Giornate FAI di Primavera 2024
In Toscana sono 35 le aperture straordinarie di altrettanti luoghi che, grazie al FAI, potranno essere visitati sotto una luce originale e insolita
Tornano sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato e, prima ancora, raccontato.
È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo” a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio.
In Toscana, saranno 35 i luoghi scelti dal FAI, per due giornate alla scoperta del patrimonio artistico regionale. Vediamoli insieme, provincia per provincia.
Arezzo
La delegazione locale del FAI propone due itinerari: ad Arezzo, visite guidate a tre palazzi storici oggi sede di servizi al cittadino: Palazzo Pretorio, sede della Biblioteca comunale, Palazzo Albergotti, sede dell’Archivio di Stato di Arezzo e il Palazzo delle Poste; nel borgo di Lucignano, in occasione del termine dei lavori di restauro, saranno visitabili la Fortezza Medicea e il Chiostro della Chiesa di San Francesco. Questi gli orari delle visite: sabato dalle 15.00 alle 17.00; domenica dalle 10.00 alle 17.00.
Ad Arezzo, gli appuntamenti saranno i seguenti: sabato 23 marzo dalle 15.00 alle 17.00 con visite guidate ogni 30 minuti; domenica 24 marzo, la mattina dalle 10.00 alle 12.30, e il pomeriggio dalle 15.00 alle ore 17.00 con visite guidate ogni 30 minuti. Il punto di ritrovo è in Piazza Grande, sotto le Logge del Vasari. Per informazioni: arezzo@faigiovani.fondoambiente.it
Firenze
Nel centro storico del capoluogo toscano, tre i palazzi aperti alle visite: Palazzo Buontalenti, Palazzo Marucelli-Fenzi e il Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze.
Palazzo Buontalenti, noto come il Casino Mediceo di San Marco, appartenne alla Famiglia Medici sin dai tempi di Cosimo il Vecchio. Il percorso di visita si articolerà all’interno dell’area restaurata e consentirà di ammirare soprattutto il celebre ciclo di affreschi secenteschi. Le sale sono cinque, ognuna dedicata ad uno dei granduchi di Toscana succedutisi.
Ai visitatori di Palazzo Marucelli-Fenzi verrà proposto un percorso di visita che si svilupperà dagli appartamenti monumentali del piano terreno, con la Sala d’Ercole, la Sala della Giovinezza al bivio e quella dell’Amore punito, con i sublimi affreschi di Sebastiano Ricci e gli stucchi di Giovanni Baratta, fino a raggiungere il piano nobile tramite lo scalone monumentale per accedere alla sala da ballo, oggi aula Magna del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo.
In occasione del centenario dell’Ateneo fiorentino, si rendono visitabili luoghi accessibili, in generale, solo al personale e agli studenti che frequentano la sede del Rettorato, ricco di spazi monumentali come Casa della Sapienza, il Serraglio dei Leoni, il Teatro delle Cacce e le scuderie medicee.
A Montelupo Fiorentino è in programma la visita all’Archivio della Fondazione Vittoriano Bitossi, alla scoperta di circa settemila ceramiche inventariate e catalogate, forme in gesso e attrezzature, documenti cartacei amministrativi, societari e altri relativi alla produzione, come i preziosi quaderni clienti, disegni e progetti, cataloghi e fotografie.
Per informazioni: firenze@delegazionefai.fondoambiente.it
A Scarperia e San Piero sarà possibile visitare lo Spazio Brizzolari, un piccolo angolo newyorkese immerso nel territorio del Mugello. Un percorso ricco di dipinti intensi, violenti nell’uso del colore, attraverso il quale si snoda il pensiero di Antonio Brizzolari, l’ideologia di cui la sua produzione è permeata, il suo concetto di “vestitismo”, cioè la trasformazione dei suoi abiti in opere d’arte.
Sabato e domenica alle ore 16:00 sono previsti due eventi speciali per soli giovani under 35 con un gioco, “SpacEscape. Dettagli nascosti nell’arte”.
