• 15/02/2025

Gallerie degli Uffizi, un modello culturale nell’era 4.0

 Gallerie degli Uffizi, un modello culturale nell’era 4.0

Tommaso Galligani

Il museo più visitato d’Italia, emblema della promozione in ambito artistico, ha cambiato il modo di comunicare e condividere l’arte, grazie a linguaggi e strumenti efficaci

Le Gallerie degli Uffizi sono il museo più visitato d’Italia, tra i primi in Europa per ingressi e prestigio. Meta di visitatori provenienti da tutto il mondo, conserva migliaia di opere all’interno di una sede mozzafiato nel cuore della Firenze rinascimentale, dove tutto è testimonianza di grandezza, storia e arte, uniche e irripetibili.

Una realtà, gli Uffizi, che avrebbe potuto vivere di rendita e crogiolarsi nella sua inossidabile certezza storico-artistica, ma che invece ha scelto di seguire i cambiamenti epocali che stiamo vivendo.

Dal 2015, anno della nomina a direttore di Eike Schmidt, abbiamo assistito ad un netto cambio di rotta, che ha portato oggi gli Uffizi ad essere un modello culturale, moderno e vitale, a cui ispirarsi. Il direttore ha saputo unire l’amore per Firenze, città in cui ha vissuto da ricercatore borsista, alla sua profonda conoscenza internazionale e ad una nuova visione dell’arte. Il museo non è più solo un tempio per studiosi, ma uno strumento vivo e in continua evoluzione, dal forte impatto culturale, civico, sociale ed economico.

Le opere d’arte sono le stesse, ma è la visione ad essere cambiata.

Abbattere il divario tra fruizione dell’arte e vecchi preconcetti di esclusività, come se l’opera artistica fosse una prerogativa per pochi eletti, è stato il primo passo compiuto dal museo fiorentino.

Nell’era del 4.0, dove prevalgono le tecnologie digitali e si ha un’informazione ridondante, è necessario intercettare un linguaggio efficace, analizzando le tante possibilità, per abbracciare quelle più adatte e di maggior successo, senza precludersi opportunità che possano fare la differenza.

«Gli Uffizi sono un modello di comunicazione culturale – ci spiega Tommaso Galligani, portavoce delle Gallerie degli Uffizi –  perché il principale scopo di un’istituzione museale è quello di promuovere e diffondere la cultura. In questo senso, la chiave del successo è utilizzare tutti gli strumenti possibili a disposizione. A partire ovviamente dai social, ma non solo. Perché per raggiungere pubblici diversi, è necessario usare “lingue” differenti. Ha fatto scalpore la decisione del museo di avviare una collaborazione pluriennale con Lucca Comics, nel segno del fumetto. Ma è esattamente ciò che cerchiamo di fare, portare la cultura, portare gli Uffizi, ovunque, a chiunque. Perché la cultura è pop, cioè per tutti, e deve diventarlo sempre di più».

Gli Uffizi in questo sono paradigmatici, perché sanno trarre beneficio dagli strumenti comunicativi più attrattivi, come l’influencer marketing. La visita di Chiara Ferragni rimarrà nella storia come una scelta di rottura, che ha segnato un cambiamento radicale nel modo di promuovere l’arte. Le condivisioni social, la crescita esponenziale di engagement e le successive conversioni in termini di visite, non devono far storcere il naso, ma spingere ad una riflessione profonda. E questo è solo uno dei tanti esempi di comunicazione innovativa e promozione efficace riferibili agli Uffizi.

In un’epoca dove tutto corre in fretta, è necessario anche essere pronti ad evolvere, a cambiare l’offerta adattandola al momento storico. La pandemia ha sicuramente incentivato una serie di riflessioni, tra queste la necessità di portare fuori dai depositi le opere d’arte e, dove possibile, collocarle nella loro sede originaria. Questo permette la rivitalizzazione di luoghi spesso dimenticati o esclusi dagli itinerari di visita ufficiali e modifica il modo di pensare al turismo culturale, sempre più attento alla particolarità e alle novità.

Grazie al progetto degli Uffizi Diffusi, ideato da Eike Schmidt nel 2021, si incentiva il decongestionamento delle città che registrano il maggior afflusso turistico. Si rafforzano così altri territori, ma anche gli Uffizi stessi. L’arte chiusa nei depositi torna alla luce e nutre di nuova linfa vitale la cultura e il turismo ad essa legato, non solo locale ma anche regionale, favorendo la promozione culturale, lo sviluppo civico, educativo ed economico.

«Il primo anno di questo innovativo programma, quello passato, – prosegue il portavoce –  è stato un trionfo. Il Time ha inserito la Toscana degli Uffizi Diffusi nei 100 luoghi da visitare nel 2022 e abbiamo ricevuto un analogo riconoscimento dalla prestigiosa rivista d’arte internazionale Apollo. Best in Travel, guida di Lonely Planet indica Firenze e la Toscana come meta anche per la presenza degli Uffizi e del loro progetto di diffusione d’arte sul territorio. Svariate università ci chiedono informazioni ed approfondimenti per studiare ciò che stiamo facendo su questo fronte. A pochi mesi dalla loro nascita, gli Uffizi diffusi sono già diventati un “modello”. Tuttavia le Gallerie non si fermano mai, dunque sono già partite le nuove iniziative. Possiamo già dirci dentro “la seconda edizione” di Uffizi Diffusi. Anche quest’anno ci saranno tante mostre che gli Uffizi porteranno nel territorio toscano».

E alla domanda su quale sia la sfida, o l’ambizione, futura degli Uffizi, il portavoce risponde che «le sfide degli Uffizi non finiscono mai. Stiamo per inaugurare le nuove sale al primo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture, che accoglieranno gli autoritratti dei grandi artisti della Storia, dei quali il museo vanta, grazie al collezionismo dei Medici e quindi dei Lorena, la collezione più vasta al mondo di questa tipologia di opere. E nei mesi successivi riapriremo, rendendolo finalmente accessibile a tutti, il Corridoio Vasariano».

Irene Tempestini

ADV

La ricerca di personale a portata di clic

Bakeca.it, tra i 100 siti più visitati in Italia, è la soluzione ideale per trovare nuovi collaboratori.
Ogni giorno migliaia di persone navigano tra gli annunci presenti nella sezione Offerte di Lavoro, garantendo contatti e curricula alle imprese che stanno facendo attività di recruiting.
Una serie di servizi per le aziende completano l’esperienza di ricerca, fornendo preziosi dati e insight.

Leggi anche