• 21/01/2025

Guida dei Comuni Sostenibili Italiani

 Guida dei Comuni Sostenibili Italiani

Rendere più sostenibile il settore dei viaggi: esiste già un patrimonio di best practice, che sono state raccolte in una Guida che racconta come sostenibilità e turismo possano correre di pari passo. Ne abbiamo parlato con il curatore, Maurizio Gazzarri

Nel 2004, il 92 per cento dei viaggiatori italiani considera importante la sostenibilità quando viaggia. Ma un terzo ritiene che i danni già causati siano irreversibili e che le scelte personali non cambieranno la situazione, mentre quasi un quarto, il 24 per cento, non considera il cambiamento climatico così grave come si vuol far credere.

Lo rivela l’ultima ricerca di maggio 2024 di Booking, il principale marketplace di viaggi online che segnala anche quanto sia importante cogliere l’opportunità di un’azione collettiva per fare in modo che l’impegno per rendere più sostenibile il settore dei viaggi rimanga una priorità.

In questo scenario si inserisce la Guida dei Comuni Sostenibili Italiani, pubblicata da Edizioni Ets di Pisa, una novità assoluta in Italia e tra le prime esperienze europee, che raccoglie quasi cento Comuni e oltre mille buone pratiche da replicare per raccontare un’Italia che crede che sviluppo sostenibile e turismo possano correre di pari passo.

TOSCANA ECONOMY - Guida dei Comuni Sostenibili Italiani
Maurizio Gazzarri

Maurizio Gazzarri, qual è stata l’ispirazione dietro la pubblicazione del volume?

«L’ispirazione è nata dal nostro lavoro iniziato nel 2021, con oltre 100 Comuni italiani e 4 province aderenti alla Rete dei Comuni Sostenibili. Abbiamo visto un patrimonio di buone pratiche sparse per l’Italia e ci siamo chiesti come valorizzarle, decidendo così di creare una guida che raccogliesse luoghi, itinerari, percorsi, eventi e buone pratiche realizzate dai Comuni aderenti. Volevamo dare risalto alle iniziative sostenibili e raccontare un’Italia che crede nello sviluppo sostenibile».

Quali sono i criteri principali utilizzati per valutare la sostenibilità di un Comune?

«Utilizziamo un set di 100 indicatori sviluppati con l’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e il JRC, Joint Research Centre, il Centro comune di ricerca della Commissione europea. Questi indicatori coprono tutti i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 e monitorano vari aspetti della vita quotidiana, dall’ambiente al sociale, dall’economia alla cultura.

Ogni Comune aderente viene monitorato per individuare aree di miglioramento. Non facciamo classifiche, ma forniamo ai Comuni strumenti per migliorarsi e raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità».

Le Marche contano ben 19 Comuni nella Guida, mentre la Valle d’Aosta 0. Ci sono regioni più sostenibili di altre?

«Un Comune entra nella guida quando aderisce alla nostra rete, quindi non facciamo distinzioni di eccellenza ma, anzi, incoraggiamo anche i Comuni meno avanzati a unirsi per migliorarsi. Non ci sono regioni più sostenibili di altre: ognuna ha una propria specificità che peraltro non dipende dalla posizione geografica.

La Puglia, per esempio, è la seconda regione per numero di adesioni, dopo le Marche, e ha visto una crescita significativa grazie all’iniziativa di Comuni come Crispiano, in provincia di Taranto.

La Valle d’Aosta non ha ancora aderito, come molti Comuni dell’Emilia-Romagna, ma diverse realtà hanno manifestato il loro interesse e, piano piano, le raggiungeremo: nel giro di un anno siamo passati da 70 a 100 aderenti e la rete si allarga sempre di più».

Quali sono le azioni o le iniziative che un Comune può intraprendere per migliorare la propria sostenibilità?

«Invitiamo i Comuni a ridisegnare i loro strumenti di pianificazione in linea con l’Agenda 2030, fissando obiettivi concreti a medio e lungo termine. Recentemente, abbiamo lanciato la campagna “candidato sostenibile” per le elezioni, chiedendo ai candidati di includere nei loro programmi i temi dell’Agenda 2030 e ottenendo adesioni trasversali da vari orientamenti politici».

Perché scegliere un turismo sostenibile? A chi è rivolta la guida?

«La guida è destinata agli amministratori comunali, ai cittadini e ai turisti sensibili ai temi della sostenibilità. Oltre a promuovere la visita ai luoghi della rigenerazione urbana, che spesso non sono citati nelle classiche guide turistiche, invita i turisti a comportarsi in modo responsabile, utilizzando mezzi a basso impatto ambientale e rispettando i luoghi visitati. Crediamo che ci sia una crescente sensibilità verso un turismo più consapevole e attento all’impatto delle proprie azioni, che valorizzi e preservi i territori».

Per saperne di più sui Comuni Sostenibili

Leggi anche Turismo sostenibile: l’iniziativa CNA

Simona Savoldi

Giornalista e addetta stampa

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