Candidatura di Lucca a Capitale italiana della cultura 2026

Candidatura di Lucca a Capitale italiana della cultura 2026: Fondazione Promo PA coordinerà il percorso e redigerà il dossier
Presentata stamani (13 luglio) a palazzo Orsetti la road map che porterà Lucca e il territorio provinciale a redigere il dossier di candidatura, che vuole essere un vero e proprio volano strategico di sviluppo territoriale su base culturale
Procede spedita la macchina organizzativa per la candidatura di Lucca a Capitale italiana della cultura 2026.
Dopo la delibera di giunta della fine del mese di maggio, infatti, l’amministrazione comunale ha trasmesso la manifestazione di interesse al Ministero della Cultura e contestualmente ha conferito l’incarico di coordinare il progetto e redigere il dossier alla Fondazione Promo PA (sito web), che ha sede a Lucca e che si occupa di ricerca, alta formazione e progetti per la pubblica amministrazione. E proprio la Fondazione Promo PA è la stessa che ha curato negli anni scorsi il dossier di Parma, città che ha ottenuto il titolo di Capitale italiana della cultura nel 2020.
Questa mattina (13 luglio) nella sala degli Specchi di palazzo Orsetti, il sindaco Mario Pardini, insieme all’assessore alla cultura Mia Pisano, all’assessore al turismo Remo Santini, al presidente di Promo PA Gaetano Scognamiglio e alla vicepresidente, nonché responsabile del gruppo di lavoro, Francesca Velani, hanno illustrato le tappe del percorso che porterà Lucca a presentare il progetto culturale completo entro il prossimo 27 settembre.
Il percorso per la redazione del progetto, come già annunciato dal primo cittadino, facendosi carico delle eccellenze dell’intera provincia, vuole essere l’occasione per una ampia riflessione sul ruolo della cultura nello sviluppo della città e del territorio, un’occasione di dialogo e confronto sulle traiettorie di crescita del sistema culturale, guardando oltre i confini comunali, e proponendo metodologie utili a costruire e stabilizzare il dialogo e la collaborazione con l’intero territorio provinciale. Lucca e i suoi territori si sono infatti espressi nel corso dei secoli con una vitalità e produttività che hanno le loro radici in un tessuto sociale, culturale ed economico che ha sempre avuto una dimensione fortemente territoriale, nazionale e internazionale. Ampio l’orizzonte del progetto culturale come ampio e rappresentativo di tutta la provincia dovrà essere il comitato per Lucca 2026: una “chiamata alle arti” partita da palazzo Orsetti in questi giorni e rivolta, fra gli altri, ai principali enti pubblici, Fondazioni bancarie, associazioni di categoria, soggetti che si occupano di alta formazione, musei e biblioteche e le maggiori aziende partecipate che si dedicano alla cultura.
La road map del progetto. Dopo una serie di call e incontri con i principali stakeolders del territorio (tuttora in corso), il 20 luglio si svolgerà una mattinata di coprogettazione, alla quale sono invitati in via prioritaria tutti i soggetti che sono rientrati nella programmazione di Vivi Lucca, gli aderenti a Lucca Learning City, nonché quei soggetti di riconosciuta rilevanza nazionale e internazionale. I partecipanti saranno divisi in gruppi di lavoro tematici e la mattinata di confronto avrà l’obiettivo di fare emergere fabbisogni e visioni rispetto al percorso progettuale da mettere in campo. Sarà quindi redatta una macrostruttura del dossier, che conterrà concept, programma per il 2026, comunicazione e promozione, governance e budget, monitoraggio e valutazione. Il 26 luglio è prevista la prima riunione del costituendo comitato per Lucca 2026. L’estate sarà dunque dedicata ad un lavoro di definizione e condivisione, scrittura della proposta. Il dossier dovrà essere inviato entro il 27 settembre.
A quel punto la parola passerà al Ministero. In tutto sono 26 le città che hanno presentato la manifestazione di interesse alla candidatura. I 10 progetti finalisti saranno selezionati entro il 15 dicembre di quest’anno e verranno discussi nelle audizioni pubbliche entro il 14 marzo del 2024: il 29 marzo sarà dato l’annuncio della città vincitrice, a cui sarà assegnato il titolo di Capitale italiana della cultura 2026 con apposita delibera del consiglio dei Ministri.
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