Il bisogno di innovazione
Il volontariato toscano è una realtà fondamentale nei progetti di sviluppo territoriale. Abbiamo chiesto a Luigi Paccosi, presidente Cesvot, di raccontarci il ruolo della rete di associazioni della nostra Regione
Lo scenario continua ad essere dominato dagli effetti della pandemia e il volontariato toscano sta vivendo un momento di difficoltà se pensiamo che un terzo degli enti di Terzo settore ha sospeso o chiuso le proprie attività. Ma non basta. Altra sfida per il Terzo settore è rappresentata dagli adempimenti normativi prescritti dal Codice del Terzo Settore stesso e, in particolare mi riferisco all’istituzione e all’avvio della sezione regionale del Runts con la conseguente trasmigrazione degli attuali registri e le modifiche statutarie.
Cesvot sarà a fianco di Regione Toscana, mettendo in campo tutte le possibili risorse professionali per aiutare il volontariato e il Terzo settore a superare gli ostacoli che incontreranno nel percorso di assestamento al nuovo regime. Il nostro compito sarà, come sempre, quello di essere un punto di riferimento garantendo un’assistenza e un supporto consulenziale, di accompagnamento e formativo.
Si pensi che nel periodo 2017-2020, quello dettato dalla riforma e dalla pandemia, Cesvot ha erogato 9.923 consulenze e accompagnamento, 125 incontri di approfondimento con esperti, e ha formato 3.314 volontari.
In questi 25 anni Cesvot si è sempre contraddistinto per una politica d’innovazione: l’aggiornamento costante del sito ‘www.cesvot.it’ ed il lavoro di adeguamento del nostro sistema informativo hanno permesso una spinta poderosa verso la digitalizzazione dei servizi di Cesvot.
Ad oggi ai nostri servizi si accede attraverso l’area riservata ‘mycesvot’ e una gran parte degli stessi sono erogati on line, anche in conseguenza delle misure restrittive per la pandemia. Ormai la digitalizzazione investe tutto il Terzo settore e Cesvot si è assunto l’impegno di aiutare gli enti del Terzo Settore a superare il digital divide, a dotarsi di un sito internet funzionale ed aggiornato, ad acquisire consapevolezza che l’informatizzazione agevola percorsi di efficienza, razionalità ed economicità. Cito due servizi in particolare. “Un sito per tutti” è un servizio con il quale Cesvot negli anni ha promosso la comunicazione digitale e la presenza sul web degli enti del terzo settore della Toscana. Questo servizio offre a 40 enti la possibilità di realizzare gratuitamente un sito web, gestendo i contenuti in totale autonomia.
Con il servizio “Digital kit” Cesvot intende sostenere i processi di digitalizzazione negli enti del Terzo settore e rendere più efficiente l’organizzazione interna e la comunicazione esterna delle proprie attività. Il servizio offre a 40 enti la possibilità di attivare e/o adeguare i principali canali di comunicazione online e di accrescere le proprie competenze interne sul digitale.
I dati parlano da soli: sono circa 200 siti web ad oggi realizzati e 71 le richieste ad oggi pervenute per “Digital kit”.
Per quanto riguarda la partecipazione democratica alla vita di Cesvot, sono in programma, tra fine marzo e aprile, undici assemblee di Delegazione, a cui sono inviati tutti gli enti destinatari dei nostri servizi, per ascoltare le loro esigenze e confrontarsi su problematiche comuni.
Ma come fa Cesvot ad aiutare gli enti del terzo settore a trovare nuovi volontari?
La ricerca di nuovi volontari è una questione aperta. Da due anni Cesvot ha intensificato le sue azioni in favore della promozione del volontariato presso la cittadinanza. Anche con campagne di comunicazione mirate. “Passa all’azione diventa volontario” è l’ultima campagna di Cesvot, pensata insieme alle principali associazioni regionali, con l’obiettivo di avvicinare un potenziale bacino di aspiranti volontari agli enti di Terzo settore.
Dall’avvio della campagna, settembre 2020, sono circa 1.700 le richieste arrivate dai cittadini toscani, di cui 719 sono diventati nuovi volontari attraverso il nostro percorso di matching e orientamento tuttora in corso. La bellezza dell’esperienza volontaria si mostra nella sua meraviglia solo quando la si prova, e sono tante le persone disponibili ad entrare in questa dimensione. Questo risultato ci dice anche che la pandemia non ha indebolito la percezione del valore del volontariato.
Il giudizio che i cittadini della Toscana danno sul volontariato è molto favorevole: l’87,5% lo giudica molto positivo ed il 73% addirittura fondamentale. Quando si passa dal giudizio sul volontariato in generale a quello sulle persone – i volontari – la percezione è ancora migliore: il 79,9% ritiene che siano “persone che fanno del bene agli altri e sono da ammirare”.
Il senso della presenza del volontariato va oltre la somma delle singole iniziative e la risposta offerta dal Terzo settore durante la pandemia si è dunque rivelata un motivo di riconoscimento da parte della cittadinanza, che si è resa conto di come il volontariato agisca nella quotidianità.
Per promuovere e qualificare il ruolo dei giovani nell’associazionismo toscano, abbiamo avviato il bando “Siete presente. Con i giovani per ripartire”, realizzato da Cesvot e finanziato da Regione Toscana-Giovanisì, in accordo con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale, e con il contributo delle undici Fondazioni bancarie della Toscana.
Al bando sono destinati 490mila euro per finanziare 86 progetti riguardanti tutte le aree di impegno del volontariato e dovranno prevedere il coinvolgimento attivo dei giovani.