Ingegneria del Vento, da tutto il mondo a Firenze
Da tutto il mondo a Firenze per “Ingegneria del Vento”, il meeting dei massimi esperti internazionali sugli effetti del vento e dei cambiamenti climatici
Si aprono lunedì 28 a Firenze i lavori del 16esimo Convegno internazionale dell’Ingegneria del Vento – ICWE 16, il più importante evento mondiale del settore ( ore 8.30, Palazzo dei Congressi, Piazza Adua, 1).
Eventi meteorologici estremi, sfide progettuali e innovazioni tecnologiche: ne parleranno circa 800 esperti della comunità scientifica internazionale provenienti da 40 paesi fino al 31 agosto.
Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale – DICEA dell’Università di Firenze, nell’ambito dell’International Association for Wind Engineering (IAWE), in collaborazione con l’Associazione Nazionale Ingegneria del Vento e del Centro di Ricerca Interuniversitario di Aerodinamica delle Costruzioni e Ingegneria del Vento (CRIACIV). Si tiene ogni 4 anni e si svolge per la prima volta in Italia, con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, della Regione Toscana e del Comune di Firenze.
“Il successo senza precedenti di partecipanti sottolinea il ruolo dell’Università di Firenze, riconosciuta internazionalmente come leader nel settore dell’ingegneria del vento attraverso il CRIACIV” spiega Claudio Borri, ordinario di Scienza delle costruzioni e chairman del convegno, assieme al co-chairman Gianni Bartoli, ordinario di Tecnica delle costruzioni dell’Ateneo fiorentino.
Il convegno si aprirà con i saluti della rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, del presidente dell’Associazione Nazionale di Ingegneria del Vento Luca Bruno, del presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Angelo Domenico Perrini, del Presidente onorario di ICWE 16 Giuliano Augusti, del direttore del DICEA Claudio Lubello. È previsto anche il saluto del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Fra i temi che saranno affrontati, continua Borri, “grande attenzione avranno l’Intelligenza Artificiale applicata al nostro campo di studi e di intervento e quello relativo alla “bridge aerodynamics”, cioè gli effetti del vento sui ponti, in particolare quelli di grande e grandissima luce, le cui realizzazioni si sono moltiplicate nel mondo negli ultimi anni”.
La giornata conclusiva, giovedì 31, prevede una sessione dedicata agli aspetti tecnici e ingegneristici del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.
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