• 18/01/2025

Giovani e mondo delle imprese

 Giovani e mondo delle imprese

Eleonora Anselmi

Con Eleonora Anselmi, direttore commerciale Chimera Gold e vicepresidente nazionale di Giovani Imprenditori Confindustria, abbiamo parlato dei giovani e del mondo delle imprese

 

Direttore commerciale dell’azienda di famiglia Chimera Gold e vicepresidente nazionale di Giovani Imprenditori Confindustria con delega a education e sostenibilità, Eleonora Anselmi ha uno sguardo privilegiato sul mondo del lavoro.

Si può confrontare, infatti, sia con la realtà aziendale, sia con quella associativa. E, come sottolinea, «il livello nazionale è volano di tutte le iniziative fatte sui territori».

Eleonora Anselmi sottolinea alcuni dei punti, secondo lei, imprescindibili per uno scatto in avanti del mondo del lavoro. «È fondamentale la collaborazione con scuole e ITS perché senza i giovani le nostre aziende non possono progredire – afferma Anselmi –. Dobbiamo cercare di avvicinarli al mondo delle imprese e, al contempo, l’offerta formativa dovrebbe essere maggiormente allineata alle richieste del mondo del lavoro».

Altro tema oggetto di dibattito proprio in questo periodo è il lavoro femminile e a tal proposito la posizione della vicepresidente dei giovani industriali è la seguente: «Vanno costruite le condizioni per una vera conciliazione casa-lavoro, altrimenti non potremmo mai arrivare a una vera parità di genere».

Eleonora, la sua azienda collabora con scuole e ITS. Come si struttura questa collaborazione?

«La collaborazione con scuole e ITS (Istituti Tecnici Superiori, ndr) è imprescindibile per un’attività che vuole crescere: non si può progredire senza l’aiuto dei giovani. Per questo, da anni accogliamo giovani dal mondo delle scuole e degli ITS tramite stage, tirocini e il percorso scuola-lavoro.

È importante, al riguardo, il rilancio di queste iniziative annunciato con il DDL Valditara. La proposta di legge rinnova il ricorso all’apprendistato formativo di primo livello – per studenti da 15 anni in su – e il potenziamento delle ore on the job. Inoltre, il legame costruito nel tempo con gli istituti permette anche di svolgere lezioni in classe. In questo modo è possibile avvicinare gli studenti al mondo dell’industria e aprire loro uno scenario prima non conosciuto delle eccellenze del proprio territorio».

TOSCANA ECONOMY - Giovani e mondo delle imprese
Una fase del processo di lavorazione in Chimera Gold

Come vede il mondo del lavoro per i giovani oggi? E per gli over 50?

«Nei prossimi 5 anni le aziende in Italia avranno bisogno di 500mila profili di alta specializzazione scientifico-tecnologica. Questo porta una grande pressione a un corretto orientamento. È sempre più evidente, infatti, un disallineamento tra le materie che i giovani studiano e le richieste del mondo del lavoro.

Gli over 50 rappresentano una risorsa per tutte le imprese toscane e italiane. Per la loro valorizzazione devono essere studiate delle politiche attive ad hoc che garantiscano, attraverso la formazione, la ricollocazione al lavoro».

Lei fa parte del gruppo di presidenza di Confindustria Giovani. Avete in corso iniziative per i giovani lavoratori?

«Il canale nazionale è il volano di tutte le attività che si svolgono con successo nei territori, come ad esempio le giornate di orientamento e le attività di porte aperte svolte nella settimana della cultura e durante il PMI day.

In questi eventi si cerca di raccontare le proprie aziende, presentandole come punto di snodo di una comunità vivace e partecipata, dedicata alla crescita e allo sviluppo dell’impresa e del territorio».

Da donna e imprenditrice, come vede il mercato del lavoro per le donne?

«Dobbiamo costruire le condizioni – e le imprese sono solo uno degli attori in questo scenario – per la conciliazione del lavoro con la cura parentale. Si devono adeguare gli equilibri delle politiche per il lavoro introducendo degli strumenti facili, comprensibili e accessibili che permettano alle donne di aprirsi alla competizione del mondo del lavoro.

La competizione altrimenti continuerà a essere impari e vedrà le donne lavoratrici sempre limitate nel raggiungimento di equità di posizioni e inquadramento. E questo è un limite contro il quale ci dobbiamo mobilitare perché della scarsità di donne nel mondo del lavoro ne risentono sia le imprese che la società».

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Annarita Cacciamani

Social brand journalist, racconta l'Italia e la sua gente

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