Giovanisì investe nella Generazione Z

Le politiche attive del lavoro della Regione Toscana spiegate da Bernard Dika, coordinatore di Giovanisì, il progetto che crea opportunità di carriera per la Generazione Z
Nel cuore della Toscana, una regione famosa per la sua arte, cultura e bellezze naturali, c’è un progetto che sta cambiando il futuro dei giovani toscani.
Si chiama Giovanisì ed è molto più di una semplice iniziativa: «È – come dice il coordinatore Bernard Dika – un impegno concreto per creare opportunità e speranza per i giovani».
Un programma unico in Italia, con politiche derivate da studi sulle nuove generazioni e bandi, oltre 70 all’anno, che hanno permesso dal 2011 a oggi il coinvolgimento diretto di quasi mezzo milione di giovani e oltre 1,3 miliardi di euro di risorse investite.
«La Generazione Z – spiega Dika, che è anche portavoce del presidente della Regione Eugenio Giani – si trova di fronte a una realtà complessa, caratterizzata da una crescente competitività e dalla necessità di adattarsi a nuove tecnologie e modelli di lavoro. La Regione Toscana, sotto la guida del presidente Giani, ha riconosciuto questa sfida e ha deciso di affrontarla con politiche attive e mirate del lavoro».
Formazione professionale su misura
Uno dei pilastri di Giovanisì è l’offerta di corsi di formazione professionale “su misura”. Questi coprono una vasta gamma di settori, dall’agricoltura alla tecnologia, e sono progettati in stretta collaborazione con le esigenze del mercato.
«L’obiettivo – dice Dika – è fornire ai giovani toscani le competenze necessarie per entrare con successo nel mondo del lavoro e dare alle imprese personale specializzato da inserire con più facilità nel contesto aziendale».
Orientamento e inserimento lavorativo
L’orientamento professionale è fondamentale per i giovani che cercano di trovare la loro strada nel mondo del lavoro. Giovanisì offre pertanto servizi di consulenza e orientamento per aiutarli a individuare le opportunità di carriera che meglio si adattano alle loro competenze e aspirazioni.
«Lo scopo, in questo caso –, spiega il coordinatore del progetto – è garantire che ogni giovane possa prendere decisioni informate sul proprio futuro. Un impegno rafforzato dallo stretto legame con Arti, l’Agenzia regionale toscana per l’impiego».
Sfidare il fenomeno Neet
Uno dei problemi più urgenti affrontati dalla Regione è quello dei giovani Neet, ovvero di coloro che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione.
«Giovanisì – afferma Dika – sta lavorando per identificarli e offrire loro programmi di formazione e opportunità di lavoro personalizzati. Vogliamo ridurre il numero di giovani Neet e offrire prospettive concrete per farli diventare pellettieri, meccanici, elettricisti, agricoltori, estetiste o camerieri».

Collaborazione tra scuole, imprese e giovani
La collaborazione tra istituzioni educative, imprese e giovani è fondamentale per il successo di Giovanisì. «Vogliamo garantire – spiega Dika – che le scuole e le università formino giovani pronti per il mondo del lavoro, con le competenze richieste dalle aziende. Collaboriamo anche attivamente con le imprese per creare opportunità di stage e apprendistato.
A questo si aggiungono gli ITS, ormai 9 in Toscana, rivolti a giovani tra i 18 e i 35 anni, che hanno durata biennale e attività formativa che si divide tra aula e stage. I percorsi formano tecnici altamente specializzati in settori strategici per la produzione toscana: dal turismo alla moda, alla farmaceutica, alla meccanica, dal settore agroalimentare a quello logistico-nautico, dalle energie rinnovabili all’Ict e al sistema casa».
Sostenere i giovani imprenditori
Giovanisì promuove inoltre attivamente la creazione di opportunità imprenditoriali. «Offriamo finanziamenti agevolati, mentorship e programmi di sviluppo aziendale per aiutare i giovani imprenditori a realizzare i loro sogni. Vogliamo vedere più giovani toscani intraprendere strade imprenditoriali di successo e contribuire all’economia regionale», dice ancora Dika.
Impresa agricola e giovane
Favorire il ricambio generazionale nel settore agricolo, consentendo di ottenere un premio per l’avviamento dell’attività agricola e di ricevere contemporaneamente contributi per investimenti finalizzati ad ammodernare le strutture e dotazioni aziendali e diversificare le attività agricole.
È questa la finalità del bando di prossima uscita che consentirà alla Toscana di contare sull’impegno dei giovani diretto a promuovere il made in Tuscany in ambito agroalimentare. «In definitiva – conclude Dika – il progetto Giovanisì rappresenta un impegno tangibile della Regione Toscana per sostenere i giovani e creare un futuro migliore per tutti.
Le politiche attive del lavoro sono fondamentali per garantire che i giovani abbiano opportunità e prospettive concrete. Il futuro è nelle mani dei giovani e la Regione è qui per sostenerli in ogni passo del loro percorso. Investire su di loro è investire nel presente e nel futuro della Toscana: insieme possiamo creare una regione ancora più prospera e dinamica».