La Valdicecina scommette sulla transizione digitale
Enti pubblici e privati si sono incontrati per discutere il futuro del territorio. Pepi, Fondazione CRVolterra: “la digitalizzazione è già e lo sarà sempre di più un elemento determinante per lo sviluppo di un territorio.”
Volterra, 27 luglio 2021 – L’innovazione digitale come valorizzazione economica, sociale e culturale, è stata al centro di un incontro organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra tra le amministrazioni comunali della Valdicecina e la Regione Toscana: un tavolo di concertazione che ha messo tra le priorità in agenda il processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica.
Presenti, accanto a Roberto Pepi e Nicola Marrucci, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione Crv, Stefano Ciuoffo assessore regionale alle infrastrutture digitali e innovazione, Gianluca Vannuccini direttore dei sistemi informativi della Regione Toscana, Vittorio Gabbanini consulente della Regione Toscana, Riccardo Trallori responsabile segreteria dell’assessore Ciuoffo, Alessandro Billi personale del Settore Sistema Cluod toscano, infrastrutture digitali e piattaforme abilitanti della Regione Toscana.
Hanno partecipato all’incontro il sindaco di Volterra Giacomo Santi e i rappresentanti dei comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C., e Montecatini V.C. Seduti al tavolo anche Claudia Bolognesi, direttrice del Consorzio Turistico di Volterra, Stefano Berti, presidente del distretto rurale della Valdicecina, Silvia Bertagnini referente ANCI toscana, Luca Borrelli e Gabriele Carracoy di Open Fiber.
“La pandemia ha reso ancora più urgente e vitale la necessità di essere connessi con il resto del mondo – afferma Roberto Pepi, presidente della Fondazione CRV, che ha fortemente voluto il confronto su una tematica tra i pilastri principali del Recovery plan – la digitalizzazione è già e lo sarà sempre di più un elemento determinante per lo sviluppo di un territorio.” Per Pepi, “la Valdicecina può diventare attrattiva per chi lavorando da remoto desideri trasferirsi in un luogo dove la qualità della vita è migliore e la bellezza dell’arte e del paesaggio sono un valore aggiunto, ma ciò è imprescindibile dalla presenza di servizi tecnologici adeguati ai tempi, funzionali ed efficienti, altrimenti continueremo a essere penalizzati.”
In questa prospettiva, la Fondazione CRV ha da mesi intrapreso un percorso atto a reperire informazioni sullo “stato dell’arte” nella digitalizzazione dei comuni della Valdicecina e della Regione Toscana negli ultimi dieci anni. “Lo scenario emerso è desolate, siamo anni luce indietro – sottolinea Pepi – purtroppo sono stati commessi degli errori, come lasciare la rete in appannaggio di operatori privati determinando così servizi intermittenti, con zone ad alta digitalizzazione, dove il numero delle utenze è sufficientemente remunerativo per l’investimento intrapreso, e altre, come la nostra, che non sono adeguatamente fornite.”
La Regione Toscana, proprio per colmare questo vuoto e promuovere un’operazione egualitaria, ha deciso di destinare “risorse importanti” sull’innovazione tecnologica dei territori più marginali e meno appetibili per i privati nell’ottica di affrontare e combattere lo spopolamento delle aree interne. Ma affinché la Regione possa intervenire e farsi carico degli interventi, bisogna che gli stessi territori ne facciano richiesta. “E qui emerge l’ulteriore valore di un’iniziativa come questa – spiega la nota -, che ha messo intorno a un tavolo i principali interlocutori che insieme dovranno perseguire un unico obiettivo.” Valore riconosciuto dall’assessore Ciuoffo, che si è “particolarmente complimentato” con la Fondazione per aver tracciato la strada da percorrere per raggiungere il traguardo.
“Adesso, vista la disponibilità della Regione – conclude Pepi – le amministrazioni dovranno quanto prima far proprie queste necessità, produrre delibere in merito ed essere consapevoli del necessario cambiamento. Ma prima di tutto credere che la Valdicecina possa e debba avere un futuro nell’era digitale pari ai territori più avanzati che ci sono in Italia.”
Fonte: Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra
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