Il food delivery targato Uber Eats corre sul web

Il food delivery targato Uber Eats
Un pranzo veloce o una cena romantica. Il food delivery targato Uber Eats corre sul web e gran parte della Toscana è ormai coperta da questa piattaforma che promette tempi di consegna al di sotto dei 30 minuti. Dopo Firenze, Campi Bisenzio, Scandicci, Sesto Fiorentino, Prato, Pisa e Pistoia, Uber Eats ha da poco lanciato i suoi servizi anche a Livorno, continuando così l’espansione sul territorio regionale, con i toscani che possono così farsi recapitare in tutta comodità, sicurezza, e nel rispetto delle normative vigenti, i loro cibi preferiti direttamente sulla soglia di casa

Ordinare su Uber Eats è estremamente semplice: basta scaricare l’app, disponibile sia per Android che per iOS, o collegarsi al sito www.ubereats.com, per farsi recapitare i propri piatti preferiti al proprio indirizzo. E si va dalle sfiziosità tradizionali ai tranci di pizza, dai panini con prodotti tipici ai sapori esotici come il sushi, fino ai classici del fast food come McDonald’s.
Uber Eats rafforza quindi la propria presenza in Italia, con circa 200 comuni già attivi sulla piattaforma e più di 7mila ristoranti presenti sull’app. Non male per un marchio originariamente nato per fare tutt’altro (servizi di trasporto persone con conducente) e poi sviluppatosi fino a cambiare pelle e a diventare, in poco meno di 5 anni, l’app di food delivery più scaricata al mondo, presente oggi in oltre 6mila città di 45 Paesi in tutti e 6 i continenti (oltre 500mila i ristoranti partner distribuiti in tutto il mondo).
Con la pandemia che ha di fatto accelerato l’intero processo di “riconversione”: il blocco degli spostamenti ha fermato il ride-hailing, ma ha aumentato a dismisura la richiesta di cibo a domicilio.
Di pari passo sono aumentati i servizi offerti ai consumatori e ai ristoratori. Per i primi, oltre al classico “click” per ordinare e ricevere cibo, sono stati recentemente introdotti: consegna contactless (gli utenti possono decidere di ricevere la consegna davanti alla porta di casa, evitando ogni contatto diretto con il corriere); pick up (che permette agli utenti di ritirare i piatti direttamente dal ristorante prescelto, dopo aver ordinato dalla piattaforma, evitando così il costo di consegna); offerte e promozioni da parte dei ristoranti aderenti al circuito.
I ristoratori possono, invece: beneficiare di un sistema di pagamento giornaliero in modo da garantire una liquidità immediata; aderire al programma “Restaurants Loyalty”, volto a fidelizzare i clienti più affezionati attraverso particolari “ricompense”; aprire una linea di comunicazione diretta con i clienti per migliorare il servizio.
E l’abbinamento corse-consegna di cibo ha (per ora) vinto tutte le scommesse.
David Meccoli
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