Firenze per un’estate di arte e bellezza
Dopo 30 anni, turismo e cultura sono tornati a far parte dello stesso assessorato e Firenze è pronta per un’estate all’insegna di arte e bellezza. Ne abbiamo parlato con Alessia Bettini, vicesindaca e assessora al turismo e alla cultura del Comune di Firenze
Turismo e cultura: quali sono le sinergie che intende creare tra questi due mondi?
«Ritengo sia una scelta strategica importante, che denota una precisa visione. È un modo per tenere uniti questi settori e impostare, quindi, un modus operandi condiviso per un’offerta sempre più integrata e di qualità. Vuol dire anche riuscire a raccontare una Firenze piena di bellezze e storie, anche al di fuori degli itinerari più battuti e dei monumenti o musei più noti.
Il lavoro che questi due mondi possono fare assieme per ottenere questo obiettivo è moltissimo e siamo già riusciti a creare diverse sinergie, con opportunità variegate per far riscoprire la città sia a chi la vive che a chi la visita. Pensiamo a un’occasione come la Florence Art Week, che dal 16 al 24 settembre ha visto Firenze diventare fucina e vetrina del meglio della produzione artistica contemporanea con un palinsesto condiviso che ha visto 29 istituzioni culturali coinvolte, 43 eventi, 37 luoghi per 9 giorni complessivi di programmazione. Un’opportunità culturale ma anche di rilancio e promozione della città sul finale della stagione estiva».
Le visite nei musei civici segnano un trend di crescita rispetto all’anno passato e in generale consolidano una ripresa dopo gli anni difficili dell’emergenza Covid-19. Una ripresa che può essere agevolata grazie a strumenti come la card del Fiorentino.
«I musei civici piacciono, quasi 12mila persone li hanno visitati nel weekend di Pasqua: nello stesso periodo del 2022 si erano fermati a 10.635, registrando un aumento del +12,52 per cento. Merito anche di un’offerta studiata che unisce alle bellezze di questi luoghi dalla grande storia esposizioni temporanee di altissimo livello, basti pensare alle mostre dedicate a due artisti straordinari come Giacometti e Fontana e a quella incentrata su Y.Z. Kami, che hanno visto protagonista Palazzo Vecchio.
Di sicuro, la card del Fiorentino va nell’ottica di valorizzare ancora di più questo patrimonio e renderlo ancora più fruibile ai cittadini, è uno strumento di welfare culturale in cui crediamo molto. Si tratta di una card nominativa rivolta ai residenti di Firenze e dei Comuni della Città metropolitana con un costo di 10 euro, valida per 365 giorni dal momento del ritiro in biglietteria e permette l’accesso ai Musei Civici e ai luoghi di cultura del Comune di Firenze e tre visite guidate su prenotazione».
Quali iniziative caratterizzano l’Estate Fiorentina?
«Un budget che sfiora 1,9 milioni di euro di risorse, tra fondi europei tramite Pon metro, comunali e la sponsorizzazione di Toscana Energia, 4 mesi di attività culturali, a partire dal concerto evento del 2 giugno, 132 soggetti organizzatori coinvolti, 111 progetti diffusi, 6 eventi speciali tematici, 15 grandi festival, oltre ai 12 spazi estivi. Sono i numeri dell’Estate fiorentina.
Uno dei sei progetti speciali tematici è stato “Le piazze dei Libri”, una manifestazione diffusa di promozione della lettura organizzata da Confartigianato Imprese Firenze. È sbarcata in tutti i quartieri, non solo in centro come l’anno scorso e ha coinvolto 11 piazze in tutta la città.
Gli altri progetti speciali sono stati una rassegna dedicata a Giorgio Gaber, nel ventennale della morte, organizzata da Musicomedians e una invece a don Milani nel centenario della nascita, organizzata da Chille de la Balanza, “Anatomia di una Repubblica – Un viaggio nella storia dell’Italia repubblicana” grande evento e concerto promosso da Fondazione Teatro della Toscana per il 2 giugno, “I giardini della poesia” rassegna organizzata da Compagnia Lombardi Tiezzi con reading e performance di poesia in parchi e giardini.
Continua fino al 16 settembre “Il Mondo in Santo Spirito 2023 – Musica e Parole”, progetto organizzato da associazione Bang! In generale, quello che ci piace ricordare più di tutto è che in campo c’è un’offerta ampia, multidisciplinare e capillare, la riprova di una grande partecipazione diffusa dal basso da parte di tante associazioni che in molti casi hanno anche saputo collaborare creando proficue sinergie. Questa è Firenze, questo è il valore aggiunto dell’Estate fiorentina».
Quali sono i progetti per valorizzare i 18 comuni dell’Ambito Turistico di Firenze?
«Sta andando avanti il lavoro per la valorizzazione dell’Ambito Turistico Firenze e Area Fiorentina in collaborazione con la Regione Toscana: l’obiettivo è alleggerire la pressione di carico sul centro storico attraverso la promozione dei Comuni e dei punti di interesse intorno a Firenze.
Intanto, con il progetto di ambito “Firenze e Area fiorentina: un territorio e mille esperienze”, cofinanziato per più dell’80 per cento con risorse regionali, in campo ci sono 234mila euro destinati ad azioni che prevedono la partecipazione a fiere di settore, iniziative di marketing territoriale, lo sviluppo di nuovi prodotti turistici.
L’obiettivo è di promuovere Firenze e l’area fiorentina, per potenziare il turismo outdoor e l’accoglienza diffusa nei borghi. In particolare, vogliamo impegnarci sulla promozione dei “cammini”, una modalità di fruizione del territorio che sta piacendo sempre di più e che va nell’ottica di quel turismo lento, sostenibile e consapevole in cui crediamo molto.
Delocalizzare i flussi vuol dire lavorare perché non si concentrino sulle solite parti di città; quindi, valorizzando anche i territori circostanti che, ricordiamolo, sono ricchi di bellezze artistiche, architettoniche, paesaggistiche che meritano di essere conosciute e riscoperte».