa è di raggiungere i 7,6 milioni entro la fine di marzo. I numeri sono nettamente superiori a quelli della PS4 nei mesi di lancio – 2,8 milioni di esemplari – ma è naif sostenere, o solo pensare, che un colosso come Sony non possedesse stime adeguate su un mercato che rispetto al 2013 si è notevolmente ampliato. Qualunque sia la causa reale del ritardo, il dato di fatto è che la PS5 è un successo anche se non esiste. Questi mesi possono essere considerati come un banco di prova dell’azienda per testare il prodotto, ma anche per alimentare il mito. Quando acquistare un oggetto che costa 499 euro – o 399, nella versione priva di blue ray – con giochi che si aggirano sui 70 e gli 80 euro è vissuto come un privilegio, vuol dire che il capitalismo peggiore ha prevalso e che gli uomini non sono altro che a consumatori ossequienti. I primi giochi attesi – a parte i remake sviluppati per dare ai giocatori qualcosa da provare – usciranno solo a partire da maggio, con Resident Evil village, tra i più attesi, e c’è da scommetterci: per quella data ci saranno tutte le console necessarie. A chi lo venderebbero il gioco, altrimenti?

Giorgio Scrofani

docente di Filosofia e Storia - giorgio.scrofani@toscanaeconomy.it

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