Damiano Carrara, partire da casa per andare oltre

Damiano Carrara
È Damiano Carrara, professione pasticcere, dal 2021 ha aperto un esclusivo atelier a Lucca, dove è protagonista una grande attenzione al cliente
Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di apprezzarlo in diverse trasmissioni culinarie, come Bake Off Italia, Cake Star – Pasticcerie in sfida, Ricette di un sognatore, Fuori menù, Tarabaralla – Finché c’è dolce c’è speranza e naturalmente È sempre mezzogiorno di Antonella Clerici, dove è tra gli ospiti ricorrenti.
Prima dell’Italia però, Damiano Carrara ha vissuto il suo american dream. È rimasto stabilmente in California per diversi anni, dove ha aperto insieme al fratello Massimiliano due pasticcerie: Carrara Pastries, riscuotendo grande apprezzamento da parte di una clientela variegata.
Dal 2021 abbraccia una nuova sfida: aprire un esclusivo atelier nella sua città natale.
Gli domandiamo come mai la sua scelta sia ricaduta proprio su Lucca, quando vista la notorietà conquistata, poteva ambire a ben altre piazze, come Milano ad esempio.
«Volevo ripartire da casa, semplicemente. Tornare a casa, dopo essere stato così tanto tempo all’estero – spiega Damiano – ma certo non voglio fermarmi qui. Nei miei progetti Lucca rappresenta solo un punto di partenza, ma Milano mi piace molto ad esempio, il mercato italiano è ricco e per me ancora da esplorare. E poi considero importante anche uscire dall’Italia».
Quindi nei progetti di Damiano Carrara c’è anche l’internazionalizzazione della sua attività?
«Certamente. Non siamo alberi, siamo fatti per muoverci. Londra sarebbe una meta, ad esempio, anche il Giappone però non mi dispiacerebbe».
Damiano ha vissuto molto negli Stati Uniti, gli chiediamo, in base alla sua esperienza quali sono le principali differenze tra la cultura dolciaria americana e la nostra.
«Noi siamo un altro tipo di forchetta e abbiamo una tradizione gigante fatta di una grande varietà che va dai dolci al cucchiaio ai grandi lievitati – sottolinea Carrara con orgoglio –. Gli americani hanno dieci torte dagli impasti molto simili, senza dubbio una cultura del Damiano Carrara cibo molto differente, più essenziale e meno legata alla tradizione. Da noi è una scuola tutti i giorni».
A proposito di scuola, da quando impazza la moda dei programmi di cucina, la gente ha riscoperto la passione per i fornelli e vuole imparare a cucinare. Nel suo atelier in via Matteo Civitali, a Lucca, anche Damiano Carrara tiene dei corsi e se si vogliono carpire i suoi segreti bisogna iscriversi subito perché vanno rigorosamente sold out.
Da dove nasce questo rinnovato interesse per l’arte di cucinare?
«Indubbiamente la tv ha influito molto. Io stesso ho all’attivo circa 15 programmi, tutti molto seguiti. I corsi ti consentono di rinnovarti. Nel mio lavoro è essenziale. Proprio perché questi programmi sono molto seguiti la gente arriva già molto preparata, sa tante cose e se tu vuoi stare al passo devi aggiornarti in continuazione. Questo è quello che cerco di fare. È bello innovarsi sempre».
Oltre all’ambiente molto esclusivo ed elegante, l’Atelier di Damiano Carrara si distingue per la sua attenzione al cliente. Tutti i prodotti nascono senza glutine e alcune delle realizzazioni sono anche senza lattosio, per venire incontro alle esigenze di molti senza rinunciare a un ottimo dolce.
Gli chiediamo se, oltre a quelle dei soggetti celiaci e intolleranti al lattosio, sarebbe in grado di soddisfare all’impronta qualsiasi altro tipo di esigenza “particolare” vista l’ampia gamma di intolleranze oggi presenti nella popolazione.
«Certamente sì – è la risposta senza esitazione di Carrara – certo, saperlo per tempo sarebbe meglio, ma in atelier disponiamo di un’ampia offerta che va dalla mousse al cioccolato vegana a diversi dolci al piatto che possiamo creare sul momento. Di sicuro a casa senza nulla non mando nessuno».
Ma qual è il segreto del successo firmato Damiano Carrara?
«Il duro lavoro e la forza di volontà. Avevo un’idea e l’ho portata avanti con determinazione. Il successo? Forse non ci sono ancora arrivato, nel senso che continuo a crescere sempre, cerco di migliorarmi sia a livello personale e professionale. Forse il successo è proprio questo: non sentirsi mai arrivati e cercare di andare sempre oltre».
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