Fosber cresce restando local
Nasce come piccola azienda artigiana nel 1978, ma oggi Fosber è un colosso nel settore del packaging. A guidare l’azienda da quasi 400 milioni di euro di fatturato è Marco Bertola, che comunque si definisce «un manager che viene dalla provincia»
La storia è di quelle che danno fiducia e mettono anche un po’ di buonumore. In provincia di Lucca c’è un piccolo comune che conta poco più di 3mila abitanti, Pescaglia. Ed è in una frazione, Monsagrati, che una piccola azienda artigiana nata nel 1978 è oggi diventata un colosso leader nella progettazione, produzione e installazione di linee ondulatrici complete e macchinari per il cartone ondulato.
Tradotto: un settore – quello del packaging – completamente esploso assieme all’e-commerce negli anni della pandemia e che da allora non ha mai smesso di crescere, un mercato che solo in Italia vale oltre 4 miliardi di euro. Tanto che oggi il gruppo Fosber ha un fatturato che sfiora ormai i 400 milioni di euro annui, con un incremento esponenziale dovuto, appunto, allo sviluppo delle vendite online (solo nel 2016 il fatturato era ancora sotto quota 150 milioni).
Al timone dell’azienda, oggi, c’è Marco Bertola, 45 anni, nato e cresciuto proprio da queste parti ed emblema del self-made man. Dopo il diploma di perito industriale, a 19 anni (nel 1998) Bertola entra in Fosber con il ruolo di assemblatore meccanico.
Si fa poi notare per alcuni manuali sui macchinari scritti di suo pugno e da lì comincia l’ascesa che lo fa passare prima dal settore ricerca e sviluppo, poi dalla produzione. Nel frattempo – nel 2014 – Fosber entra a far parte del gruppo Dongfang Precision (con base in Cina e quotato alla Borsa di Shenzhen e di cui oggi Fosber rappresenta il 68 per cento del fatturato totale), che decide di conservare l’intero management e le strategie di crescita con la “targa” Italia.
Ed è proprio in Cina che Bertola continua a farsi le ossa, dove contribuisce a far nascere e sviluppare la filiale cinese di Fosber (dapprima da “pendolare”, poi portandosi dietro anche la famiglia), fino al ritorno a “casa”, nel 2022, con il ruolo di Ceo di un’azienda che a lui – dice – piace controllare «dalla prima vite all’ultima fattura».
Oltre che nel Paese del Dragone, Fosber ha esportato il proprio modello di crescita negli Stati Uniti e ha filiali anche in Lombardia (a Vimercate) e in Spagna (a Pamplona), mentre ha già messo nel mirino una nuova apertura in Messico e collaborazioni in Germania, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.
In totale sono 400 i dipendenti in Italia (con un’età media di 39 anni), sugli oltre 900 totali del gruppo a livello internazionale.
Oggi la sfida più grande è la realizzazione di un nuovo stabilimento. «I lavori di ampliamento della nostra sede operativa – spiega Bertola – si svilupperanno nell’area adiacente all’attuale stabilimento. Questo anche per non perdere le maestranze, che risiedono in larga parte nel territorio provinciale o, al massimo, regionale».
Un investimento da 45 milioni di euro che porterà la superficie totale da 17mila a 40mila metri quadrati coperti, con una particolare attenzione all’architettura organica e alla eco-sostenibilità. «Grazie all’impianto con pannelli fotovoltaici saremo autosufficienti e, non essendo un’azienda energivora, utilizzeremo solo il 30 per cento dell’energia autoprodotta, mentre la restante parte sarà convogliata in una comunità energetica», spiega Bertola. Termine degli interventi previsto nel 2026, quando il nuovo quartier generale accoglierà i reparti progettazione, ricerca e sviluppo, assemblaggio, commercializzazione, logistica e post-vendita.
«La creazione di quella che mi piace chiamare Fosber Valley – dice ancora Bertola – è il nostro investimento più importante e ci darà l’opportunità di sviluppare anche il benessere dei dipendenti e il settore ricerca con la Fosber Academy, che collaborerà con scuole e università».
Sempre con un occhio ben rivolto al nostro Paese. «Fosber cresce, ma resta local: il made in Italy è per noi sempre una priorità», conclude Bertola, il manager che viene dalla provincia.