La mobilità del futuro è green
Stop alle auto diesel e benzina dal 2035 e dal 2050 il settore dei trasporti diventerà a emissioni zero.
Un nuovo modo di pensare la mobilità del futuro: da un lato macchine più ecologiche, dotate di livelli crescenti di automazione e connettività, dall’altro il cambiamento del ruolo e del concetto stesso di auto privata e la nascita di un ecosistema di servizi di trasporto più flessibili e personalizzati in grado di ridurre l’impatto ambientale, di rendere gli spostamenti più efficienti e le città più smart e più pulite, di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Su Talk! il confronto con Enrico Ammirati, brand manager di Tinghi Motors, sul concetto di mobilità sostenibile. Creare una “cultura” del green e sensibilizzare i consumatori su forme alternative di mobilità è fondamentale per un lifestyle più salutare sia per le persone che per l’ambiente.
“Noi, ambasciatori della mobilità – spiega Ammirati – che da 50 anni operiamo nel settore, siamo stati i primi ad ascoltare questo messaggio e a proiettarlo e tradurlo per veicolarlo a coloro che sono i nostri clienti. Il nostro messaggio di sostenibilità è legato a ciò su cui tutti i giorni lavoriamo e quindi automobili e veicoli industriali”.
Sul mercato dal 1974, Tinghi Motors è la concessionaria ufficiale Renault e punto di riferimento per il territorio empolese. Da sempre attenta alle esigenze dei propri clienti, molte sono oggi le iniziative promosse per sensibilizzare i consumatori alla scelta di veicoli più ecologici, partendo da un’analisi approfondita delle nuove abitudini e dei nuovi bisogni dei cittadini.
“Sostenibilità – sottolinea Ammirati – è una nuova idea, una nuova filosofia di comunicare quale sarà la giusta direzione da percorre della nuova mobilità”. “Noi oggi dobbiamo essere coloro che insegnano e trasmettono quello che sarà il nuovo abitudinario di muoversi attraverso vetture ad impatto zero”.
Padel Experience, Divercity4school by Tinghi Motors, Car Sharing Mobilize Share, Tinghi Motors on Tour sono solo alcuni dei progetti e iniziative green studiati e realizzati da Tinghi Motors su Empoli e territori limitrofi per promuovere la sostenibilità e la transizione ecologica nel settore automotive nonché una mobilità alternativa.
“Il nostro primo passo che ha rivoluzionato la struttura aziendale – continua Ammirati – è la comunicazione, l’elettrico è una buona prospettiva futura ma stiamo partendo in questo momento. Quello che dobbiamo fare noi per i nostri clienti è comunicare che la mobilità sta cambiando. Per far questo ci siamo attrezzati nel cambiare in maniera radicale la comunicazione ma anche nel realizzare iniziative che permettano di velocizzare un cambiamento di mentalità su ciò che è la mobilità del domani, grazie per esempio alla nostra presenza come Car Sharing pubblico su Empoli”.
Tra le soluzioni in favore di una mobilità rispettosa dell’ambiente e smart c’è il Car Sharing.
“Il Car Sharing – spiega Ammirati – è diventato ormai un sistema per muoversi molto smart, molto rapido, è a basso costo e fare questo in una città dove noi oggi operiamo e siamo riconoscibili come operatori del settore della mobilità è importante. Grazie a questo servizio tante persone hanno poi acquistato auto elettriche…Questo è un business che, anche se non è particolarmente remunerativo, è importante per essere riconosciuti come leader della mobilità del domani.”
Le iniziative di Tinghi Motors abbracciano anche lo sport, il gioco, la formazione e la didattica scolastica, coinvolgendo la cittadinanza attiva, di qualsiasi età, e contribuendo a creare e rafforzare consapevolezza sul tema e a stimolare ad un cambiamento che vede la mobilità del futuro parte di uno stile di vita più sostenibile e salutare.
