La transizione digitale passa da DIH
Associazione senza scopo di lucro, Digital Innovation Hub (DIH) ha l’obiettivo di affiancare le aziende nel processo di digitalizzazione. La coordinatrice regionale Silvia Ramondetta: «Le “nostre” imprese hanno fatto passi da gigante in questo settore, ma il percorso da compiere è ancora lungo»
Un ponte tra imprese, ricerca e finanza, con destinazione il futuro. Il Digital Innovation Hub Toscana si pone, infatti, l’obiettivo di affiancare le aziende della nostra regione, in particolare le PMI, nel processo di digitalizzazione e mettere così in rete gli attori dell’innovazione digitale sul territorio.
L’associazione, senza scopo di lucro e fondata nel novembre 2017 da Confindustria Toscana, Ance Toscana e dalle cinque territoriali regionali (Confindustria Firenze, Confindustria Toscana Nord, Unione Industriale Pisana, Confindustria Toscana Sud, Confindustria Livorno-Massa Carrara), fa parte della rete nazionale DIH di Confindustria e ha tra i suoi compiti quello di aumentare il livello di conoscenza e di consapevolezza delle imprese toscane sulla trasformazione digitale.
Il DIH Toscana supporta i processi di digitalizzazione, in coerenza con il piano nazionale Impresa 4.0 e partecipa al network nazionale 4.0 del Mise e nel catalogo degli hub europei della Commissione Ue.
L’associazione, che ha sede in Confindustria Toscana ed è presieduta da Fabrizio Bernini (fondatore di Zucchetti centro sistemi e presidente di Confindustria Toscana Sud), agisce nei vari territori attraverso una serie di sportelli locali, supportando le imprese con consulenze strategiche e formazione lungo il percorso di crescita non solo in chiave digitale (compresi i finanziamenti e le opportunità collegati ai percorsi di digitalizzazione), ma anche di transizione green e sostenibilità ambientale ed energetica.
«Sono sostanzialmente quattro – spiega Silvia Ramondetta, coordinatrice regionale della struttura fin dalla sua fondazione e responsabile area economica Confindustria Toscana – i campi in cui opera il DIH: il primo è quello di informare e formare le imprese e sensibilizzarle verso tutte le tecnologie digitali; il secondo è quello di fare valutazioni e mostrare alle imprese il loro grado di maturità in chiave digitale e di circolarità sostenibile; il terzo è quello dell’orientamento tra competence center, università, centri di ricerca e imprese; infine, quello della ricerca di incentivi fiscali, agevolazioni e contributi regionali, nazionali ed europei, a sostegno dei progetti di innovazione tecnologica e digitale».
Dopo oltre cinque anni di operatività sul territorio regionale, il DIH Toscana sta consolidando le relazioni con importanti network nazionali ed europei e il proprio ruolo di punto di riferimento per la digital transformation dell’industria toscana, in particolare quella manifatturiera.
Ma a che punto sono le imprese toscane dal punto di vista dell’innovazione?
«Dipende dalla prospettiva dalla quale si osservano – risponde Ramondetta – in quanto se prendiamo in considerazione le connessioni e la banda larga siamo ancora al di sotto della media regionale. E, purtroppo, siamo in buona compagnia: in pochi si “salvano” da questo punto di vista e tra questi ci sono sicuramente le regioni Lazio, Liguria e Sicilia».
«Se invece il parametro di riferimento – prosegue Ramondetta – è proprio la digitalizzazione, dobbiamo riconoscere che negli ultimi tempi le imprese toscane hanno fatto passi da gigante e il settore è oggi ampiamente diffuso e sviluppato, tanto da posizionarsi in linea con le medie del settore italiane ed europee».
«Infine, se guardiamo le “nostre” aziende con la prospettiva delle competenze digitali interne – conclude la coordinatrice dell’associazione – vediamo che il settore manifatturiero toscano è oggi a un livello medio-alto, seppure il lavoro da svolgere sia ancora molto importante. Soprattutto se l’obiettivo è quello di raggiungere, entro il 2030, il livello base di digitalizzazione del 90% delle PMI, così come previsto dalla Bussola digitale della Commissione Europea».
Leggi altre notizie dai territori