CST, Toscana: ambita meta estiva

Gianfranco Lorenzo
Una Toscana in salute, che torna ad essere una ambita meta estiva. Per fare il punto della situazione abbiamo parlato con Gianfranco Lorenzo, responsabile area ricerca del CST
Una Toscana attraente per il turismo. È questa, in estrema sintesi, l’estate che si aspettano gli operatori dell’accoglienza secondo i dati e le previsioni del Centro Studi Turistici (CST), un’associazione senza scopo di lucro, composta da operatori pubblici e privati, che dal 1975 svolge attività di studio, ricerca, formazione e consulenza in materia di turismo.
Qual è la tendenza generale del turismo in Toscana per l’estate 2023 e quali sono i mercati di riferimento?
«Il trend degli ultimi mesi conferma l’ottimo stato di salute del turismo nella nostra regione e le previsioni per l’estate 2023 prospettano un andamento di mercato altrettanto positivo. Questa è anche la sensazione degli imprenditori turistici per la stagione estiva in corso. Le aspettative del settore sono di un ritorno ai valori pre-Covid, grazie al pieno recupero della domanda straniera (europea e statunitense) e alla graduale ripresa dei turisti provenienti dai paesi asiatici, dall’area oceanica e sudamericani».
Cosa ci possiamo aspettare, invece, dal mercato italiano?
«Proprio la componente estera potrebbe diventare il mercato più promettente del periodo estivo, visto che a oggi rimane qualche incertezza per il mercato italiano, che continua a fronteggiare livelli elevati di inflazione.
Gli aumenti delle tariffe dei servizi turistici sono stimati mediamente al +29 per cento rispetto all’estate del 2022 e ciò potrebbe comportare uno svantaggio competitivo per alcune aree regionali, rispetto ad altre destinazioni estere. Ma sono timori che, a oggi, per fortuna non hanno riscontri oggettivi e, nonostante gli aumenti generalizzati, gli italiani probabilmente non rinunceranno ai loro viaggi».
Quali settori sono maggiormente richiesti per questa estate?
«Per l’estate 2023, la Toscana sarà una destinazione ambita, con le città d’arte che si confermano i principali attrattori dei mercati stranieri. Un ruolo rilevante avrà senza dubbio la costa, che richiamerà soprattutto i toscani e i turisti provenienti dalle altre regioni italiane, ma una quota rilevante di stranieri è attesa anche nei villaggi, nei camping e nei cosiddetti “glamping” (strutture che uniscono i tradizionali servizi offerti da un hotel con la suggestione di vivere immersi nella natura, n.d.r.).
Anche le aree collinari e quelle rurali registrano un incremento delle prenotazioni da parte dei segmenti di domanda in cerca di vacanze attive tra escursioni, trekking, passeggiate, itinerari in mountain bike e interessi specifici per i prodotti enogastronomici».
In che modo e in che intensità inciderà la componente meteo sul turismo estivo?
«Un’ultima inevitabile considerazione è per le situazioni climatiche che si registreranno nel corso dei mesi estivi. È ormai un dato di fatto che a causa dell’innalzamento delle temperature durante i periodi di caldo torrido la domanda è spinta a una differente pianificazione delle vacanze, magari privilegiando località di montagna rispetto a quelle marine, oppure rendendo più attrattivi i cosiddetti mesi di “spalla”, quali giugno e settembre».
Una “dilatazione” della stagione che non potrà che contribuire a fare della Toscana una delle mete più ambite dell’estate 2023.