“Un progetto che abbiamo definito con un’associazione di ragazzi laureandi e neolaureati in ingegneria riguarda la comunicazione sulla mobilità sostenibile e del domani orientata alle scuole medie superiori, attraverso l’utilizzo di moduli molto divertenti ed efficaci. Il progetto inizierà da febbraio 2023 sulle scuole di Empoli e Pontedera, con l’obiettivo di rendere consapevoli le nuove generazioni di quella che è stata la mobilità fino ad oggi e di quella che sarà invece la mobilità del futuro.”
Tutti gli attori del settore automotive si troveranno a dover affrontare nuove sfide e a ripensare a strategie future per rispondere alle nuove abitudini e preferenze dei consumatori nel rispetto dei nuovi vincoli legislativi in tema di standard ambientali.
L’applicazione delle giuste tecnologie, il sensibilizzare le persone a prediligere un certo tipo di mezzo di trasporto – anche attraverso bonus ed eco-incentivi per l’acquisto di auto elettriche e plug-in – e creare le condizioni perché in città sia possibile muoversi in modo sicuro e comodo rappresentano la trasformazione più profonda che segnerà i prossimi anni del settore automotive.
Nel 2022 però si è registrato un vero e proprio flop dei bonus sulle auto elettriche e plug-in. Sono ancora disponibili importanti eco-incentivi all’automotive, ma si continua a fare un po’ di confusione sugli stessi, in particolare sul cosiddetto “bonus colonnine” ovvero le cosiddette wallbox, da installare in garage o nel box di casa. Come viene erogato il contributo? Sotto forma di sconto o di rimborso? Ci sono poi reali criticità nell’installazione delle colonnine? Insomma, una serie di dubbi e incertezze.
“In Europa siamo al 15% nella vendita di vetture elettriche. L’Italia è passata da un 4,5% del 2021 ad un 3,7% del 2022. Segno che l’elettrico deve entrare ancora in gioco.”
Da cosa dipende questa flessione?
“Una forte problematica è l’assenza e la difficoltà di una comunicazione sugli incentivi all’acquisto ma anche delle infrastrutture pubbliche. L’elettrico ha necessariamente bisogno di un’infrastruttura funzionale che sia capillare sul territorio, soprattutto nelle città metropolitane…C’è bisogno che lo Stato supporti e spinga sempre di più l’incentivazione all’installazione della struttura privata, per chi ha possibilità di averla, ma soprattutto che sostenga gli operatori per lo sviluppo di infrastrutture pubbliche. Quando queste saranno pronte sicuramente il mercato dell’elettrico decollerà.”
Auto elettriche per arrivare a zero emissioni di CO2. Quindi batterie al litio. Si pone il problema del loro smaltimento. Nell’ottica di un’economia circolare, riciclo e riuso? Second-life battery?
“Le batterie andranno ad alimentare dei sistemi di accumulo per altre esigenze. Il riuso è già previsto. Siamo molto convinti che la critica che si sta alimentando da tempo sullo sviluppo dell’elettrico non dovrà fare paura”.
Nel 2050 quindi emissioni zero, ma non solo: approvvigionamento energetico intelligente, mobilità connessa e guida autonoma saranno realtà diffuse e arriveremo a spostarci in vari modi.
Si prospetta uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da un mix di micro-mobilità, robo-taxi, trasporto pubblico e mobilità individuale.
Come sarà la mobilità del futuro?
“La mobilità del futuro dipende dalle città. Soprattutto le città metropolitane dovranno avere un piano urbano di mobilità sostenibile che vada a tutelare in primis la città ma che renda fruibile la stessa a tutti e quindi ci sarà bisogno di un interscambio tra la mobilità su ruota e su rotaia ma soprattutto sarà necessaria la consapevolezza che la mobilità dovrà essere funzionale.”
Trasporti più efficienti ed economici. Trasporti innovativi, integrati nel territorio ed efficienti permettono ai cittadini di risparmiare tempo, ma anche di ridurre i costi, sia individuali che collettivi.
Una profonda trasformazione è in atto. E come tutti i più grandi cambiamenti si dovrà iniziare da piccoli passi, dove fondamentale diventa l’impegno collettivo e una nuova responsabilità sociale, una nuova “coscienza urbana”.
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