La Comunità Energetica Rinnovabile di Calenzano cerca adesioni
Il 10 maggio 2023 il sindaco del Comune di Calenzano Riccardo Prestini e il vice presidente dell’associazione Energia e Comunità Pietro Milazzo hanno siglato la costituzione dell’associazione “Comunità energetica rinnovabile Calenzano”. Per illustrare il percorso e per aprire la CER di Calenzano alle adesioni è in programma un’iniziativa pubblica, che si svolgerà stasera 15 maggio alle ore 21, nella sala convegni del palazzo comunale. Dopo i saluti del sindaco Riccardo Prestini, interverrà l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni, Simone Tartaro dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse ARRR SpA e Erika Magrini dell’Associazione Energia e Comunità.
Obiettivi della CER di Calenzano
I soci potranno essere cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali come le amministrazioni comunali, a condizione che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale principale. Tra i membri dovranno esserci due clienti finali e un impianto di produzione. L’obiettivo dell’associazione è fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri soci e alle aree in cui opera la comunità.
La CER di Calenzano potrà svolgere anche le seguenti attività: stimolo all’ideazione, allo sviluppo, alla sperimentazione e alla partecipazione a modelli di governance di generazione distribuita e nuove applicazioni tecnologiche per la diffusione dell’uso di energia da fonti rinnovabili; supporto alle attività di ricerca nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, anche in collaborazione con enti e istituzioni pubblici e privati; pianificazione territoriale per l’energia, anche a beneficio di altri enti territoriali, azioni per la promozione di politica energetica sui territori, messa in opera e assistenza di progetti pilota per la valorizzazione delle Fonti Energetiche Rinnovabili; promozione dell’attività dell’associazione, anche attraverso la gestione di eventi di pubblica diffusione dei risultati; adesione a partnership nazionali e internazionali in altri organismi sia con enti privati che pubblici per lo sviluppo dell’oggetto dell’attività dell’Associazione; organizzazione di servizi accessori e complementari alla distribuzione elettrica.
Le comunità energetiche in Italia
Le CER in Italia sono regolate dal Decreto Milleproroghe, in particolare dall’articolo 42-bis che introduce la possibilità di “attivare l’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili ovvero
realizzare comunità energetiche rinnovabili”. Le CER devono rispettare alcune condizioni: apportare benefici ambientali, economici e sociali alla comunità stessa e all’area circostante in cui opera, senza tuttavia costituire la principale fonte di reddito per i prosumer; tutti possono partecipare alla comunità, anche coloro che sono privi di impianto fotovoltaico; gli impianti dei prosumer devono avere una potenza complessiva minore di 200 kW ed essere stati attivati dopo l’entrata in vigore del Decreto Milleproroghe; la condivisione di energia deve avvenire mediante la rete distributiva già esistente con lo scopo di autoconsumo istantaneo; i rapporti all’interno della comunità devono essere regolati da un contratto di diritto privato. In più, i consumer possono lasciare la comunità energetica quando lo desiderano.
A gennaio 2023 inoltre è stato lanciato il conto alla rovescia per il decreto attuativo degli incentivi alle CER. Promosso dal viceministro all’Ambiente Gava, grazie a questo provvedimento le comunità energetiche in Italia potranno ottenere un beneficio tariffario per 20 anni gestito dal GSE (Gestore dei servizi energetici), con un corrispettivo unitario e una tariffa premio.
In Toscana, il primo comune a istituire una CER è stato il Comune di Montevarchi, in provincia di Arezzo. L’ente, impegnandosi a realizzare i primi impianti fotovoltaici su alcuni edifici pubblici, ha costituito la Comunità Energetica Rinnovabile Valdarno, aperta a tutti i cittadini, le PMI e gli enti locali del territorio del Valdarno. Per farne parte non è necessario realizzare un proprio impianto fotovoltaico, si può anche aderire come semplice consumatore. Chi ha invece spazio e decide di costruire un impianto diventando prosumer – produttore e al contempo consumatore – accrescerà il proprio risparmio diminuendo ulteriormente la spesa per l’energia. Alla CER possono aderire in misura minore anche produttori di energia e finanziatori, così da supportarne l’espansione e facilitare i prosumer interessati alla realizzazione di nuovi impianti.
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