Convoi, costruttori di indipendenza energetica

Dalla progettazione di impianti fotovoltaici alla creazione di comunità energetiche, Convoi Srl punta su innovazione e sostenibilità per aiutare aziende e privati a ridurre costi e impatto ambientale
L’innovazione passa anche dalla progettazione di soluzioni energetiche volte a costruire un equilibrio tra efficienza, risparmio e responsabilità ambientale: è questo l’obiettivo di Convoi srl, una multiutility impegnata nel rendere sostenibile la transizione energetica, a partire dagli strumenti finanziari pensati per aziende, privati e comunità energetiche rinnovabili. Ecco la nostra intervista al direttore commerciale Paolo Del Carria.
Quali sono le vostre soluzioni energetiche e come volete contribuire attraverso di esse a promuovere uno sviluppo sostenibile?
«Convoi è un’azienda molto giovane, essendo nata nel 2019 dalla volontà di tre amici di favorire la dismissione delle fonti energetiche fossili. Noi prediligiamo energia virtuosa: con il sole produciamo impianti fotovoltaici, le pompe di calore riducono la CO2 e la cogenerazione abbassa costi ed emissioni, ideale per aziende con alto fabbisogno di elettricità e calore.
In questo modo noi contribuiamo a far fare alle nostre aziende clienti un passaggio importante verso la transizione ecologica. Questo passaggio non riguarda solo l’ambiente, ma ha anche un aspetto finanziario molto importante. Le aziende che scelgono fonti di energia rinnovabili riescono a liberarsi progressivamente dalla bollettazione e di conseguenza dalle oscillazioni e delle impennate continue subite dal costo dell’energia. In questo modo riescono anche a stare il più facilmente sul mercato, guadagnando maggior fiducia da parte delle banche».
In un momento storico in cui i prezzi dell’energia sono in costante aumento, quali sono le strategie per contenere i costi dei servizi?

«L’unico sistema è uscire dal meccanismo perverso della bollettazione. Le posso dire che è la cosa più difficile da far capire agli imprenditori, che vedono il costo dell’energia come qualcosa di ineluttabile. Il nostro slogan è Siamo costruttori di libertà, una libertà che permette di non essere vincolati a nessuno.
I nostri studi di fattibilità hanno dimostrato che i costi possono diminuire anche di due terzi, facendo in modo che il costo dell’energia globale della mia azienda sia molto simile, se non inferiore, al costo dell’energia dei miei competitor internazionali.
Per esempio, si può richiedere gratuitamente uno studio di fattibilità tecno-economica per poter valutare l’installazione di un impianto fotovoltaico. Lo studio è effettuato utilizzando i software di simulazione sviluppati dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze e si basa su una diagnosi energetica e dei consumi, che valuta quanto diminuisce l’impronta energetica in base all’utilizzo di fonti rinnovabili.
Creiamo soluzioni di finanza agevolata per le imprese, includendo consulenza sui bandi, noleggio fotovoltaico, PPA e investimenti italiani ed esteri, con prezzo dell’energia fisso nei due ultimi casi».
Sul vostro sito definite le comunità energetiche rinnovabili (CER) come il miglior incentivo al risparmio e alla sostenibilità. Come portate avanti questo obiettivo?
«La premessa è che purtroppo le CER non si sono ancora pienamente sviluppate e diffuse, in quanto le regole d’ingaggio sono state istituite di recente. Detto questo, leggendo i decreti attuativi, l’idea di comunità è presentata in senso letterale: deve essere una comunione e condivisione reale del bene primario rappresentato dall’energia.
Per questo, dall’esperienza di Convoi, abbiamo fondato la comunità energetica rinnovabile CeBASE, il cui acronimo è Benefici Ambientali Sociali ed Economici. È un’associazione no-profit che condivide energia tra i soci a scopo benefico.
Ogni configurazione include un produttore con impianto fotovoltaico e un consumatore. L’energia in eccesso viene immessa in rete e usata dal consumatore. Il Gse misura l’energia condivisa e assegna un incentivo, che non viene distribuito tra i membri ma reinvestito nel territorio, ad esempio per bollette di famiglie indigenti, colonnine di ricarica o impianti collettivi».
Convoi è associata a Compagnia delle Opere Toscana. Quali valori condividete con l’organizzazione?
«Io sono stato uno dei fondatori di Compagnia delle Opere Toscana, nei primi anni ’90. Insieme a coloro che hanno intrapreso con me questo percorso condividiamo il concetto di amicizia operativa, un’amicizia vera che non è finalizzata a creare business, ma a sostenere gli imprenditori nelle loro scelte.
L’imprenditore, e molto spesso anche il libero professionista, è una persona sola e per questo nelle sue decisioni ha bisogno di un supporto. Esso può manifestarsi anche attraverso un abbraccio, un gesto che nei momenti di sconforto vuol dire tanto: significa dire “io sono con te, qualunque cosa succeda”. In un mondo guidato dal business e dai numeri, la Compagnia delle Opere insegna agli imprenditori la gentilezza e l’empatia».