• 08/12/2024

La crisi economica secondo Confindustria Toscana

 La crisi economica secondo Confindustria Toscana

Maurizio Bigazzi

INTERVISTA A

Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana

La Toscana è tra le prime regioni in Italia a centrare, con il programma GOL, il target del Pnrr sulle politiche attive del lavoro fissato dall’Ue. L’obiettivo di coinvolgere 17.000 persone è stato infatti raggiunto con oltre 3 mesi di anticipo rispetto alla scadenza prevista del 31 dicembre

Dopo quasi due anni di pandemia il mercato del lavoro in Toscana aveva recuperato delle posizioni lavorative perse durante la pandemia e l’export era cresciuto del +16% rispetto al 2020 e del +10% rispetto al 2019. Anche il PIL della Toscana, agli inizi del 2022 (fonte IRPET) prevedeva un incremento sopra il +4% rispetto al 2021. Sarebbe stata una dinamica migliore rispetto alle altre regioni italiane grazie ai settori “turismo” e “moda” che avevano rallentato nel 2021 la nostra regione e che avrebbero trainato la nostra economia. Oggi ci si aspetta un tasso di crescita fra il +3,2% e il +3%, in linea con quello nazionale.

Un confronto positivo (con la prima parte del 2021) e migliore che nel resto d’Italia, favorita dall’export, è la crescita del +12% nel primo trimestre 2022 rispetto al medesimo trimestre 2021. Si tratta di un dato particolarmente favorevole, superiore al periodo che precede la pandemia (23% in più rispetto al medesimo periodo 2019). La dinamica delle esportazioni toscane è stata nel 2021 maggiore rispetto alle altre regioni e i dati migliori riguardano la chimica, l’abbigliamento ed i mezzi di trasporto (soprattutto nautica). Meno favorevole, come andamento, il dato del tessile che mostra una variazione positiva. Tuttavia è preoccupante il dato dei prezzi al consumo, considerato che nel primo semestre del 2022 l’inflazione è cresciuta in media del +6% e ha sottratto alle famiglie toscane circa 163 euro al mese. Se dovesse persistere questa crescita dei prezzi a fine 2022 le famiglie toscane – a parità di consumi – dovranno sborsare 1.955 euro in più rispetto al 2021 per l’acquisto di beni di consumo (2.460 euro se l’inflazione resterà ai livelli del mese di luglio).

“Siamo in pieno tsunami, prima di tutto i costi energetici e anche quelli delle materie prime, se non si interviene immediatamente, porteranno conseguenze fatali – è il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi ad affermarlo – siamo già in ritardo considerando anche un aumento dell’inflazione dovuta all’incremento dei costi, che porterà gravi e irreversibili danni al sistema produttivo. Per far fronte a questa crisi sono necessarie misure straordinarie o le aziende moriranno. L’Italia non è totalmente priva di armi e anche in ambito locale ci sono politiche che possono essere messe in campo dalle amministrazioni comunali, provinciali e regionali”.

Quanto è importante l’abbattimento del cuneo fiscale?

È indispensabile! Abbiamo già calcolato che i lavoratori che percepiscono redditi bassi e che possono beneficiare per i due terzi del taglio del cuneo, con un terzo a favore delle imprese, guadagnerebbero una mensilità in più. Sono soldi necessari in questo momento, un contributo importante per la difesa dei consumi, perché l’inflazione colpisce di più le famiglie più deboli.

Come vede la crescita esponenziale dell’innovazione tec­nologica e come rispondono le imprese toscane?

L’Italia, per molto tempo, è stato un paese arretrato e quando è partito Industria 4.0 ha chiaramente favorito lo sviluppo e tutto il processo industriale. L’innovazione tecnologica è indispensabile, ce ne siamo resi conto durante il Covid con i lavoratori in smart working. La Toscana con le sue eccellenze d’impresa e della ricerca tecnologica sta investendo molto per gestire la transizione dell’industria verso modelli sempre più digitali e sostenibili. La digitalizzazione è una tematica fortemente trasversale. Riguarda il mondo del lavoro, delle imprese e dell’economia, riguarda l’istruzione e la formazione, così come l’agricoltura, l’industria, il turismo e la sanità.

Per approfondimenti: Confindustria Toscana

Paola Carella

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