Elettromar Group, crescita di fatturato e investimenti internazionali
Elettromar Group, crescita di fatturato e investimenti internazionali: le nuove commesse all’estero. Confindustria Toscana Sud: «Investire nell’innovazione per essere competitivi in tutto il mondo. Un esempio da seguire»
Da 25,3 a 40,8 milioni di fatturato negli ultimi 3 anni, nuove commesse dall’estero per oltre 7 milioni di euro tra Bangladesh, Francia e Grecia, un organico arrivato a 250 unità tra dipendenti e collaboratori, più di mille progetti realizzati in oltre 50 Paesi di tutto il mondo.
Sono i grandi numeri della crescita di Elettromar Group, l’azienda hi-tech con quartier generale a Follonica ma che ha ormai assunto le dimensioni di una multinazionale con una presenza consolidata in Europa e negli Stati Uniti.
In attesa della Messa in servizio del 6 dicembre a Follonica, il tradizionale evento dedicato alla comunità locale con cui l’azienda celebra i 43 anni di attività e assegna borse di studio agli studenti più meritevoli del territorio, Elettromar conferma tutti gli indicatori in crescita.
Tra gli ultimi progetti internazionali acquisiti, nell’ambito dell’automazione per una linea di produzione della carta, la fornitura (ingegneria, quadri, materiali, installazione e commissioning) a impianti in Bangladesh (per un volume d’affari di 2 milioni), Francia (2,5 milioni) e Grecia (2,7 milioni).
«Elettromar Group – dichiara il consigliere d’amministrazione Andrea Fratoni – è ormai un gruppo consolidato che opera in Italia, in Inghilterra e negli Stati Uniti, cresce sensibilmente a livello internazionale e investe in modo particolare in Europa e in Nord America per clienti multinazionali.
La crescita dell’attività si registra non solo nei nostri storici ambiti di attività, ma anche in nuovi comparti: al momento operiamo nei settori della siderurgia, energia, ambiente, chimica, cartario, ferroviario, nautico e oil & gas.
Tutto questo si è tradotto nel 2023 in un fatturato di gruppo pari a 40,850 milioni di euro, in netta crescita a fronte dei 25,355 milioni del 2020, con un organico di 250 collaboratori e più di mille progetti internazionali realizzati in oltre 50 Paesi di tutto il mondo».
La politica aziendale prevede investimenti mirati all’estero: «Oltre alla capogruppo Elettromar Spa con sedi a Follonica, Piombino, Livorno, Viareggio, Firenze, Massa e Taranto, cui si aggiungerà a fine novembre l’inaugurazione della nuova sede produttiva a Pistoia per il mercato ferroviario alla presenza dei principali stakeholder del settore – annuncia Fratoni –, il gruppo comprende anche Elettromar Ltd con sede a Londra e Elettromar Inc con sede fiscale a Miami e sede operativa a Buffalo, nello stato di New York.
Il legame con gli Stati Uniti è forte più che mai: nel giorno dell’Independence Day, a luglio, siamo stati ospiti a Pisa del Circolo Filippo Mazzei e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il presidente della Camera di commercio Toscana Nord Ovest, Valter Tamburini, hanno premiato Elettromar come azienda che si è distinta per gli intensi rapporti di export e investimenti negli Stati Uniti».
Il profilo internazionale raggiunto dal gruppo è testimoniato dalle attività che hanno visto protagonista Elettromar negli ultimi mesi. «A maggio, con altre aziende italiane – ricorda ancora Andrea Fratoni – abbiamo partecipato a New York all’Abb Key Account Meeting nei laboratori Underwriters Solutions.
Abb è una multinazionale che fattura più di 30 miliardi di dollari, partner di Elettromar in progetti internazionali, e Underwriters Laboratories è un’organizzazione globale indipendente con 120 anni di esperienza nel controllo e nella certificazione dei prodotti.
A questo proposito, da tempo Elettromar ha da tempo l’autorizzazione a contrassegnare i suoi prodotti con la certificazione Intertek per operare nel mercato canadese e statunitense, garantendo così che il prodotto ha superato rigorosi test di sicurezza e conformità.
Inoltre, a settembre Elettromar ha partecipato come espositore alla fiera internazionale Innotrans di Berlino, salone leader mondiale per le tecnologie dei trasporti con il record di 2.940 espositori da 59 Paesi e 170mila visitatori professionali, mentre a ottobre abbiamo preso parte alla Mostra internazionale dell’industria Cartaria, a Lucca Fiere, tra soluzioni d’avanguardia per gestire al meglio le varie fasi del ciclo produttivo e di trasformazione della carta e del cartone.
E a fine novembre parteciperemo al Metstrade, la più grande fiera internazionale B2B del settore nautico da diporto, tra costruttori di super e giga-yacht, porti turistici, cantieri, hi-tech e start-up, dove avremo modo di confrontarci sullo stato attuale del settore e delineare le linee guida».
Senza dimenticare la stretta collaborazione con il mondo scolastico e accademico toscano, nazionale e internazionale: «L’attenzione alla formazione per le giovani generazioni – conclude Andrea Fratoni – si manifesta anche con l’Academy di Elettromar, dedicata alla memoria del nostro collega Stefano Riva, della quale è in corso l’edizione 2024/2025 ed è in fase di progettazione l’edizione 2025/2026».
A fianco di Elettromar c’è Confindustria. «La vocazione internazionale che da sempre contraddistingue Elettromar – dichiara il presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud, Francesco Pacini – negli anni ha permesso all’azienda follonichese di rendersi protagonista sui mercati di tutto il mondo, esportando prodotti e conoscenze, sempre all’insegna dell’innovazione.
È proprio questa la chiave della crescita: investire sulle nuove tecnologie permette di essere competitivi a livello internazionale e di essere riconosciuti interlocutori affidabili, come dimostrano i numerosi eventi di livello mondiale che vedono l’azienda a confronto con i principali soggetti dei vari comparti di riferimento.
Per questo oggi possiamo affermare che Elettromar rappresenta sempre più un esempio da seguire, con la garanzia di ottenere risultati positivi in un mercato globale ancora dominato dall’incertezza. Lo dimostrano le cifre relative al fatturato e ai dipendenti, in un circolo virtuoso che porta a un costante incremento degli investimenti e del quale non può che beneficiare anche il tessuto economico locale».