Forum Turismo – affitti brevi
Forum Turismo, gli imprenditori degli affitti brevi: “Basta caccia alle streghe contro di noi. Slogan come ‘Tourists go home’ figli del clima creato da battaglie ideologiche”
Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, e il vertice in programma a Firenze: “Slogan come ‘Tourists go home’ figli del clima creato da battaglie ideologiche”
“Piaccia o non piaccia, le locazioni turistiche brevi sono diventate un asset fondamentale del settore turistico, non solo a Firenze e in Toscana ma in tutta Italia, perché consentono di gestire gli imponenti flussi turistici che interessano le nostre città”.
A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence, in vista del Forum Internazionale del Turismo, in programma da domani 8 novembre alla Fortezza da Basso.
“Noi – dice Fagnoni – non abbiamo mai negato l’esistenza dell’overtourism. Il punto però è che un fenomeno del genere non va combattuto per il semplice fatto che sarebbe inutile farlo, visto che tutte le ricerche del settore certificano che è destinato a crescere. L’overtourism va gestito in modo intelligente e innovativo, destagionalizzando l’offerta e ampliandola a livello geografico, rendendo cioè attraenti i piccoli borghi e i tanti gioielli paesaggistici e artistici ospitati fuori dai centri urbani”.
“A Firenze e in altre città – continua il presidente di Property Managers Italia – capita sempre più spesso di leggere sui muri slogan come ‘Tourists go home’. E’ sorprendente in un Paese a vocazione turistica come l’Italia, ma è il clima creato da alcune battaglie ideologiche, come quella contro gli affitti brevi”.
“Gli affitti brevi – conclude Fagnoni – portano ricchezza alle città e consentono di accogliere grandi flussi turistici, soprattutto in un contesto di limitata disponibilità di suolo per costruire nuove strutture ricettive. Ringraziamo il ministro Santanché per averci invitato al Forum, a cui parteciperemo raccontando ciò che siamo e ciò che chiediamo: imprenditori italiani che cercano non solo di fare business ma anche di partecipare allo sviluppo del nostro Paese”.