• 11/02/2025

Giorgia Giacometti, da Pistoia a Singapore sulle ali della musica

 Giorgia Giacometti, da Pistoia a Singapore sulle ali della musica

Intervista a una giovane promessa del pop, con il pallino della finanza e del canto

Come ti sei avvicinata alla musica? Raro trovare un’artista così giovane che ha già lavorato in tre continenti e in particolare in Italia, a Miami e a Singapore.

«Solitamente avviene il contrario, io invece sono partita dall’estero e poi sono arrivata in Italia. La musica e il canto sono sempre stati una passione, ma la svolta in senso professionale è avvenuta quando, a 18 anni, ho deciso di andare a vivere a Miami per studiare Business Internazionale. Questa città è una delle capitali mondiali della musica, qui anche le università come la mia le dedicano corsi di studio appositi. Durante il giorno frequentavo le lezioni di economia e la sera andavo a scuola di musica. Ho iniziato a collaborare con musicisti provenienti da mondi diversi, il pop e la musica classica, fino a che, dopo la fine degli studi, ho pubblicato i miei primi due singoli, ‘All’Amore’ e ‘Scandal’. Entrambi sono usciti nel 2020 e sono stati prodotti da House of Hits in collaborazione con Vinny Venditto e Vincent de Leon.

Nel 2021 mi sono spostata a Singapore, sia per continuare gli studi – ho conseguito un master in Finanza Internazionale  – che per proseguire la mia avventura musicale. Ho incontrato la Zendyll Records, uno studio fondato da ragazzi giovani e in gamba, che mi ha supportato nell’uscita dei singoli ‘Bandiere Bianche’ e ‘Scossa’.

Ho trovato una prospettiva diversa da quella vissuta fino a quel momento nel mondo occidentale e ho ricevuto una spinta a livello di esperienza musicale, in quanto ero ancora alla ricerca di una linea di suono e di cantato, dovevo ancora scoprirmi».

Dopo il rientro in Italia, stai lavorando al tuo prossimo singolo

«Esatto, uscirà a metà maggio grazie alla collaborazione con lo studio newyorkese The Mastering Palace di Dave Kutch, che masterizzò la hit di fama mondiale ‘Despacito’.

Il nuovo lavoro mantiene il genere pop con un’influenza dance e latina, che si riscontra in tutti i miei singoli. La differenza è che avrà una linea molto marcata, in base alla quale potrò dire “Questa sono io, questo è il mio stile, questa è Giorgia Giacometti”.

Un’altra novità che mi rende particolarmente felice è che per i miei testi e le mie melodie mi sto affidando a Ugo Bongianni, da vent’anni l’arrangiatore di Mina».

I tuoi primi lavori sono nati nella primavera del 2020, quando la musica per tanti è stata un’ancora di salvezza per riagganciarsi alla vita, che vedevamo scorrere dalle nostre finestre.

«Le difficoltà e i momenti belli che ho vissuto e vivo io li esterno nella musica e così è stato anche durante il lockdown, quando discutemmo a lungo se far uscire o meno il nuovo brano e poi prevalse il sì. La musica è un prendere da me e dare agli altri un aiuto. Quando ascoltiamo un brano possiamo ritrovarvi noi stessi, la musica può dare anche delle soluzioni in risposta ai nostri stati d’animo. Questo mi accade con gli artisti che amo e spero che accada anche con i miei brani».

Sei nata in una famiglia di imprenditori, attorno alla quale è nata la struttura ricettiva che porta il tuo nome, Villa Giorgia.

«È una passione di famiglia, è più che un business. È qualcosa che abbiamo creato per aiutare la città di Pistoia, per dare un appoggio a coloro che lavorano, che devono fare dei meeting o festeggiare delle ricorrenze».

Oltre a occuparti dell’attività di famiglia, hai deciso di investire le tue risorse nella musica, diventando imprenditrice di te stessa. In quale modo l’autoimprenditorialità può favorire i talenti a emergere?

«Ogni lavoro, se affrontato con serietà, ti pone di fronte a sacrifici, dispendio di tempo e difficoltà. Il mondo della musica in questo non è diverso. Essere imprenditori di se stessi ti rende autonomo, ti dà la possibilità di scegliere, che nella vita è impagabile. Allo stesso tempo ti toglie il supporto che una struttura già formata può dare nell’immediato. Sicuramente serve anche un supporto economico. Io grazie ai miei studi ho un background economico e finanziario, sono quella che sono grazie alla mia famiglia. Sono fortunata come chiunque nasca in un contesto privilegiato. Detto questo, tutti possono essere imprenditori di se stessi, applicandosi nello studio con perseveranza. Voglia, passione, amore per quello che si fa e una buona dose di pazienza sono gli elementi per raggiungere qualunque obiettivo.

Il mio è quello di realizzarmi come artista e come imprenditrice, per questo di giorno mi occupo di Portfolio Management e di investimenti e la sera studio e faccio musica. Ciò mi porta a limitare la mia vita sociale e a preferire delle cose rispetto ad altre, ma non si tratta di una vera e propria rinuncia, perché sono tutte scelte che mi rendono felice».

Quanto influisce la comunicazione social sull’arte e sulla musica?

«In passato non utilizzavo i social ma è stata proprio la musica a farmi capire quanto sia fondamentale avere una vetrina della propria attività. L’apparenza all’inizio può essere più importante della sostanza e può avere un effetto immediato, poi scendendo nel dettaglio se mancano le fondamenta qualunque oggetto o anche relazione umana non è destinata a durare.

Il lockdown ha fatto accrescere l’interesse delle persone per i social e la nostra vita è destinata a diventare sempre più virtuale, anche per l’uso dei social. Qui, come nella vita reale, c’è chi si mostra per quello che è e chi si fa passare per quello che non è, anche a seconda della convenienza del momento. Un altro aspetto negativo è che i social possono rendere insicure le persone che si espongono ai canoni di una inesistente perfezione.

Per me i social sono anche un collegamento con le persone che mi seguono: a me non piace chiamarle followers, penso piuttosto al fatto che mi supportano.

Oltre agli elogi ho ricevuto anche forti critiche, che mi hanno portato a rimettermi in gioco, come a raccogliere una sfida per fare sempre meglio».

Giulia Baglini

Giornalista specializzata sui temi dell’innovazione e della sostenibilità

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