• 14/02/2025

Cinque mostre in luoghi di vacanza

 Cinque mostre in luoghi di vacanza

Cristo Cattedrale di San Cerbone

L’arte ci porta il mondo dentro casa e la Toscana non fugge a questa equazione. A chi, anche nei mesi più caldi, ama rifugiarsi in luoghi dove è possibile entrare in contatto con forme d’arte, la nostra regione offre molte possibilità. Ne abbiamo scelte cinque, in altrettante mete turistiche toscane.

A Forte dei Marmi, fino al 5 novembre c’è la mostra “Accadde in Versilia. Il tempo di Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Moses Levy”.

Le opere, esposte al Forte Leopoldo, sono rappresentative di quel magico momento che la Versilia visse a cavallo tra ‘800 e ‘900, quando il paesaggio incredibilmente armonioso, il clima e le acque calamitarono qui il beau monde europeo e non solo. Villeggianti insieme a marinai, contadini, cavatori: mondi diversissimi, spesso solo tangenti. Affascinanti, non meno del paesaggio, agli occhi degli artisti italiani e stranieri che si fecero stregare dalla Versilia.

“Accadde in Versilia” focalizza la sua indagine su tre grandi protagonisti di quel momento magico: Plinio Nomellini, Lorenzo Viani e Moses Levy. Proponendo una raffinata selezione di loro capolavori, alcuni non più visti da tempo, provenienti da collezioni private.

Per info: https://www.visitforte.com/it/event/accadde-in-versilia/

Rimanendo in alta Toscana, segnaliamo la venticinquesima edizione di Torano notte e giorno, la rassegna diffusa di arte contemporanea in programma fino al 13 agosto a Torano, frazione di Carrara (MS). Quest’anno l’iniziativa ha come titolo Il Paese de’ Balocchi ed è dedicata alla celeberrima opera Pinocchio di Carlo Collodi.

Torano è un antico borgo di cavatori, alle porte delle note cave di marmo di Carrara, dove Michelangelo amava sostare prima di recarsi a scegliere i marmi per le sue opere. Qui, per questa kermesse artistica, la realtà incontra la fantasia. La manifestazione è promossa dal Comitato Pro Torano. Offrono il loro contributo di Comune di Carrara, Consiglio Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. L’accesso al borgo è libero e gratuito.

Gli artisti selezionati sono stati invitati dalla direttrice Emma Castè a ispirarsi in chiave contemporanea al trentesimo capitolo della fiaba del burattino più famoso del mondo. Uno “specchio” di quel metaverso fatto di giochi, libertà, ozio e spensieratezza che eleva Pinocchio a vera e propria metafora dell’umanità.

Sculture, installazioni, dipinti e opere si fanno largo in piazzette, aie, vicoli e scantinati aperti per Torano Notte e Giorno 2023. L’occasione per raccontare, con linguaggi, forme e modi tra i più diversi, la ricca simbologia del lungo viaggio di Pinocchio. Un percorso che lo trasformerà da burattino in bambino. C’è anche l’omaggio alla regina dei pois, Yayoi Kusama, artista giapponese icona della pop art. Per ulteriori informazioni si consiglia di seguire la pagina Facebook ufficiale della manifestazione.

Spostandoci in provincia di Grosseto, a Massa Marittima  e a Castiglione della Pescaia fino al 15 settembre, è in programma la “Biennale dello Scarto in Maremma”, un progetto espositivo itinerante, ideato e curato dall’artista Rodolfo Lacquaniti che con il suo Giardino Viaggio di Ritorno fa parte del Sistema Musei di Maremma.

Un progetto, sostenuto anche dai comuni di Grosseto, Castiglione della Pescaia, Massa Marittima e Regione Toscana, nato per scuotere le coscienze sulla tematica ambientale.
Installazioni di grandi dimensioni realizzate dall’artista esclusivamente con materiale riciclato, dialogano con il contesto urbano del centro storico medievale di Massa Marittima e con il paesaggio naturale del lago dell’Accesa.

Le opere esposte sono “Il Cristo”, un’installazione alta quattro metri, che porta sul corpo le ferite dei mali dei nostri tempi e al tempo stesso è simbolo di speranza, con le sue braccia spalancate pronte ad accogliere tutti, è posizionata sul sagrato della Cattedrale di San Cerbone (XIII secolo).

I Mutanti del The Garage Revolution hanno trovato posto alle finestre dell’ultimo piano del Museo archeologico davanti alla cattedrale, e guardano dall’alto l’uomo contemporaneo e pensano che è il momento di fare una rivoluzione per cambiare gli stili di vita. Il Fiore della vita dialoga invece con lo straordinario Affresco dell’Abbondanza, in via Ximenes. Il Viaggio di Sancio Pancia, nel giardino della Misericordia, in piazza Cavour, riscatterà la figura di Sancio Pancia collocandolo come attore principale al fianco di Don Chisciotte, omaggio ad uno dei romanzi più belli della letteratura internazionale.

