• 18/01/2025

La nostra è una scelta etica, le aziende devono farsi carico del benessere generale

 La nostra è una scelta etica, le aziende devono farsi carico del benessere generale

Andrea Guarducci, presidente di Enegan

INTERVISTA A
Andrea Guarducci, presidente Enegan

Green prima degli altri e ora l’obiettivo si chiama autonomia energetica

Quei ragazzi che “abbracciavano gli alberi” sono cresciuti e ora hanno un’azienda che fornisce luce, gas e tlc da quattrocento milioni di euro di fatturato (nel 2021), trecento dipendenti e ottocento agenti in tutta Italia. Se la green economy è ormai il motore dello sviluppo economico (e per alcuni l’unico modo per guardare in modo sereno al futuro), c’è chi con questa convinzione ci è cresciuto e la sostiene da sempre in modo convinto

Enegan nasce nel 2010 (la sede legale è a Firenze, quelle operative a Vinci e Grosseto) ed è stata la prima azienda ad aver scelto di fornire solo energia verde certificata. «Enegan esiste per sostenere le imprese e rendere più semplice la loro crescita verso un futuro sostenibile», dice Andrea Guarducci, presidente. Classe 1971, Guarducci cresce – lo racconta lui stesso – a Ginestra Fiorentina, e ben presto si ritrova unico maschio e «responsabile di un’umile famiglia». Studia all’Iti di Firenze, poi inizia a lavorare nel mondo delle TLC. Ma fin da subito dimostra predisposizione all’imprenditorialità e dà vita a una cooperativa di servizi. Poi si mette a studiare la normativa (siamo nel 2009) e di lì a pochi mesi con i suoi soci si ritrova sul mercato a competere con colossi quali Eni, Edison ed Enel.

Guarducci, Enegan è stata tra le prime aziende a investire nell’energia green. Perché fu fatta quella scelta, allora?

«Dodici anni fa ci siamo resi conto che nel settore mancava un’offerta differenziata e abbiamo fatto una precisa scelta imprenditoriale: un prodotto che allora non era ancora presente sul mercato».

E come siete riusciti a comunicarlo al pubblico?

«Abbiamo detto che green lo eravamo solo noi, che è vero che costavamo un po’ di più, ma la nostra era un’energia “diversa”. All’inizio, non lo nego, sensibilizzare le persone è stato difficile, ma l’alternativa era gettarsi nella mischia assieme a società ben più grandi e strutturate della nostra».

E il pubblico ha reagito bene…

«Sì, abbiamo portato la cultura green a un livello basso, all’azienda familiare, al piccolo utente, con una consulenza personalizzata, spiegando cosa significano le varie voci presenti in bolletta, quali erano le fasce orarie più competitive. Siamo stati dei pionieri, ma abbiamo fatto la differenza e gli altri sono arrivati solo dopo di noi».

Ma come fate a far capire che questo è l’atteggiamento giusto? Che le energie alternative sono quelle giuste?

«Ormai tutti hanno acquisto una maggiore consapevolezza ambientalista. Da tempo abbiamo accordi bilaterali con produttori – solo italiani – di energia green e tutta la nostra linea di produzione, call center compresi, ha sede in Toscana. La nostra è una scelta etica e, seppure in un contesto difficile come quello che stiamo vivendo, l’utente lo riconosce».

Un contesto che oggi ci vede nel pieno di una crisi energetica, con il consumatore che deve far fronte al caro-bolletta.

«Certo, società come la nostra sono ora nell’occhio del ciclone. Cosa possiamo fare? Per esempio cercare mese per mese gli slot di energia più convenienti, spostare l’attenzione dall’eolico (che non produce più le stesse quantità del passato) al fotovoltaico (a gennaio ne abbiamo comprato un campo intero a Sorano, nel grossetano), puntare sulle comunità energetiche
(economie territoriali che permetteranno l’autonomia energetica di talune zone). Solo così diventeremo completamente indipendenti e non in balia di un colpo di testa di qualcuno».

Un altro tema di tendenza è la mobilità elettrica: quali sono le strategie di Enegan in questo settore?

«Samo partiti con l’efficientamento energetico, la mobilità per noi è venuta dopo. Ma oggi è altrettanto importante: stiamo investendo, di concerto con l’Università di Firenze, nel progetto E-Cube: ricarica wireless senza colonnine e bocchette in entrata e in uscita dall’auto. In pratica si ha anche la possibilità di cedere energia, in un sistema di interscambio».

