• 13/01/2025

Fondazione TLS: le scienze della vita rivestono ruolo strategico

 Fondazione TLS: le scienze della vita rivestono ruolo strategico

AndreaPaolini

Incubatore di impresa, fondazione di ricerca, gestore del Distretto Toscano delle Scienze della Vita: tante anime per la Fondazione Toscana Life Sciences (TLS). Per conoscerla meglio, abbiamo intervistato il direttore generale, Andrea Paolini

 

Direttore Paolini, quanto è importante l’innovazione in campo scientifico?

«La scienza è l’inatteso, innovazione e progresso. Ogni ricerca scientifica contribuisce in maniera determinante ad ampliare il sapere e la conoscenza della società. Nel settore delle life sciences, la componente innovativa e l’intuizione scientifica sono fondamentali. Siena e la Toscana hanno una consolidata tradizione in campo scientifico con una forte attenzione alla ricerca e sviluppo in vaccinologia e composti farmaceutici. L’origine della tradizione senese in questo ambito risale ai primi del Novecento con la fondazione dell’Istituto Toscano Sieroterapico e Vaccinogeno da parte di Achille Sclavo, rettore e imprenditore illuminato.

Conoscenze e competenze che, negli anni, hanno dato vita ad aziende leader a livello nazionale e internazionale nei settori Biotech-pharma, Bio-Robotica e Medtech. Un ambiente di eccellenza che si inserisce in un panorama regionale in cui le scienze della vita rivestono un ruolo strategico. Qui, nel 2005, su spinta dei soggetti istituzionali presenti sul territorio locale e regionale, del mondo universitario, clinico, imprenditoriale e finanziario, è nata la Fondazione Toscana Life Sciences (TLS)».

Ci racconti di più della Fondazione.

«Oltre a essere impegnata in attività di ricerca propria e di incubazione di impresa, TLS svolge il ruolo di aggregatore e facilitatore dell’ecosistema dell’innovazione nel settore delle biotecnologie, ponendosi al centro di una rete di partnership pubblico-private.

Oggi, TLS gestisce progetti e strutture per conto dei propri stakeholder, a partire dalla Regione Toscana, e si pone sempre al centro di network dell’innovazione, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo dell’ecosistema di valore nelle scienze della vita.

Tutto questo è stato possibile grazie allo sviluppo e alla condivisione di una visione strategica, che ha permesso un continuo accreditamento di TLS a più livelli, dal territorio locale a quello nazionale, fino all’ambito europeo e internazionale, con l’intento di prendere parte a progetti e iniziative legati alle principali sfide di salute future».

Su quali progetti siete impegnati?

«Nel proprio ruolo di facilitatore di un ecosistema dell’innovazione, la Fondazione TLS coordina, pianifica e implementa interventi di policy su scala sovranazionale, attraverso la partecipazione a progetti europei e internazionali su temi strategici, come la Medicina Personalizzata, ma anche partecipando, più recentemente, in qualità di coordinatore, al progetto europeo per lo screening del cancro al seno con tecnologia a microonde.

Su scala nazionale e regionale, inoltre, TLS valorizza i risultati della ricerca grazie alle competenze dell’Ufficio UVaR, esperienza unica in Italia pensata e gestita con la Regione Toscana, che offre un supporto al sistema della ricerca toscana, partendo dalle strutture del servizio sanitario regionale, per favorire la creazione di un ecosistema regionale sempre più integrato e innovativo.

L’obiettivo principale è quello di supportare la tutela della proprietà intellettuale e il trasferimento tecnologico, valorizzando le capacità innovative e favorendo la creazione di canali collaborativi con le imprese e gli altri soggetti pubblici e privati operanti nel settore delle scienze della vita».

TLS è protagonista anche di partite nazionali e sfide internazionali. Può raccontarci le ultime evoluzioni?

«Oggi, TLS è una realtà che dà lavoro a più di 600 persone tra Fondazione, aziende e gruppi di ricerca del bio-incubatore, che insieme contano oltre 900 pubblicazioni scientifiche ottenute in questi anni.

Una realtà sempre più matura, che rappresenta il soggetto gestore unico del Distretto Toscano Scienze della Vita e che gestisce partite e progettualità sempre più ampie che vanno dal mondo della formazione, fino alla partecipazione e al determinante contributo su progettualità come la Fondazione Biotecnopolo, di cui TLS è nuovo socio fondatore.