Per info: firenze@faigiovani.fondoambiente.it
Grosseto
Nel borgo di Castel del Piano si aprono le porte delle “Chiese segrete”: attraverso un percorso urbano che percorre tutto il paese vecchio, da cui si può godere di un panorama affascinante sulla montagna e la campagna circostante, si incrociano chiese e cappelle di grande interesse architettonico e pittorico. Per informazioni: delegazionefai.grosseto@fondoambiente.it
A Capalbio, il FAI Maremma organizza la visita del Giardino dei Tarocchi, opera dell’artista franco–americana Niki de Saint Phalle: un parco artistico composto da ventidue ciclopiche statue, rappresentanti ciascuna uno degli Arcani Maggiori dei Tarocchi, ricoperte da mosaici di specchi, vetri e ceramiche.
Le visite si terranno sabato 23 e domenica 24 marzo dalle ore 10.00 alle ore 16.00, con partenze ogni trenta minuti e senza bisogno di prenotazione. Per info: maremma@gruppofai.fondoambiente.it
Livorno
Le Giornate di Primavera inizieranno sabato 23 marzo dalle ore 14.00 alle ore 18 .00 con una visita nella sede dell’azienda Kayser Italia, eccellenza del territorio nella progettazione e realizzazione di componenti aerospaziali per i programmi dell’Agenzia Spaziale Europea e Agenzia Spaziale Italiana. La visita è riservata agli iscritti FAI senza prenotazione, con possibilità di iscriversi in loco.
Domenica 24 marzo dalle 10.00 alle 18.00 passeggiata (senza bisogno di prenotazione) nei Parchi delle Ville Maurogordato e Rodocanacchi.
Il Parco di Villa Maurogordato è un’area recentemente riscoperta e valorizzata grazie al lavoro di alcune realtà cittadine, che hanno pulito e riportato alla luce alcuni degli elementi che caratterizzavano il parco ottocentesco annesso alla Villa, quali la serra o il pergolato, che testimoniano la vitalità, la multiculturalità e la centralità di Livorno quale città portuale e non solo, fino almeno all’inizio del XX secolo.
Il parco di Villa Rodocannacchi è un piccolo gioiello per molti anni dimenticato, in cui stanno tornando alla luce elementi come il lago artificiale, il mulino e il sistema di regimazione delle acque.
Per informazioni: livorno@delegazionefai.fondoambiente.it
Lucca
Numerosi i siti proposti dai volontari del FAI, sparsi tra la città e la sua provincia. Nel centro storico di Lucca, l’opportunità di conoscere la Chiesa di Santa Caterina, un bellissimo esempio di architettura roccocò con un affresco ‘sospeso’ all’apice della cupola a volta, raggiungibile con una scala a chiocciola in marmo. Qui, domenica 24 marzo alle 16.30 si terrà un concerto del chitarrista Meme Lucarelli (prenotazioni alla segreteria Fai Toscana (segreteriafaitoscana@fondoambiente.it).
Apre al pubblico anche il Gabinetto Scientifico di Scienze Naturali e Fisica del Liceo Classico Machiavelli, con la narrazione degli studenti apprendisti ciceroni del Liceo. Prevista una visita guidata alle sale del Gabinetto e all’Aula Magna con la sua collezione di strumenti di fisica.
Un altro luogo suggestivo da visitare, situato sulle impervie fiancate del massiccio delle Pizzorne, sarà la Pieve romanica di San Giorgio in Brancoli, edificata agli albori del medioevo sulle rovine di un tempio pagano dedicato al dio Apollo. Domenica 24 marzo alle ore 18.00 qui si terrà un concerto a cura del Conservatorio Boccherini. Per prenotazioni: segreteriafaitoscana@fondoambiente.it
A Pescaglia, sull’Appennino che sfiora Lucca, c’è un prezioso gioiello da scoprire: il Teatrino di Vetriano, che nel 1997 ha conquistato il Guinness dei Primati come “Teatro storico pubblico più piccolo del mondo”. Oggi è possibile ammirarlo come era alla fine dell’Ottocento, con un palcoscenico, profondo e largo cinque metri e mezzo, e un bel sipario dipinto.
