Canapa, nasce in Toscana la filiera corta made in Italy
Dalla canapa da fibra un’opportunità per l’agricoltura. Nasce in Toscana, tra la provincia di Lucca e Pisa, la prima filiera corta della canapa sativa Made in Italy che punta ad assicurare una risposta strutturata alla crescente richiesta di materie prime naturali alternative, più sostenibili e di qualità, da parte di settori chiave del Paese come l’industria cartaria, l’abbigliamento e la bioedilizia.
Inserita tra le pratiche colturali ammesse dalla Politica Agricola Comune (la cosiddetta Pac), la canapa è una perfetta coltura rotativa per reintegrare il terreno di sostanze preziose, ed in alcuni casi anche a bonificarlo, che può rappresentare una interessante forma di integrazione al reddito agricolo.
Il progetto è stato presentato, in occasione dell’iniziativa promossa da Coldiretti Toscana in collaborazione con Lucense e Distretto Tecnologico Cartario presso la sala convegni del Polo Tecnologico Lucchese. Al centro il primo impianto brevettato per la lavorazione della canapa realizzato da “Canapafiliera” a Migliarino, in provincia di Pisa, che punta ad accompagnare le imprese agricole nel percorso di sviluppo, crescita e diversificazione della filiera.
Pianta molto resistente, che non richiede di essere irrigata, le sue fibre, una volta lavorate, possono essere impiegate con risultati straordinari in molti settori. La coltivazione della canapa a fini industriali non è in verità nuova.
L’Italia era infatti, nei primi decenni del secolo scorso, tra i primi produttori mondiali per superficie coltivata e produzione complessiva e al primo posto per resa ad ettaro. La produzione è poi via via andata progressivamente sparendo. Alcuni anni fa la riscoperta.
Nel corso dell’iniziativa sarà presentato il protocollo di collaborazione tra Coldiretti Toscana e CanapaFiliera e sarà aperto al pubblico il “Salone della Canapa Green” con l’esposizione delle sue molte applicazioni.