Una formica gigante blu campeggia nel chiostro di Sant’Agostino vicino al Museo di San Pietro all’Orto, opera realizzata riciclando i vecchi tubi dell’irrigazione. Ci ricorda  il valore della risorsa idrica e fa parte di un gruppo di formiche (le altre due sono al Giardino Viaggio di Ritorno nel comune di Castiglione della Pescaia, costruite con gli scarti di gommoni usati, per ricordarci i viaggi nel Mediterraneo degli immigrati e quindi richiamare i concetti di povertà, resilienza e speranza. Infine, i due Altanti sulle rive del Lago dell’Accesa, una straordinaria area storico naturalistica immersa nella campagna maremmana.

Queste due opere affrontano il tema del rapporto tra gli esseri umani ed altre specie, ci parla dell’apertura, del risveglio indispensabile per affrontare questioni che sembrano più grandi di noi.

Rimanendo in Maremma, a Vetulonia, frazione del Comune di Castiglione della Pescaia, il  Muvet, Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi, ospita fino al 5 novembre la mostra “Corpo a corpo. Dalla bellezza classica dei capolavori del Museo archeologico nazionale di Napoli alla classicità del Bello nell’opera di Mitoraj”.

L’opera più importante è quella dei due Corridori del MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli (uno originale, l’altro una copia moderna), in arrivo a Vetulonia direttamente dal Museo delle Terme di Diocleziano a Roma dove erano esposte per una mostra.

I due giovani atleti in bronzo, opere di epoca romana (probabilmente del I secolo a.C.) ispirate a modelli greci  della scuola di Lisippo, icone non soltanto della collezione del Museo archeologico napoletano ma dell’arte scultorea antica, si inseriscono da protagonisti nel racconto espositivo della mostra di Vetulonia che esalta il valore universalmente positivo e “trasversale” dello sport, inteso, sin dalla sua origine nella culla greca delle Olimpiadi, quale simbolo e veicolo di messaggi nobili e sempiterni di pace e di unità fra i più diversi popoli e le più varie culture.

L’eccezionalità della mostra “Corpo a Corpo “consiste nell’opportunità, concessa in primo luogo grazie ai prestiti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di avere a Vetulonia statue romane in marmo e in bronzo dei più noti originali greci dell’arte greca, classica ed ellenistica, quali quattro nudi virili in marmo, fra cui il Gladiatore Farnese, il torso dell’Atleta “tipo Amelung” di Mirone, il torso del Diadumeno di Policleto, il “Palestrita” o Pugile da Sorrento, a cui si aggiunge l’Erma in bronzo del Doriforo di Policleto, probabile unico calco romano dell’originale del grande maestro greco proveniente dalla Villa dei Papiri di Ercolano.

Accanto a queste opere il percorso espositivo della mostra offre uno sguardo sull’arte contemporanea con “Nudo” di Igor Mitoraj, una scultura in bronzo dove il grande artista accoglie l’eredità classica rileggendola in chiave di Bellezza capace di riunire in unica forma armoniosa le due parti dell’Uomo in eterno conflitto fra la disunione della carne e l’unione dell’essenza immateriale. Per informazioni: https://www.museoisidorofalchi.it/1044-2/

Chiudiamo in bellezza con la grande mostra “Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona, pittore di luce e poesia”, in programma al MAEC–Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona (Arezzo), fino all’8 ottobre 2023.

Straordinario innovatore della stagione rinascimentale, Luca Signorelli (1450 – 1523) –  Luca d’Egidio di Ventura il vero nome o Luca da Cortona – è stato una figura per molti versi sfuggente per la critica e il pubblico, eppure fondamentale nel tracciare la strada che sarà seguita da Raffaello e Michelangelo: i due giganti che, ironia della sorte, finirono in seguito per oscurarne la fama.

La mostra è promossa dal Comune di Cortona e dall’Accademia Etrusca di Cortona, sotto l’egida del Comitato Nazionale per le celebrazioni istituito dal MIC, organizzata da Villaggio Globale International e curata da Tom Henry, massimo esperto in materia, professore emerito all’Università di Kent e già Direttore della Scuola di Studi Classici e Rinascimentali dell’Università inglese a Roma.

L’esposizione si concentra sulla produzione pittorica del Maestro con l’obiettivo di ripercorrere la carriera dell’artista, rendendo evidente la forza del suo colorismo, la portata e l’originalità della sue invenzioni tanto ammirate da Vasari, la potenza narrativa delle opere e la capacità che egli ebbe di andare oltre i suoi contemporanei, divenendo “un faro per i grandi del Rinascimento”.

A rendere difficile la visione d’insieme del percorso di Signorelli è stata soprattutto la dispersione dei lavori dell’artista cortonese in tanti luoghi e siti, in Italia e all’estero, a partire dagli stupefacenti cicli di affreschi che lo hanno reso famoso, ovviamente inamovibili.

La mostra di Cortona, riunendo nella città di Luca dopo settant’anni una trentina di opere dell’artista provenienti da prestigiosi musei italiani ed esteri, compresi importanti prestiti da collezioni private e da oltreoceano, sarà dunque un’occasione per celebrare e consacrare definitivamente Luca da Cortona tra i grandi artisti del tempo, alla luce anche degli studi degli ultimi anni

Per informazioni: https://www.signorelli500.com/

 

 

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Giulia Baglini

Giornalista specializzata sui temi dell’innovazione e della sostenibilità

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