Ricavati sotto il teatro, si possono ammirare due camerini per il trucco, una sartoria e un piccolo deposito di costumi. Il FAI offre la possibilità di una visita accompagnata domenica 24 marzo dalle 11.30 alle 13.30 e dalle 14 alle 18.
A Bagni di Lucca, solo per gli iscritti FAI sarà possibile visitare il laboratorio artigianale della ditta “Arte Barsanti”, alla scoperta della tecnica e dei materiali tradizionali della produzione delle statue in gesso. Sarà un’occasione per onorare la figura storica dei figurinai, gli artigiani che fin dal 1500 realizzano le statuette che effigiano santi, personaggi del presepe e personaggi storici, o addirittura che riproducono i più celebri esempi della tradizione scultorea italiana.
Sempre a Bagni di Lucca, porte aperte agli stabilimenti della ditta Euromarchi SRL, per scoprire la storia e gli aneddoti dei tradizionali “mammalucchi”, nome dato nel dialetto locale alle figurine del presepe.
A Camaiore, una perla sconosciuta ai più: il Museo di Arte Sacra, con le sue importanti collezioni di arte liturgica, la sua collezione di oreficeria sacra e un imponente arazzo fiammingo. Per informazioni: lucca@delegazionefai.fondoambiente.it
Massa – Carrara
Due i siti aperti dal FAI in questa parte dell’Alta Toscana: il Rifugio antiaereo della Martana, il più grande ricovero antiaereo costruito nella provincia, capace di ospitare migliaia di persone; il Museo etnologico delle Apuane, aperto solo nella giornata del 23 marzo, per una immersione a 360° in una delle testimonianze culturali ed antropologiche dello scorso secolo meglio preservate della Toscana.
Per informazioni: massa@gruppofai.fondoambiente.it
Pisa
Una passeggiata nel quartiere di San Martino costituirà l’occasione di approfondire la storia della città attraverso la vita di tre donne famose a diverso titolo (Kinzica, Santa Bona e Ubaldesca) e legate a monumenti importanti quali le chiese di San Martino e di Santo Sepolcro.
Il ritrovo sarà nella piazza San Martino dove gli apprendisti ciceroni narreranno una breve storia del quartiere e della chiesa, ma soprattutto la vita di Bona qui sepolta e indicheranno altri luoghi della città che conservano la sua memoria. Si proseguirà per il n. 21 di via San Martino ove verrà narrata la leggenda di Kinzica e contestualmente si evidenzieranno le trasformazioni da case torri a palazzi. Ultima tappa la storia della chiesa di San Sepolcro e come si lega alla storia di Ubaldesca.
Le visite si aprono sabato 23 marzo dalle 14.00 alle 18.00 e proseguono domenica 24 marzo dalle 10.00 alle 13.00.
Un altro tuffo nel passato medievale di Pisa con la visita alla Badia di San Savino, in località Montione, nel comune di Cascina: si tratta del più antico monastero pisano in età longobarda, nel corso della sua lunga esistenza si trova al centro di controversie politiche e religiose, conosce alterne fortune, ospita persone in odore di santità, custodisce leggende.
Per informazioni: pisa@delegazionefai.fondoambiente.it
Pistoia
Nella città di Giano, palazzi storici e chiese affrescate pronte a svelare tutta la loro bellezza. I siti aperti al pubblico saranno i seguenti. La Chiesa di San Filippo e Prospero, esempio scenografico di Barocco pistoiese, nasconde il gusto e la lungimiranza dei Padri Filippini, i quali la resero, insieme al vicino Oratorio, uno dei luoghi più frequentati dalla nobiltà pistoiese del Settecento.
Il Palazzo Reali Vannucci, uno scrigno, mai aperto al pubblico, di arte e architettura.
Il Palazzo de’ Rossi, sede della Fondazione Caripit dal 2000: restaurato tra il 2009 e 2013, viene riportato dopo tanti anni alla sua splendida immagine Settecentesca con decorazioni realizzate fino al XIX secolo. Il percorso di visita è sviluppato su 5 piani e parte dal mito del Guerriero Grandonio e delle famose Teste Nere fino ad una delle viste più esclusive ed emozionanti della città di Pistoia.
