• 28/11/2023

Il futuro del turismo a Pisa e in Versilia, la parola agli Ambiti Turistici

 Il futuro del turismo a Pisa e in Versilia, la parola agli Ambiti Turistici

Nella provincia di Pisa e in Versilia, le presenze segnano una progressiva risalita verso i numeri del periodo pre-pandemico, con le quote maggiori derivanti dal turismo locale e italiano. Gli Ambiti Turistici Territoriali stanno elaborando strategie per creare domanda turistica, sfidando il Covid e la guerra in Ucraina. Ne abbiamo parlato con Valter Tamburini, commissario straordinario della Camera di Commercio di Pisa e con Bruno Murzi, presidente dell’Ambito Turistico Versilia e sindaco del Comune di Forte dei Marmi.

Nel 2018, con la modifica al Testo Unico sul Turismo varato a dicembre 2016, la Toscana è stata divisa in ventotto ambiti territoriali. L’Ambito Turistico Terre di Pisa e il suo omonimo marchio d’area sono uno di questi e portano avanti un lavoro di promozione e valorizzazione turistica, il cui principale regista è la Camera di Commercio.
Il marchio ‘Terre di Pisa’ – sottolinea Tamburini – è nato ancor prima dell’Ambito Turistico.

I comuni pisani, distribuiti in tre ambiti turistici, hanno aderito tutti al marchio d’area: «Noi rappresentiamo tutta la provincia, senza ricalcare gli ambiti disegnati dalla Regione: le imprese di quei territori pagano il diritto camerale come lo pagano le imprese dell’ambito Terre di Pisa e tutto ciò che da esso proviene è a disposizione della crescita del territorio. Quest’anno, per esempio, abbiamo messo in campo risorse per seicentomila euro in favore delle imprese ed ogni anno mettiamo a bilancio oltre due milioni di euro, per internazionalizzazione e innovazione».

‘Terre di Pisa’ è un marchio di destinazione turistica che offre esperienze di autentico lifestyle toscano: «Arte e cultura, sapori genuini, turismo attivo per tutte le età e in ogni stagione e un artigianato di qualità: visitare le Terre di Pisa significa tornare indietro nel tempo e muoversi attraverso itinerari che ti fanno sentire a casa, tra borghi custodi di storia e arte. Come a San Miniato, con itinerari a piedi o in bici, che valorizzano vino e tartufo. Non mancano i panorami selvaggi (il Monte Pisano, la Valdera, la Val di Cecina) e i luoghi di interesse naturalistico come il Parco di San Rossore e le sue spiagge. Non per nulla il Pay-off è “Natura Toscana”. Grazie a un accordo con Toscana Aeroporti, sugli attestati di volo compare il marchio ‘Terre di Pisa’. Puntiamo a un turismo lento, indirizzato su viaggiatori ben selezionati, come i nord europei e i nord americani. Abbiamo intercettato questa fascia e infatti i numeri pre-pandemia dicono che gli ambiti che erano cresciuti di più erano quello di Terre di Pisa e i territori di Volterra e della Val di Cecina, che rientrano nel nostro marketing di promozione».

Ciclopista trammino Smile Ride
Ciclopista trammino Smile Ride

Costante il lavoro di promozione: «Alla BIT di Milano Luca Bonora del Touring Club ha parlato di esperienze magiche e noir nei borghi di Palaia, Montefoscoli, Lari e S. Giuliano Terme (Villa di Corliano); Ornella d’Alessio, di Repubblica viaggi, ha raccontato gli itinerari per famiglie, i tour naturalistici, il cicloturismo e i cammini. Dopo la Fiera del Cicloturismo stiamo lavorando insieme a Toscana Promozione Turistica alla mappatura dei sentieri cicloturistici, alla costruzione delle relative offerte commerciali e alla valorizzazione delle ippovie. Ad ottobre ci sarà Terre di Pisa Food&Wine Festival, con degustazioni e visite guidate enogastronomiche. Abbiamo accompagnato gratuitamente le imprese in eventi internazionali e siamo usciti sulla stampa estera».

La presenza sui social è in continua crescita: «Le prossime campagne social saranno concentrate sul Giugno Pisano e la ciliegia di Lari, vicina al marchio IGP se l’UE dirà di sì.
La pagina Facebook ha 48.000 followers, Instagram ne ha 8.500 e l’hashtag #TerrediPisa è stato utilizzato su quasi 20.000 post. Sul sito ufficiale
all’inizio le persone cercavano eventi e itinerari generici, col tempo si concentrano su contenuti specifici (lavanda, San Miniato, geotermia, Peccioli, mostra di Keith Haring a Palazzo Blu, attrazioni della Piazza dei Miracoli)».
Le imprese aderenti al disciplinare sono 425, dalle 125 iniziali. Sono stati accolti con interesse gli incoming con i tour operators e i corsi per le guide turistiche: messe in contatto con aziende agricole, stanno offrendo un’offerta diversificata, che comprenda la visita a siti d’arte ma anche degustazioni e altre esperienze.

