• 28/04/2025

L’agricoltura innovativa di Mattia Lusini

 L’agricoltura innovativa di Mattia Lusini

Mattia Lusini affida ai droni il compito di rivoluzionare l’agricoltura per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi

Alla diciottesima edizione degli Oscar Green, svoltasi lo scorso 13 novembre a Firenze, Giovani Impresa Coldiretti Toscana ha voluto premiare, per la categoria “Impresa digitale e sostenibile”, l’agricoltura innovativa di Mattia Lusini, ideatore del progetto dal titolo Il Drone: il mio alleato per vedere oltre il visibile ed un futuro più ecosostenibile. Il ventiseienne, originario della Maremma, è il primo agricoltore toscano ad aver ottenuto l’abilitazione per poter impiegare gli aerei a pilotaggio remoto per controllare e seminare i terreni.

Qual è il suo percorso di studi e quali competenze ha dovuto acquisire per diventare il primo agricoltore-pilota della Toscana?

«Ho una grande passione per due attività: l’agricoltura e i droni. Dopo gli studi alla facoltà di Agraria, ho deciso di frequentare una scuola di specializzazione nella città di Cuneo, la Eurodrone Academy, e nel frattempo porto avanti un’azienda cerealicola a San Martino sul Fiora, una piccola frazione del comune di Manciano. Negli ultimi due anni ho cercato di unire queste due passioni e questo mi ha spinto a portare nella mia azienda un progetto innovativo attraverso i droni, con i quali potrò controllare i miei terreni con un notevole risparmio di tempo, costi e manodopera.

I droni, secondo me, sono il futuro e affiancheranno i trattori per molte pratiche agronomiche, soprattutto in terreni declivi con pendenze di oltre il 30-40 per cento. Purtroppo, non sono ancora il presente, a causa della normativa in vigore: in Italia facciamo ancora riferimento a una legge del 2006, ormai datata e da rivedere, in particolare per quanto riguarda l’uso dei fitosanitari».

In cosa consiste il progetto premiato con l’Oscar Green?

«Il progetto si basa sull’utilizzo sinergico di un drone multispettrale e di un drone spray. Entrambi possono sorvolare il campo in qualunque momento, anche appena dopo una pioggia abbondante. Le immagini e i dati del drone multispettrale permettono di monitorare la salute delle piante, rilevando malattie, parassiti, stress idrico o carenze nutritive.

Inoltre, aiutano a stimare le rese, pianificare la raccolta e mappare il terreno. Dopo il rilievo, la mappatura guida il drone spray nei trattamenti fitosanitari e nell’irrigazione mirata. Grazie a questi droni, possiamo recuperare la bulatura, una tecnica antica che riduce fertilizzanti, diserbanti e lavorazioni intensive seminando leguminose

nei campi di grano senza comprometterne la produttività.».

Quali sono i vantaggi che il pilotaggio dei droni può portare al settore agricolo?

«Questi strumenti permettono di monitorare, concimare e seminare riducendo gli input superflui. Rilevano malattie per ottimizzare i trattamenti, migliorano sostenibilità e qualità, forniscono dati sulla raccolta e sulle rese, e aiutano a gestire fauna selvatica e danni. I droni rappresentano una soluzione per contrastare il caro energia, combattere i cambiamenti climatici e ridurre l’impatto sull’ambiente.

Non ci dimentichiamo, infatti, che utilizzano dei motori elettrici privi di emissioni e che il terreno non viene contaminato da sostanze nocive. Grazie ai droni, gli interventi agronomici diventano più precisi e mirati, ottimizzando tempi, costi e risorse. Si riducono sprechi e rischi, migliorando produttività e controllo, anche su aree difficili o piante specifiche.».

Il suo progetto potrà essere “scalabile” in futuro ed essere diffuso presso altre imprese agricole?

«Spero prima o poi di mettermi al fianco di tante altre aziende e portare questa tecnologia in altre realtà, diventando contoterzista. La prossima missione sarà convincere gli agricoltori che i trattori non saranno mai sostituiti del tutto. Sento che

sviluppare l’agricoltura di precisione non è importante solo per il mio futuro: si tratta di un settore strategico per agevolare lo sviluppo del territorio in cui vivo. Ringrazio Coldiretti per la visibilità che ha dato al mio progetto, oltre al sostegno concreto che ho ricevuto per la partecipazione a bandi dedicati all’attività agricola».

Leggi altre opportunità di business

Giulia Baglini

Giornalista specializzata sui temi dell’innovazione e della sostenibilità

ADV

La ricerca di personale a portata di clic

Bakeca.it, tra i 100 siti più visitati in Italia, è la soluzione ideale per trovare nuovi collaboratori.
Ogni giorno migliaia di persone navigano tra gli annunci presenti nella sezione Offerte di Lavoro, garantendo contatti e curricula alle imprese che stanno facendo attività di recruiting.
Una serie di servizi per le aziende completano l’esperienza di ricerca, fornendo preziosi dati e insight.

Leggi anche