Export, Pisa registra un +32% rispetto ai primi 6 mesi del 2020. Autentico boom per la farmaceutica
La dinamica dell’export pisano nel primo semestre 2021, secondo i dati Istat analizzati dalla Camera di Commercio di Pisa, è caratterizzata da una sensibile crescita: +32,3% rispetto al medesimo periodo del 2020 ma, soprattutto, un discreto +3,8% rispetto al 2019, l’anno record dell’export pisano. Il dato del 2021 è quindi particolarmente positivo proprio in confronto con il 2019, l’ultimo “anno buono” in termini di comparazione, perché precedente alla paralisi per lockdown del 2020.
“Nonostante le difficoltà che affliggono alcuni spezzoni del nostro sistema produttivo, penso soprattutto alle pelli e al calzaturiero – spiega il Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini – l’export manifatturiero pisano mette a segno una discreta crescita rispetto alla fase pre-pandemica”.
Un elemento di spicco nel quadro incoraggiante del commercio estero pisano è rappresentato dalla farmaceutica, che fa registrare risultati da autentico boom (ben oltre il raddoppio del valore dei prodotti esportati, +167,4% rispetto al periodo pre-pandemico) dando un contributo di +3,67 punti percentuali sul risultato complessivo della provincia. La farmaceutica avanza grazie alle vendite dirette in Austria (+233,7%), Francia (+352%), ma anche verso la Spagna, Svizzera e Corea del Sud.
Molto bene anche l’export di cicli e motocicli. Il comparto registra un +23,8% che pesa per ben 6,56 punti percentuali sulle vendite estere pisane rispetto al 2019. Con questa performance le “due-tre ruote” si confermano il principale settore di esportazione della provincia. Il risultato complessivo è frutto di dinamiche piuttosto omogenee a livello geografico con la maggiore crescita registrata in Germania (+54,3%) per quanto riguarda l’Europa e ottimi risultati anche negli Stati Uniti (+41,3%), Giappone (+89,2%) e Cina (+48,9%). Bene anche la crescita di export di autoveicoli, che segna un +83,5% rispetto al 2019 grazie alle vendite piazzate in Vietnam e Spagna.
Motivi di soddisfazione anche per le vendite di prodotti di abbigliamento (+12%), mobili (+23,6% sempre rispetto al primo semestre 2019), strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione che mette a segno un +49,1% grazie alle vendite piazzate in Australia, Cina, Francia, Stati Uniti, Svizzera e paesi arabi.
Alcuni settori però continuano a mostrare segni di difficoltà. Il cuoio frena la caduta ma continua a perdere arretrando, nei primi sei mesi del 2021, del 18,1% rispetto al 2019 spiegando un -4,89 punti sui +3,8 della crescita complessiva dell’export pisano. Il semestre non va bene neppure per le calzature, che con un -36,6% pesano per -2,77 punti percentuali sulla dinamica complessiva dell’export provinciale. A pesare è soprattutto il -41,6% delle vendite di scarpe negli Stati Uniti, mentre in Europa sono la Francia, la Germania, Svizzera e Regno Unito a far registrare le flessioni più consistenti, tutte a doppia cifra. In controtendenza troviamo invece la Spagna con un raddoppio dell’export calzaturiero.
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