Un progetto di valenza strategica nazionale che ha lo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca applicata e l’innovazione nel campo delle biotecnologie, nel campo delle scienze della vita, anche ai fini del contrasto alle pandemie. Con questo ultimo obiettivo, infatti, il Biotecnopolo svolge anche le funzioni di hub antipandemico, con particolare focus sullo sviluppo e la produzione di vaccini e anticorpi monoclonali per la profilassi e la cura di possibili future patologie epidemico pandemiche emergenti».

Toscana Economy - Fondazione TLS: le scienze della vita

Oggi si fa sempre un gran parlare di PNRR. Quali sono le opportunità per TLS?

«Nuove sfide per TLS sono anche quelle legate ai progetti PNRR, come il THE – Tuscany Health Ecosystem, uno degli 11 ecosistemi dell’innovazione, l’unico dedicato alle scienze della vita, con un finanziamento di 110 milioni di euro che si articola in 10 nodi di ricerca (spoke), tutti legati a tematiche avanzate nell’ambito scienze della vita.

Come sfidanti sono le nuove opportunità legate a HEAL Italia – “Health Extended ALliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, and Integrated Approaches of Precision Medicine” – la prima filiera nazionale dedicata alla ricerca e all’innovazione nel campo della medicina di precisione, che coinvolge TLS in qualità di socio insieme a 26 partner in 11 regioni del Paese.

Si tratta della prima rete nazionale di scienziati, tecnologi e giovani ricercatori che, con approccio olistico e multidisciplinare, condividono e sviluppano conoscenze, ricerche e tecnologie innovative al fine di portare il Sistema Sanitario Nazionale nell’era contemporanea della Medicina di Precisione attraverso nuovi metodi, nuovi servizi. Si tratta, soprattutto, di un’importante network di dati clinici a supporto della ricerca traslazionale per diagnosi e terapie avanzate nella lotta al cancro e alle malattie cardiovascolari, metaboliche e rare.

Siamo coinvolti, inoltre, in progettualità come il Centro Nazionale sviluppo terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA (PNRR-MUR) e nella realizzazione di una Rete di centri di trasferimento tecnologico per il potenziamento del SSN».

TLS in questi anni ha investito anche sui giovani e sullo sviluppo di competenze. Quali sono i progetti nel campo della formazione?

«Guardando alla diffusione della cultura scientifica e della formazione è importante ricordare che TLS è tra i soci fondatori della Fondazione Vita – Nuova Tecnologia della Vita. Un istituto che dal 2015 si occupa di gestire e organizzare l’offerta formativa nell’ambito delle scienze della vita, attraverso la creazione di corsi ITS e IFTS, finanziati da MUR e Regione Toscana, per formare figure professionali altamente specializzate nel settore farmaceutico, delle biotecnologie e dei dispositivi medici. Gli ITS rappresentano sempre più uno dei pilastri del nostro sistema formativo perché sono capaci di rispondere e, soprattutto, anticipare i bisogni delle imprese.

Lo dimostrano i numeri: oltre l’80 per cento degli studenti diplomati trova una occupazione, subito dopo aver conseguito il diploma, e l’impiego è coerente con il percorso di studio e con il lavoro svolto durante lo stage previsto nel biennio di corso.

Per il rafforzamento di questi progetti sono stati previsti importanti investimenti per 1,5 miliardi del PNRR».

Innovazione fa rima anche con intelligenza artificiale.

«Oggi l’intelligenza artificiale sta determinando un’ulteriore e significativa evoluzione nel campo scientifico. In TLS è recentemente nato il laboratorio di Data Science for Health (DaScH), una nuova unità di ricerca che si dedica all’analisi dei dati e allo sviluppo e applicazione di tecnologie computazionali e di intelligenza artificiale al servizio della ricerca scientifica.

E, infine, un progetto di sistema fortemente innovativo a cui abbiamo aderito è il SAI (Siena Artificial Intelligence) Hub, Polo tecnologico-scientifico dell’IA volto a favorire la ricerca e l’implementazione di soluzioni di intelligenza artificiale applicate in diversi ambiti, tra cui le life sciences. Tutto questo attraverso la costituzione della Fondazione alla quale hanno aderito i principali attori del territorio a partire dalla Fondazione MPS, nostro storico stakeholder, e un’importante rete di imprese».

Leggi anche “Le video interviste di Disegnare il futuro

Letizia Pini

Giornalista - letizia.pini@toscanaeconomy.it

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