Comunità energetiche in Toscana
Uno strumento strategico per la transizione ecologica
Lo scorso 20 ottobre l’Assessore regionale all’Ambiente Monia Monni ha annunciato che sono in arrivo 20 milioni di euro per lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili (CER).
Investire nelle CER può rappresentare un grande passo in avanti nel rafforzare l’uso delle energie rinnovabili nelle comunità locali, attivando un cambiamento culturale che parta dal basso: gruppi di singoli soggetti (famiglie, stabilimenti produttivi, amministrazioni, Comuni) decidono di autoprodurre, accumulare e scambiarsi energia generata da fonti rinnovabili, consentendo anche la creazione di nuovi modelli di business.
Le Comunità energetiche sono un nuovo soggetto giuridico, delineato lo scorso dicembre dal recepimento della direttiva europea Red II , con un decreto legislativo che le definisce attraverso una serie di punti. Tra i più significativi, c’è quello che fa riferimento alla possibilità di utilizzare l’energia autoprodotta prioritariamente per l’autoconsumo istantaneo oppure per la condivisione con i membri della comunità, mentre l’energia in eccesso può essere accumulata e venduta anche tramite accordi di compravendita di energia elettrica rinnovabile. È in questo senso che i tradizionali “consumatori” di energia, divengono allo stesso tempo “produttori”, secondo la nuova accezione di “prosumers”. Inoltre la comunità può produrre altre forme di energia da fonti rinnovabili finalizzate all’utilizzo da parte dei membri, può promuovere interventi integrati di domotica, interventi di efficienza energetica, nonché offrire servizi di ricarica dei veicoli elettrici ai propri membri e assumere il ruolo di società di vendita al dettaglio.
Con la Delibera della Giunta Regionale n. 336 del 21 marzo 2022 “Promozione delle Comunità Energetiche” la Regione Toscana ha individuato un percorso volto a promuovere e sostenere le comunità energetiche.
In particolare: riconosce nelle CER uno strumento strategico per la via toscana alla Transizione Ecologica, al fine di contrastare il diffondersi della povertà energetica e diminuire la dipendenza di approvvigionamento energetico; dà mandato alla Direzione competente in materia di energia di definire le migliori forme possibili di collaborazione con il Gestore del Servizio Energetico (GSE) nonché con altri enti pubblici ed universitari con la finalità di promuovere la diffusione delle CER; prevede di accompagnare le attività di animazione e promozione con una campagna di comunicazione rivolta in particolare ai cittadini toscani, per spiegare in maniera chiara e facilmente fruibile cosa sono le comunità energetiche e i vantaggi sia in termini di ricadute ambientali per l’intera collettività che i vantaggi economici per coloro che ne fanno parte; prevede una specifica attività dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (A.R.R.R. SpA) di animazione/diffusione delle comunità energetiche finalizzata a garantire l’animazione territoriale, anche sotto forma di consulenza energetica a sportello e di informazione diffusa. A tal fine potranno essere attivate forme di collaborazione e scambio di informazioni con ANCI, Associazioni di cittadini, Associazioni dei consumatori, Associazioni di categoria e quanti altri vogliano impegnarsi alla diffusione delle CER.