• 07/02/2025

La Toscana e gli investimenti stranieri

 La Toscana e gli investimenti stranieri

Toscana leader per l’attrazione di investimenti stranieri: oltre 37 miliardi di fatturato e più di 80mila occupati. L’aftercare si conferma tema chiave

 Si chiude a Firenze la seconda edizione dell’Aftercare Forum, meeting internazionale dedicato alle politiche di supporto alle multinazionali sul territorio. Dopo l’edizione di Parigi del 2023, il Forum ha scelto quest’anno il capoluogo toscano per una due giorni di incontri di alto livello che hanno richiamato a Firenze relatori e pubblico da diversi paesi del mondo. Ad un mese dal Tour de France, che partirà proprio dal capoluogo toscano, l’asse Parigi-Firenze si è espressa questa volta in ambito economico in un ideale passaggio di testimone.

L’evento ha visto la partecipazione di speaker provenienti dai Caraibi al Sud America, fino al Vecchio continente, con esponenti da Germania, Danimarca, Ucraina, Italia. Al centro degli interventi gli strumenti per accompagnare nella crescita le aziende, creando occupazione e indotto sul territorio. Presenti tra il pubblico rappresentanti di Invitalia, della Corsica e di diverse Regioni italiane con il loro settore di attrazione investimenti, oltre ovviamente alla Toscana, tra cui Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Puglia.

L’Aftercare Forum, ospitato nelle magnifiche sale affrescate di Palazzo Capponi per due giorni di giorni di full immersion, è stato organizzato da Cities & Collaboration, agenzia londinese di consulenza per lo sviluppo economico e gli investimenti diretti esteri diretti (IDE), insieme ad Invest in Tuscany, ufficio della Direzione competitività territoriale e autorità di gestione di Regione Toscana e punto di riferimento per le aziende nazionali e internazionali che vogliono investire in Toscana, fornendo servizi di assistenza e promuovendo opportunità di investimento.

Soddisfazione del presidente della Regione Toscana per la scelta di Firenze come sede dell’evento dopo un accurato processo di selezione, a dimostrazione che la Toscana è in grado di offrire un’interessante destinazione per gli investimenti, con un’economia fiorente e un forte impegno all’innovazione, rinomata per svariate industrie che vanno dalla moda all’agroalimentare, dalle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) alle Scienze della Vita, dal turismo alla costruzione di grandi yacht, dalla manifattura intelligente alla mobilità e tanto altro.

Il forum si è concentrato particolarmente sul tema della green economy e di come sia importante fare squadra per massimizzare i risultati. Un esempio in tal senso arriva proprio dalla Toscana, che ad oggi è una delle regioni italiane leader nell’attrazione di investimenti diretti esteri, con oltre 2.800 unità locali di aziende straniere presenti, per un fatturato complessivo di oltre 37 miliardi di euro e più di 80.000 occupati.

La Toscana, inoltre, figura al 4 posto nella top 10 delle destinazioni di investimento più promettenti d’Europa secondo la classifica “European Cities & Regions of the Future 2024” di fDi Intelligence del Financial Times.

Proprio lavorando nella logica della cooperazione, la Toscana ha invitato ad assistere al Forum il sistema delle Camere di Commercio, le Università, i centri di ricerca, i referenti della pubblica amministrazione perché tutti gli attori del territorio possano affilare gli strumenti per sostenere le aziende ed aiutarle a restare produttive, mantenendo occupazione e indotto.

Il segreto del successo della Toscana è quello di aver saputo mettere in pratica una proficua collaborazione tra soggetti pubblici e privati, per generare valore comune – ha spiegato Carolina Arriagada Peters coordinatrice del Forum  – In questo territorio, uffici come Invest in Tuscany svolgono un ruolo enorme, perché possono promuovere e guidare la transizione ecologica che essenzialmente aiuta l’azienda a rivalutare il proprio modello di business e ad aggiornare e migliorare ciò che sta facendo per essere più competitiva”.

Evento clou del forum è stato il panel “L’economia circolare come motore della trasformazione aziendale” che ha avuto per protagonisti i rappresentanti di Invest in Tuscany insieme ad alcune multinazionali con base in Toscana per le quali sostenibilità ed economia circolare giocano un ruolo strategico. Tra queste: Baker Hughes, il Gruppo Dumarey Flowmotion e Mcphy.  Lato Baker Hughes è intervenuto il vicepresidente, Paolo Ruggeri, che ha sottolineato come l’azienda si sia impegnata ad azzerare le emissioni entro il 2050, con l’obiettivo intermedio di arrivare al 50% in meno entro il 2030.

Lo scorso anno Baker Hughes ha investito 658 milioni di dollari in tecnologie fondamentali e digitali, per consentire all’industria energetica di progredire nel suo percorso a zero emissioni, ed oggi sviluppa programmi di istruzione e formazione per guidare dipendenti, clienti e partner della catena del valore nel percorso di sostenibilità verso il raggiungimento delle emissioni zero.

Per Dumarey Flowmotion è intervento invece il responsabile business development, Edoardo Giorgetti, che ha evidenziato come l’azienda, nata nel 1987 e con oltre 1000 persone impiegate negli stabilimenti ed altre 100 nella parte sviluppo, stia mettendo a punto una serie di progetti per garantire la mobilità verde tramite l’utilizzo di combustibili che garantiscono una neutralità nell’emissione del carbonio e per sviluppare motori a idrogeno, una frontiera nuova che l’azienda sta affrontando.

Infine, Marco Luccioli, country leader di McPhy Energy Italia e Chief Customer Service Officer di McPhy, ha illustrato i progetti di green economy circolare che l’azienda sta realizzando in Europa, promuovendoli anche in Italia e in Toscana. L’obiettivo dell’azienda, nello specifico, è quello di produrre idrogeno verde da fonti rinnovabili o certificate green e di creare non soltanto sviluppo e occupazione, ma anche occasioni di formazione delle nuove leve di tecnici del futuro”.

Dal Forum è emerso poi che la sfida da vincere nei prossimi 10 anni sarà quella di rendere competitivi settori apparentemente maturi e di facilitare il re-shoring, cogliendo le opportunità che ogni crisi inevitabilmente porta con sé. Sarà necessario non farsi trovare impreparati ad una probabile ripresa futura, investendo anche sulla riqualificazione della forza lavoro con un occhio allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.

Leggi altre storie di copertina

Redazione

Leggi gli ultimi contenuti pubblicati anche sulla nostra testata nazionale https://www.italiaeconomy.it

ADV

La ricerca di personale a portata di clic

Bakeca.it, tra i 100 siti più visitati in Italia, è la soluzione ideale per trovare nuovi collaboratori.
Ogni giorno migliaia di persone navigano tra gli annunci presenti nella sezione Offerte di Lavoro, garantendo contatti e curricula alle imprese che stanno facendo attività di recruiting.
Una serie di servizi per le aziende completano l’esperienza di ricerca, fornendo preziosi dati e insight.

Leggi anche