Decreto Lavoro 1 maggio 2023: novità per le imprese
Lo scorso primo maggio è stata approvata dal Consiglio dei Ministri la bozza del decreto Lavoro. Il testo del provvedimento è atteso in Gazzetta Ufficiale.
Le novità che riguardano le aziende sono numerose. Le principali riguardano:
- modifica del contratto a termine;
- semplificazione degli obblighi di “trasparenza”;
- le agevolazioni per l’assunzione di beneficiari del nuovo assegno di inclusione;
- le agevolazioni per l’assunzione di giovani nel secondo semestre 2023;
- l’innalzamento del limite dei frindge benefit.
Vediamole singolarmente.
Modifica del contratto a termine
La novità maggiormente attesa è quella che riguarda la disciplina del contratto a termine. Si allargano le causali per cui si può ricorrere a contratti di durata superiore ai 12 mesi.
Fermo restando che per i primi 12 mesi è ammesso il contratto “acausale”, ora si allargano le motivazioni che giustificano l’apposizione di un termine superiore ai 12 mesi (ma non eccedente i 24 mesi).
Quanto appena detto sarà possibile se:
– è disciplinato dai contratti collettivi (nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali
comparativamente più rappresentative sul piano nazionale) e dai contratti collettivi aziendali;
– le ragioni sono individuate nel contratto dalle parti contraenti, ossia datore di lavoro e lavoratore, ma solo fino al 31 dicembre 2024.
Infine resta confermato che l’apposizione del termine superiore ai 12 mesi (comunque non eccedente i 24 mesi) potrà avvenire per sostituire altri lavoratori.
Semplificazione degli obblighi di trasparenza
È prevista una semplificazione in materia di informazioni che il datore deve dare obbligatoriamente al lavoratore in base al decreto Trasparenza (D.Lgs. n. 104/2022).
Viene previsto che l’onere informativo da parte delle aziende nei confronti dei propri dipendenti, può ritenersi adempiuto indicando il riferimento alla normativa e alla contrattazione collettiva, anche aziendale.
In particolare l’obbligo relativo alle informazioni su:
– durata del periodo di prova;
– durata del congedo per ferie nonché degli altri congedi retribuiti cui ha diritto il lavoratore;
– preavviso in caso di recesso del datore di lavoro o del lavoratore;
-importo iniziale della retribuzione con l’indicazione del periodo e delle modalità di pagamento;
– programmazione dell’orario normale di lavoro, straordinario e eventuali turni;
– programmazione del lavoro, le ore retribuite garantite, il periodo minimo di preavviso a cui il lavoratore ha diritto prima dell’inizio della prestazione lavorativa (nel caso non ci sia un normale orario di lavoro);
– enti e istituti che ricevono i contributi previdenziali ed assicurativi dovuti dal datore di lavoro.
Infine il datore di lavoro è tenuto a mettere a disposizione del personale, anche mediante pubblicazione sul
sito web, i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali insieme agli eventuali regolamenti
aziendali applicabili al rapporto di lavoro.
Agevolazioni per l’assunzione beneficiari del nuovo Assegno di inclusione
L’Assegno per l’inclusione è la nuova misura che va a sostituire dal 1° gennaio 2024 l’attuale reddito di cittadinanza.
Per i datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato (o apprendistato) , pieno o parziale, per un periodo massimo di 12 mesi è previsto il diritto all’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori, con esclusione dei premi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua.
Agevolazioni per l’assunzione di giovani nel secondo semestre 2023
Viene previsto per i datori di lavoro, per un periodo di 12 mesi, un incentivo pari al 60% della retribuzione
mensile lorda imponibile ai fini previdenziali se effettuano, tra il 1° giugno ed il 31 dicembre dell’anno 2023, assunzioni di giovani con contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, e con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere che:
- a) alla data dell’assunzione non abbiano compiuto il trentesimo anno di età;
- b) non lavorino e non siano inseriti in corsi di studi o di formazione (“NEET”);
- c) siano registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”.
L’incentivo viene corrisposto al datore di lavoro mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili.
Innalzamento del limite dei Fringe benefit
In continuità con il 2022, ma limitato ai soli lavoratori dipendenti con figli a carico, viene
innalzato il limite di esenzione di beni e servizi da 258,23 a 3.000 euro per il solo anno 2023.
Nel nuovo limite rientrano anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
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Giuliana ParzaneseSono iscritta all’Albo dei Consulenti del lavoro dal 2013 e ho il mio studio a Prato. Aiuto aziende e lavoratori a gestire con serenità le questioni di lavoro: mi piace semplificare quello che appare troppo “burocratico”. Mi piace anche utilizzare le nuove tecnologie nella mia professione: offro consulenze on line e utilizzo app che rendono disponibili buste paga e documenti di lavoro, direttamente dal proprio smartphone. Credo molto nelle relazioni umane: accoglienza e gentilezza per me sono valori fondamentali.Ufficio – Via della Romita, 73 – 59100 Prato (PO) |