Rocca Sillana - © Roberto Nencini
Rocca Sillana – © Roberto Nencini

Da febbraio esiste la Destination Management Company ‘Visit Terre di Pisa’, una start up che commercializza il prodotto turistico, con pacchetti dotati del brand ‘Terre di Pisa’, alla quale hanno aderito tour operators e agenzie di viaggi.
L’iniziativa definisce al meglio il ruolo del marchio: «Al Destination Manager, in aggiunta al vantaggio derivante dalla conoscenza diretta del territorio, mettiamo a disposizione tutto il lavoro svolto fin dal 2016 dalla Camera di Commercio nella costruzione e valorizzazione della destinazione Terre di Pisa». «Le prossime iniziative – conclude Tamburini – dovranno essere attrattive anche commercialmente. Penso all’esportazione dei vini oppure ai brand della moda nel comprensorio del cuoio. Tante imprese eccellenti, come Savini Tartufi o Busti Formaggi, sono partite con noi nell’esplorazione del commercio estero. Una volta acquisiti i clienti, non hanno più avuto bisogno di noi. Adesso è il turno di chi deve crescere. Questa è la nostra mission, come ente di promozione dell’economia del territorio sosteniamo ogni tipo di eccellenza, dal cibo all’artigianato, dall’industria al commercio. La marca ombrello abbraccia tutto il nostro know-how».

Bruno Murzi, presidente dell’Ambito Turistico Versilia
Bruno Murzi, presidente dell’Ambito Turistico Versilia

Anche a Bruno Murzi, presidente dell’Ambito Turistico Versilia, il cui ente capofila è il Comune di Forte dei Marmi, abbiamo chiesto cosa è emerso dalla BIT di Milano: «Un territorio estremamente versatile, che spazia dal mare fino al crinale delle Apuane e che fino ad oggi non è stato adeguatamente sfruttato né promosso. Ciò apre lo spazio ad iniziative innovative, sia in termini di proposte sia in termini di mesi dell’anno da sfruttare.
La pandemia ha ridisegnato i flussi turistici: il balneare ha “salvato” l’intero comparto turistico con due stagioni (2020 e 2021) da tutto esaurito. È però mutata la tipologia di turisti che ci hanno raggiunto: dal Nord Italia e dal Nord Europa la Versilia si raggiunge soprattutto in macchina e così hanno fatto i turisti di questi ultimi due anni. Nel 2020 l’ambito turistico aveva creato un video promozionale che si apriva con l’immagine di una persona che dal finestrino di un’auto si affacciava su uno scorcio della Versilia: siamo stati quasi preveggenti in questa scelta».

Marina di Pietrasanta
Marina di Pietrasanta

Per consolidare tale tipologia di turisti, Murzi propone un elemento cruciale: «È emerso che la bicicletta è un mezzo che soprattutto nelle terre più pianeggianti come l’Olanda è di uso quotidiano. Dobbiamo quindi potenziare le ciclabili, segnalarle, incrementare il numero degli hotel bike friendly e creare pacchetti turistici ad hoc. Questo tipo di turismo è adattissimo ai mesi primaverili e ai mesi autunnali. Nel 2021 l’Ambito ha pubblicato tre mappe contenenti ciascuna sette percorsi, dedicate al bike, alla mountain-bike ed al trekking».

Versilia come terra di cammini, con Camaiore ma non solo… «La via Francigena interessa la Versilia dal confine con Massa fino a quello con Lucca: è un elemento trainante forse finora non completamente capito ed interpretato dai nostri operatori turistici. È necessario essere assolutamente presenti e puntuali in tutta la programmazione di Toscana Promozione Turistica in tema di cammini, e soprattutto integrare i “cammini” ufficiali di lungo percorso con un’accurata documentazione della rete sentieristica collinare e del sistema delle Alpi Apuane: questo costituisce un’assoluta specificità del nostro territorio, e, banalmente, è impagabile la sensazione che si prova raggiungendo la cima di una montagna di 1500 m dalla quale si vede il mare e tutta la costa della Spezia fino all’Isola d’Elba. Pochi altri territori possono vantare una analoga possibilità. L’ambito Turistico Versilia ha prodotto nel 2021 una guida tematica per il trekking, e si pone ora l’obiettivo di integrare tutto quanto già esistente (si pensi per esempio al sentiero Alta Versilia) con la mappatura regionale dei cammini».

Malbacco - Seravezza - ©Michele Alderighi
Malbacco – Seravezza – ©Michele Alderighi

Con lo scoppio del conflitto in Ucraina si è parlato molto dei contraccolpi che la domanda di turismo, in particolare quello russo, incasserà. Ecco le previsioni di Murzi sul turismo locale: «La Versilia è stato il primo degli ambiti turistici toscani a ripartire. Nel 2020 siamo quasi tornati ai livelli del 2019, nel 2021 li avevamo superati. Per quanto riguarda il turismo straniero (russo e americano) lo abbiamo perso quasi completamente nel 2020. I russi sono passati dalle 27mila presenze del 2019 alle 3000 del 2020. Nel 2021 eravamo tornati a 4500, ben lontani dai livelli pre-Covid. Solo il turismo dalle altre regioni aveva retto, con le difficoltà di andare e tornare dall’estero a causa della pandemia gli italiani erano arrivati in massa, come penso che accadrà anche quest’anno. Gli americani probabilmente non arriveranno, perché identificano la guerra in Ucraina come una guerra in Europa. L’unica vera preoccupazione è che questo conflitto stia portando tante turbolenze, prima di tutto dal punto di vista emotivo e poi dal punto di vista economico, con rincari dei costi dell’energia e conseguente inflazione. Questo potrebbe spingere le famiglie a rinunciare in parte alle vacanze. In questo momento le avvisaglie sono ancora buone, bisogna vedere come va nei prossimi mesi».

Per approfondimenti:
visita la pagina “Cos’è l’Ambito Turistico Versilia”

Giulia Baglini

Giornalista specializzata sui temi dell’innovazione e della sostenibilità

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