Spostandoci sulle colline di Pescia, sarà possibile visitare la Pieve di San Quirico, l’oratorio in cui sono conservati antichi arredi sacri, alcuni di fattura pregevolissima, ed il “giardino del prete”: uno spiazzo verde posto all’altezza del camminamento delle mura e dei bastioni di San Quirico da cui si potrà godere dello splendido panorama della Valleriana.
A Castelvecchio, l’Oratorio del Santissimo Rosario è un unico vano ad imitazione del Sepolcro di Gesù Cristo, in cui il Giovedì Santo di ogni anno, giorno della memoria dell’Ultima Cena e della cattura di Gesù nell’orto degli ulivi, anticamente, venivano portate le Ostie consacrate che venivano conservate fino al giorno di Pasqua.
Sempre a Castelvecchio, la pieve intitolata ai SS. Ansano e Tommaso, immersa in un paesaggio verdeggiante e rigoglioso, è senza dubbio il monumento romanico più importante della Valdinievole.
Per informazioni: pistoia@gruppofai.fondoambiente.it
Prato
La città laniera apre le porte del Fabbricone, il più rappresentativo esempio cittadino di archeologia industriale, sia per le dimensioni, sia per la tipologia e la qualità dei componenti architettonici, sia per le originarie caratteristiche di lavorazione a “ciclo completo”.
Ex stabilimento industriale, il Fabbricone ha trovato nuova vita come spazio teatrale. Al suo interno sono presenti 364 tribune telescopiche. Le visite si tengono dalle ore 10.00 alle ore 17.00.
Per informazioni: prato@delegazionefai.fondoambiente.it
Siena
Per finire, ecco i siti proposti dalla delegazione FAI di Siena.
La Chiesa delle Carceri di Sant’Ansano deve il suo nome alla leggenda secondo la quale nella torre annessa all’edificio venne rinchiuso nel 304 d.C. Ansano da Siena prima di essere sottoposto al martirio dell’olio bollente sotto l’imperatore Diocleziano. La tradizione narra che proprio dalla grata della prigione continuasse a battezzare i senesi. Il sito, come presenza del culto di S. Ansano è documentato dall’epoca Longobarda, anche se la torre è databile al XIII secolo.
La Chiesa di San Niccolò al Carmine è un complesso monumentale edificato dai Carmelitani a partire dalla metà del XIII secolo, inglobando la precedente chiesa di San Niccolò risalente all’VIII secolo. L’edificio attuale risale in larga parte al XIV secolo, con rimaneggiamenti del 1517 attribuiti a Baldassarre Peruzzi, autore anche dell’antistante palazzo Celsi Pollini. Sono molte le opere d’arte di valore conservate all’interno della chiesa, di fronte alla quale si gode di una meravigliosa vista sulla facciata del Duomo di Siena.
A San Gimignano, sarà possibile visitare la torre e casa Campatelli, alta 28 metri ed eretta a metà del XII secolo. Il nome deriva dall’omonima famiglia di imprenditori e proprietari terrieri fiorentini che a inizio Ottocento la acquistò e ne fece una dimora alto-borghese. L’esperienza di visita comincia con un emozionante filmato, proiettato sulle pareti delle Soffitte, dedicato alla storia, all’identità e al mito di San Gimignano, oggi Patrimonio Mondiale UNESCO.
Nel Comune di Radicondoli, uno dei più incontaminati della Provincia di Siena, si trova la Riserva Naturale di Cornocchia che vede la presenza di un’importante Centro di Selezione Equestre gestito dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Siena, il quale è destinato alla salvaguardia di razze reliquie in via di estinzione: il Cavallino di Monterufoli e l’Asino grigio sorcino dell’Amiata. L’itinerario di visita comprende la Villa, la cappella e una passeggiata naturalistica nel bosco ricco di avifauna di circa un kilometro.
Informazioni: siena@delegazionefai.fondoambiente.it