Concerti ed eventi a impatto RIDOTTO per aiutare l’ambiente
Un’estate all’insegna di concerti ed eventi a impatto ridotto. È questo l’obiettivo di Sebach, punto di riferimento in Italia nel noleggio bagni mobili, che insieme all’ente certificatore Azzero CO2 ha ideato delle attività per compensare le emissioni dovute alla gestione degli eventi. La storia di Sebach va di pari passo con lo sviluppo della sostenibilità. L’ad Diana: «Un’attenzione che per noi parte dal basso e dalle azioni quotidiane»
L’azienda nasce nel 1987, a Certaldo, e solo da pochi mesi ha spostato la propria sede operativa, restando però ben ancorata sul territorio, visto che adesso si trova a Castelfiorentino, a poche decine di chilometri dalla sede “storica” (dove peraltro è rimasta la produzione dei bagni).
Uno dei momenti di maggior dinamicità per Sebach è quello degli appuntamenti estivi, quando la richiesta di bagni mobili è superiore alla media, vista la grande affluenza di pubblico. Proprio per questo l’azienda ha deciso di attuare un piano di compensazione delle emissioni di CO2 relative al percorso dei bagni destinati agli eventi (gli spostamenti del mezzo per la consegna, il ritiro e la pulizia).
Un sistema che ha già portato l’azienda ad acquistare crediti per i progetti di forestazione nei comuni di Giussano e Lacchiarella, nel Parco del Molgora, nel Parco del Delta del Po, nel Parco Nazionale del Gargano e nel comune di Comacchio.
«Come azienda – dice Antonella Diana, amministratore delegato di Sebach – teniamo fortemente al benessere del nostro pianeta e dei suoi abitanti e da sempre investiamo in questo senso. Il tema ambientale è diventato oramai centrale in ogni aspetto quotidiano della nostra vita e non possiamo non investire tempo e risorse per cercare di ridurre al minimo l’impatto inevitabile che abbiamo sull’ambiente. Questa attività è solo l’ultima di una lunga serie di azioni che sviluppiamo da tempo».
D’altra parte quella di Sebach appare una biografia di una società moderna e innovativa. Presente in tutta Italia fin dal 1987, l’azienda toscana conta una rete di 80 concessionari e più di 1000 punti noleggio, movimentando circa 70.000 bagni al giorno. La svolta comunicativa dell’azienda arriva nel 2006, quando Oliviero Toscani cura il restyling del brand, ideando il famigerato cuore rosso rovesciato, ormai entrato nell’immaginario comune. Ma Sebach non si ferma e nel corso degli anni cresce e diventa sempre più protagonista di cantieri, vie, festival, eventi, concerti, grandi manifestazioni in tutta Italia. Questa crescita ha portato l’azienda prima a essere coordinata dalla holding Ylda Group S.p.A. e poi a investire all’estero con l’apertura di 3 sedi: in Francia dal 2011, in India dal 2013 e in Marocco dal 2016.
Sebach è stata anche selezionata tra le 100 aziende italiane più sostenibili e premiate con il Sustainability Award, che ha lo scopo di riconoscere il valore delle realtà italiane che si sono distinte per sviluppo sostenibile, responsabilità sociale e rispetto dell’ambiente. Sono diverse le azioni che Sebach ha promosso per raggiungere standard sostenibili: dalla Carta degli impegni per la sostenibilità del 2012, che formalizza il proprio impegno nella progettazione e realizzazione di sistemi che impattino il meno possibile sull’ambiente, passando per l’Epd nel 2013, una certificazione internazionale che attesta ed elenca i dati relativi alle prestazioni ambientali del prodotto, fino al primo posto come Best workplaces for women 2021 e 2022.
«Azioni tangibili, che dimostrano la volontà di investire su questa strada per continuare a percorrerla, giorno dopo giorno, nel modo migliore», dice ancora Diana.
Che conclude così: «Ma l’attenzione all’ambiente per noi parte dal basso. Per questo abbiamo deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione interna per i dipendenti, affinché il ricorso alle pratiche di rispetto ambientale diventi una normale abitudine. Niente di trascendentale, ma azioni quotidiane e importanti: differenziazione dei rifiuti, eliminazione della plastica usa e getta, riduzione degli sprechi. E l’invito ad adottare una pianta con la quale contribuire a “decorare” spazi di lavoro e ambienti comuni».