Fondazione Toscana Sostenibile: la transizione ecologica è nelle azioni di ogni giorno
«Ambiente e sviluppo non sono realtà separate, ma al contrario presentano una stretta connessione. Lo sviluppo non può infatti sussistere se le risorse ambientali sono in via di deterioramento, così come l’ambiente non può essere protetto se la crescita non considera l’importanza anche economica del fattore ambientale. L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità di soddisfacimento dei bisogni di quelle future».
Queste parole, così urgentemente attuali, sono state pronunciate dalla politica e attivista ambientale norvegese Gro Harlem Brundtland nel 1987, quando presiedeva, sotto l’egida delle Nazioni Unite, la Commissione Mondiale sull’ambiente e lo sviluppo (WCED), un organo istituito con l’obiettivo di elaborare un’“agenda globale per il cambiamento”.
Fu lei a commissionare il rapporto che porta il suo nome, passato alla storia come rapporto Brundtland e conosciuto anche come Our Common Future.
Si parlava per la prima volta di sviluppo sostenibile, ad opera di una donna, che all’età di 42 anni era stata la persona più giovane ad aver mai ricoperto la carica di primo ministro del governo norvegese.
Successivamente, sono stati due i consèssi in cui i capi di Stato si sono riuniti affrontando a livello globale le problematiche ambientali: la Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo di Rio de Janeiro (1992) e il vertice della Terra sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg (2002).
Con il nuovo millennio il termine sostenibilità è stato inglobato e utilizzato dalla politica, dalla finanza, dai mass media e da molteplici organizzazioni della società civile.
Tra queste c’è la Fondazione Toscana Sostenibile (FTS), nata proprio nel 2002 come ente di studio e di ricerca delle interazioni tra la dimensione socio-economica e quella ecologico-territoriale e anche come soggetto attivo nell’educazione ambientale e nella divulgazione scientifica. Il suo obiettivo è promuovere la sostenibilità secondo una visione integrata e multidisciplinare delle questioni ambientali, economiche e sociali, volta ad individuare e sostenere obiettivi strategici di sviluppo per la qualità della vita.
La Fondazione è una ONLUS, è iscritta al registro regionale delle persone giuridiche ed è stata riconosciuta Agenzia Formativa per l’Educazione non formale degli Adulti (EDA) dalla Provincia di Pisa. Tutte le sue attività sono state finanziate con contributi ed a seguito della partecipazione a bandi pubblici.
FTS è inoltre partner italiano di 2Good2Go, un progetto europeo finanziato dal Programma Erasmus+ che vuole introdurre modelli di economia priva di sprechi nelle PMI e nella vita di tutti i giorni, allo scopo di contribuire efficacemente alla transizione sostenibile.
È una realtà molto vicina ai giovani ed è continuamente alla ricerca di volontari, per costruire una rete di persone che abbiano voglia di mettere al centro la sostenibilità in ogni azione quotidiana.
Tra le iniziative svoltesi nel mese di ottobre e che hanno avuto come protagonisti i giovani c’è stata l’inaugurazione presso il Centro Giovani Rock City di Santa Croce sull’Arno del murale dipinto dall’artista Sara Panicci, dell’associazione culturale sanminiatese Tra I Binari APS.
L’opera vuole essere il veicolo di disseminazione locale del progetto Erasmus plus “2Vip” , che ha l’obiettivo di stimolare la partecipazione attiva dei giovani nella vita democratica.
Alla giornata hanno collaborato associazioni giovanili del territorio, come l’Associazione Onlus La Ruzzola e le già citate Rock City Ets e Tra I Binari APS. In particolare, quella del murale è un’idea nata dalle riflessioni di Carla Sabatini, coordinatrice di FTS, e di Giovanni Golfarini, volontario di FTS e consigliere comunale di Santa Croce sull’Arno.
Clicca qui per altri contenuti in tema sostenibilità https://toscanaeconomy.it/?s=sostenibilit%C3%A0