Non avete timore di essere bollati come dei “visionari”?

«Noi crediamo davvero che un’azienda abbia uno scopo nel mondo, che vada oltre quello legato ai soli aspetti commerciali.Le aziende dovrebbero assumere un ruolo sociale, devono provare, per quanto possibile, a farsi carico dello sviluppo e del benessere generale. Questo è il solo modo che abbiamo di costruire una casa per il nostro futuro, di mantenere una visione del domani degna di essere vissuta. Per quanto possiamo, lavoriamo a questo, ogni giorno».

Per approfondimenti:
www.enegan.it

La sede di Enegan
La sede di Enegan

 

DALL’ARTE UN SEGNALE DI SPERANZA PER IL FUTURO

EneganArt è un concorso finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea e alla valorizzazione del patrimonio artistico della collezione della società.
Un progetto artistico di portata nazionale, finalizzato a promuovere i migliori talenti sulla scena contemporanea. Non solo energia verde per Enegan, quindi, ma anche opere di mecenatismo con il concorso EneganArt, la cui sesta edizione si è svolta nel 2021 (il tema portante era “Legami”) e che tornerà nel 2023.
Non deve essere stato semplice sviluppare, in un momento come quello attuale, un concorso di questo tipo, ma la volontà di continuare a investire e credere in un’iniziativa di successo come è EneganArt ha spinto l’azienda a tornare sul campo della creatività.
Il regolamento prevede che i partecipanti si cimentino nella realizzazione di opere orientate a un tema scelto dalla giuria. Tema che vuole analizzare e valorizzare il contesto circostante, portando gli artisti e il pubblico a una riflessione legata all’attualità.
E non a caso lo scorso anno, in piena pandemia, in cui si è stati a lungo costretti a difendersi dal virus con l’arma più efficace – il distanziamento sociale e la riduzione, al minimo, di rapporti sociali e interpersonali – abbiamo riscoperto i “legami” che troppo spesso avevamo dimenticato e tralasciato: quelli con la famiglia, con le persone più care e con l’ambiente che ci circonda.
E proprio su questi concetti gli artisti hanno proposto (su tela, materiale solido o carta fotografica) le loro emozioni.
E pittori, scultori e fotografi hanno sempre risposto massicciamente alla “chiamata” di Enegan, spesso sfiorando quota 2mila iscritti al concorso, finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea e alla valorizzazione del patrimonio artistico della collezione EneganArt. Una giuria tecnica sceglie poi i finalisti che conquistano il diritto di partecipare a una mostra collettiva organizzata dalla stessa società. Qui vengono infine decretati i 4 vincitori che si aggiudicano un premio in denaro, per un valore totale di 10 mila euro. Per tutti anche la pubblicazione sul Catalogo d’arte, mentre le opere vincitrici entrano a far parte della collezione EneganArt.

TOSCANA ECONOMY La nostra è una scelta etica, le aziende devono farsi carico del benessere generale
EneganArt, alcune delle opere esposte a un’edizione della mostra collettiva

«In un contesto determinato dalla pandemia – dice Ileana Mayol, ideatrice e coordinatrice del progetto – non è semplice organizzare un concorso d’arte. Ci abbiamo riflettuto a lungo ma, alla fine, abbiamo voluto portarlo avanti, per dare un segnale di speranza per il futuro, con l’obiettivo di sostenere artisti che, altrimenti, non avrebbero modo di ottenere visibilità».

TOSCANA ECONOMY La nostra è una scelta etica, le aziende devono farsi carico del benessere generale
EneganArt, una sala della mostra collettiva d’arte contemporanea

Per approfondimenti:
www.eneganart.it

David Meccoli

Giornalista tradizionale e digitale, esperto in relazioni pubbliche e comunicazione d'impresa

ADV

La ricerca di personale a portata di clic

Bakeca.it, tra i 100 siti più visitati in Italia, è la soluzione ideale per trovare nuovi collaboratori.
Ogni giorno migliaia di persone navigano tra gli annunci presenti nella sezione Offerte di Lavoro, garantendo contatti e curricula alle imprese che stanno facendo attività di recruiting.
Una serie di servizi per le aziende completano l’esperienza di ricerca, fornendo preziosi dati e insight.

Leggi anche