Carrara, il marmo patrimonio italiano
Carrara, il marmo tra i materiali identitari del patrimonio italiano
Il riconoscimento consegnato alla Fondazione Marmo in un evento al Ministero della Cultura a Roma
Il marmo di Carrara entra a far parte dei beni identitari del patrimonio italiano: oggi, al Ministero dei Beni Culturali a Roma, gli Stati Generali del Patrimonio Italiano (ente privato di interesse pubblico per la valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale) hanno consegnato l’attestato alla Fondazione Marmo come rappresentante e promotrice del materiale lapideo di Carrara.
“E’ un grande successo ottenuto dalla Fondazione Marmo, che insieme a Confindustria Carrara si è adoperata per fare ottenere al marmo questo importante riconoscimento, il ruolo che gli spetta: il marmo di Carrara non è una pietra qualunque ma un simbolo simbolo dell’arte, dell’architettura, della storia e della cultura italiana, il materiale che maggiormente ha reso celebre l’arte del nostro Paese nel mondo”, dice il vicepresidente della Fondazione Marmo Matteo Venturi, che ha ricevuto l’attestato da parte del presidente degli Stati Generali Ivan Drogo Inglese. “Gli asset identitari devono identificare l’Italia in ambito internazionale, rappresentare una opportunità di lavoro e di occupazione per le giovani generazioni, rappresentare un asset di sviluppo per l’economia nazionale. Il marmo di Carrara ha tutte queste caratteristiche. L’obiettivo è valorizzarlo e promuoverlo sempre più, anche a livello internazionale”.
All’evento, dal titolo “La valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale”, ha partecipato anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara che ha ricevuto l’attestato al merito in memoria del senatore Giovanni Spadolini per il restauro e la valorizzazione di Palazzo Binelli, sede della Fondazione.
“Sono molto orgoglioso e soddisfatto di poter ricevere questo riconoscimento che conferma l’importanza della Fondazione CrC e di Palazzo Binelli all’interno del panorama storico, artistico e culturale della città di Carrara e di tutta la provincia apuana e ringrazio pertanto il presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, Ivan Drogo Inglese – dice Enrico Isoppi, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Carrara – . Colgo l’occasione per rivolgere un doveroso e sentito ringraziamento al mio predecessore, l’avvocato Alberto Pincione, che ne ha fortemente voluto il restauro. Il nostro compito e dovere è ora quello di portare avanti la valorizzazione di Palazzo Binelli e il riconoscimento dagli Stati Generali del Patrimonio Italiano sarà uno stimolo determinante per portare avanti le nostre attività, con la volontà di poter aprire sempre più le porte di Palazzo Binelli al territorio e renderlo sede di importanti iniziative di alto livello artistico e culturale”.
“Sono onorata come assessore alla cultura di aver potuto presenziare, in rappresentanza della sindaca e della città di Carrara, alla consegna di due importanti riconoscimenti per la nostra città e per le sue ricchezze culturali – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Carrara Gea Dazzi – l’inserimento del Marmo di Carrara tra gli asset identitari del Patrimonio Italiano e la consegna dell’Attestato di merito Senatore Giovanni Spadolini alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara per il restauro e la valorizzazione di Palazzo Binelli. Occasioni come queste ci rendono orgogliosi della nostra identità e della nostra storia culturale e aiutano a dare visibilità e a creare connessioni per la promozione del nostro territorio”.
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